Alla WWDC 2019 forse faranno capolino Marzipan e il nuovo Mac Pro

Devo essere schietto con voi: se Mark Gurman ha ragione anche a questo giro, la WWDC 2019 potrebbe essere decisamente interessante per chi, come me, quando legge “Apple” pensa prima ai Mac che ai dispositivi iOS. Sembrerebbe, infatti, che il progetto Marzipan prosegua secondo la tabella di marcia pluriennale che l’azienda aveva già preannunciato in occasione della scorsa conferenza, visto che già dalla prossima estate gli sviluppatori potranno accedere a un nuovo SDK che consentirà loro di convertire con facilità le app per iPad in software per macOS. Abbiamo già avuto modo di toccare con mano quanto possa essere efficace un’applicazione (semi)universale in Mojave, sistema operativo che ha portato con sé le app di Memo Vocali, Borsa e Casa sino allo scorso anno esclusive di iOS.

Gli sviluppatori che, però, desiderano portare la propria app per iPhone su macOS dovranno pazientare fino al 2020, anno in cui Apple potenzierà ulteriormente l’SDK: l’uso di display più piccoli di quelli di iPad ha creato non pochi problemi ai programmatori di Apple in sede di creazione delle istruzioni per l’adattamento dell’interfaccia, scegliendo così di concentrarsi sui programmi nati per il tablet o di cui, comunque, esiste già una versione universale per iOS.

Ancora, sul fronte App Store ci saranno delle semplificazioni per i developer visto che dal 2021 non sarà più necessario inviare l’app universale in revisione per il MAS e il negozio di iOS, ma basterà un unico invio: nelle intenzioni di Apple, tutto questo dovrebbe avvicinare ancora più sviluppatori a macOS, garantendogli, così, una pletora di software quasi pari a quella per i dispositivi mobili. Non è chiaro se la semplificazione sarà apprezzabile anche dagli utenti che potranno accedere a un unico App Store oppure se questi rimarranno separati, consentendo, però, l’installazione in contemporanea su tutti i device.

L’operazione Marzipan, secondo Gurman, si collocherebbe all’interno del progetto ben più ampio di unificazione delle fondamenta hardware di tutti i prodotti di Cupertino, visto che alcuni Mac dal 2020 dovrebbero incominciare a sfruttare le CPU progettate da Apple e non più quelle Intel. La WWDC 2019 sarà tuttavia una delusione per chi avrebbe voluto vedere passi da gigante per iOS, visto che, oltre alla Dark Mode e ad alcuni tool per la produttività su iPad (datemi un file system normale, vi prego!), non sarà presentato molto altro. Saranno invece ufficializzati gli abbonamenti per Apple News “Premium” e per il servizio di streaming video made in Cupertino. Infine, una gustosa anticipazione: la WWDC quest’anno non sarà solo incentrata sul software, ma (finalmente direi!) sarà mostrato uno sneak peek del futuro Mac Pro modulare che, se le promesse saranno rispettate, sarà lanciato entro il trimestre fiscale finale.

Elio Franco

Editor - Sono un avvocato esperto in diritto delle nuove tecnologie, codice dell'amministrazione digitale, privacy e sicurezza informatica. Mi piace esplorare i nuovi rami del diritto che nascono in seguito all'evoluzione tecnologica. Patito di videogiochi, ne ho una pila ancora da finire per mancanza di tempo.

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