E se iOS 13 tagliasse il supporto da iPhone 6s in poi? Ragione contro rumor

Come molti lettori sapranno, chi scrive il presente post è il principale androidiano su SaggiaMente. Per quanto ancora non lo so: motivi lavorativi, ma anche personali, mi stanno facendo considerare di sostituire dopo oltre due anni il Pixel di prima generazione con un iPhone, nei quali confronti non sono però un novizio, avendo da quasi un anno e mezzo anche un SE per tenere d’occhio iOS. Anzi, in realtà il mio primo sistema operativo mobile è stato proprio quello di Apple verso fine 2011 su un iPod touch; con Android ho fatto conoscenza alcuni mesi dopo su un Galaxy S II. Ci sono lati del robottino verde che apprezzavo ed apprezzo tuttora, in particolar modo da quando sono passato all’esperienza pura Google. Non riesce però proprio ad andarmi giù la politica di aggiornamenti sensibilmente ridotta rispetto ad iOS e purtroppo il pensiero di mettermi a stare dietro alle ROM in una vita sempre più frenetica non ce l’ho. Anche questo è un motivo per cui sto cedendo alle lusinghe del “giardino recintato”, nonostante non sia nemmeno in uno dei suoi momenti migliori.

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Sono capitato praticamente per caso su un rumor di qualche giorno fa, di cui sinceramente ignoravo l’esistenza. Proviene dal sito israeliano The Verifier, riportato a sua volta in inglese da MacRumors. Secondo le fonti mediorientali, potrebbe esserci un drastico taglio nella lista dei dispositivi supportati da iOS 13: oltre ad iPhone 5s, iPad Air 1, iPad mini 2 e 3 come più prevedibili vittime, si parla pure di una sforbiciata per tutti i dispositivi dotati di SoC A8 e addirittura sono col punto di domanda iPhone SE e 6s che sono della classe 2015/2016 con A9. In aggiunta a ciò, anche per i terminali rimasti in supporto, la fonte prevede un accesso molto limitato alle nuove funzionalità. Un colpo duro, non c’è che dire, se il rumor fosse plausibile.

Lungi da me bollarlo direttamente come “bogus”, bisogna sempre concedere il beneficio del dubbio e pensare che alla fine il tempo possa essere galantuomo nel dare ragione a chi ha riportato l’indiscrezione. Detto questo, però, mi trovo sostanzialmente d’accordo con MacRumors nel vedere inverosimile uno scenario così drastico. Diamo per buona la fine della corsa per 5s e sodali con A7: anzi, ad essere sinceri ha lasciato persino un po’ di sorpresa nel vederli arrivare ad iOS 12. Se però si analizza il trend storico degli aggiornamenti attraverso il sottostante grafico di Statista, la sorpresa scompare.

Infographic: How Long Does Apple Support Older iPhone Models? | Statista

Si riconosce un percorso ben preciso, a cadenza triennale: ad ogni generazione “s” è occorsa un’estensione rispetto al momento in cui avrebbe dovuto cessare il supporto per tali dispositivi. È avvenuto nel 2012 con iOS 6 su iPhone 3GS, nel 2015 con iOS 9 su iPhone 4s e, appunto, nel 2018 con iOS 12 su iPhone 5s. Eccettuati i modelli “fuoriserie” come 5c, queste estensioni hanno avuto una reazione a catena sui dispositivi successivi, aumentandone automaticamente il periodo di supporto. Giocando un po’ con l’immaginazione e fingendo che nel 2012 il 3GS non abbia mai avuto iOS 6, si noterà che riapplicando il criterio di taglio annuale in base al SoC senza allungamenti, il 5s non sarebbe andato oltre iOS 9.3.5, mentre la versione attuale sarebbe l’ultima per iPhone 7 e 7 Plus. Tornando per fortuna alla realtà, sappiamo che non è stato così e che se abbiamo comprato un iPhone 7 al lancio nel 2016 avremo con molte probabilità ancora diversi anni di supporto.

Non è un fatto totalmente apprezzato da tutti, non a torto visto che Apple tra il batterygate e versioni non ben ottimizzate – come iOS 11 – ha dato l’impressione di voler spingere sull’obsolescenza programmata. Per la maggioranza degli utenti, però, il lungo supporto è un valore aggiunto degli iPhone, garantendo sicurezza e nuove funzionalità anche parecchi anni dopo che i dispositivi coetanei del mondo Android hanno gettato la spugna. Un valore aggiunto che, non giriamoci attorno, a Cupertino lo fanno pagare a peso d’oro nel prezzo di cartellino e contribuisce sensibilmente a mantenere valido l’usato.

Per questo motivo trovo difficilmente credibile lo scenario prospettato da The Verifier, quantomeno nella sua forma originaria. Qualche prodotto anziano verrà quasi certamente tagliato, magari si procederà pure in base alla RAM escludendo quelli con un solo GB, ancora magari non rivedremo in futuro il verificarsi delle estensioni di supporto. In qualsiasi caso, però, non riesco a vedere all’orizzonte una tabula rasa improvvisa di una grandissima fetta del parco dispositivi supportato. Anche perché, se vuoi rivitalizzare le vendite degli iPhone, non raggiungi tale obiettivo tagliando uno dei loro punti di forza. Basta solo rinunciare a qualche punto percentuale dei profit stellari, cosa cui Apple non è poi così aliena, facendolo già sugli iPad da 9,7″ e, stando al noto John Gruber di Daring Fireball, pure su Apple TV e HomePod che addirittura sarebbero venduti al limite della perdita. Cook ha finalmente ammesso nell’ultima trimestrale che i prezzi sono stati un problema e tra i correttivi commerciali annunciati e quelli già attuati l’effetto del recupero si sta vedendo. In Cina, il mercato dove l’iPhone stava sentendo grosse difficoltà, è bastato il solo ridurre i listini all’ingrosso per i rivenditori terzi che le vendite sono tornate a registrare il segno positivo. Aggiungiamoci poi che alcuni dei dispositivi messi sulla presunta ghigliottina sono ancora ufficialmente in vendita, come l’iPad mini 4, l’iPod touch di sesta generazione e anche l’iPhone SE, le cui “scorte limitate” continuano ad arrivare e andare via come il pane nella sezione fine serie dell’Apple Store online americano. Non ci farebbe proprio una bella figura la mela con gli acquirenti di tali prodotti, cessando il supporto software dopo pochi mesi.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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