Apple si scusa per il bug di FaceTime di gruppo, i correttivi arriveranno la prossima settimana

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Settimana movimentata per Apple, tra risultati finanziari e schermaglie con altre aziende, a partire da Facebook (la situazione si è risolta nelle scorse ore, il certificato sviluppatore del social network è stato ripristinato, ndr). Come se non bastasse, agli inizi della settimana è scoppiato il caso del grave bug di FaceTime di gruppo, che permetteva di ascoltare il contatto chiamato ancor prima d’iniziare la conversazione ed ha costretto gli ingegneri software di Cupertino a disabilitare la funzionalità lato server in attesa di un doveroso fix. Esso arriverà nel corso della prossima settimana sotto forma di iOS 12.1.4; nel frattempo, Apple ha porto le proprie scuse agli utenti attraverso comunicati rilasciati alle varie testate, tra cui 9to5Mac.

Qui sotto riportiamo la nostra traduzione in italiano:

Abbiamo corretto sui server Apple il bug di sicurezza relativo a FaceTime di gruppo e la prossima settimana rilasceremo un aggiornamento software per riabilitare la funzionalità lato utente. Ringraziamo la famiglia Thompson per averci segnalato il bug. Porgiamo le nostre sinceri scuse ai nostri clienti che ne sono stati affetti ed a tutti coloro cui questo problema di sicurezza ha causato preoccupazioni. Siamo grati per la comprensione di tutti mentre completiamo questo processo di correzione.

Vogliamo rassicurare i nostri clienti che non appena il nostro team d’ingegneri è venuto a conoscenza di tutti i passi necessari per riprodurre il bug, ha provveduto a disabilitare FaceTime di gruppo ed iniziato a lavorare sul correttivo. Ci impegneremo a migliorare il processo di ricezione e prioritizzazione di questi report, al fine di portarli all’attenzione delle giuste figure il prima possibile. Teniamo con estrema serietà alla sicurezza dei nostri prodotti e siamo dediti a continuare a guadagnarci la fiducia che i clienti Apple ci ripongono.

Per chi si chiedesse della famiglia Thompson, si tratta della madre e del figlio che per primi hanno scoperto la falla, segnalando su Twitter di averla segnalata al supporto Apple già una settimana prima dell’avvenuta risonanza pubblica, senza essere presi sul serio. Il supporto si è limitato a consigliare alla donna di aprire un account sviluppatore ed aprire un cosiddetto radar sull’apposita piattaforma dedicata ai bug software Apple, ma anche in questo caso l’esito non è risultato positivo. Anzi, il radar è stato chiuso senza alcun approfondimento apparente. Dopo questa vicenda, che per fortuna nel suo marasma è stata gestita tutto sommato pure velocemente, ci auguriamo che a tutti gli effetti l’escalation di queste segnalazioni venga gestita nel modo più opportuno, anche qualora poi si rivelasse un non-problema od una bufala dopo le verifiche. Con la sicurezza non si scherza mai.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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