Anche Oppo ha il suo prototipo di smartphone pieghevole

“Potete star certi che almeno Oppo e Xiaomi ci stiano già pensando o addirittura lavorando”. Così avevo scritto due giorni fa, quando era stato presentato il Galaxy Fold e si era intravisto il Huawei Mate X in una pubblicità. Con i capitali che girano nel settore smartphone, pur considerando la recente contrazione, i produttori investono per innovare e per stare al passo coi tempi. La parabola di Nokia nell’era Symbian è servita a far capire che ignorare un nuovo filone può rappresentare un grave rischio per il futuro per cui oggi tutti si inseguono l’un l’altro, così da essere in prima linea se un nuovo tipo dispositivo o una caratteristica inedita iniziano a far breccia nel mercato.

Oppo non è una qualunque. Il brand è relativamente giovane essendo nato nel 2004, ma nel 2016 era già il primo nelle vendite in Cina ed oggi è saldamente nella top 5 a livello mondiale. Ha tentato un primo approccio all’occidente con lo smartphone top di gamma Find X, ma presto o tardi sbarcherà con tutte le sue forze anche da noi. Nel frattempo si aggiunge alla corta lista dei produttori capaci di realizzare uno smartphone “pieghevole” mostrando un prototipo che ricorda molto il Mate X (ma meno convincente da chiuso).

Queste prime immagini sono state condivise su Weibo dal vice presidente di Oppo, Brian Shen, e riprese poi da PocketNow. A quanto pare lo sviluppo è già sostanzialmente completo, ma non sarà messo in produzione finché non verrà verificata l’esistenza di una domanda. Con prodotti così particolari e dal prezzo elevato, può sembrare un ragionamento legittimo, ma io credo che se fossero davvero convinti della bontà del dispositivo l’avrebbero già lanciato ufficialmente.

E non mi riferisco soltanto alla buona riuscita della loro soluzione, quanto ad un dubbio sull’intera categoria di prodotti. Sicuramente faranno parlare di sé, tutti gli amanti della tecnologia vorrebbero già averne uno, ma da qui a dire che saranno un successo c’è una bella differenza. Bene la sperimentazione, certo, però si deve arrivare anche a produrre un dispositivo realmente comodo e senza grossi difetti affinché possa avere un futuro.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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