Sembrano rialzarsi le probabilità di una permanenza della Lightning per iPhone e iPad non-Pro del 2019

Quando alcune settimane fa circolò il rumor relativo ad un passaggio alla USB-C anche sui futuri iPod touch e iPhone, l’idea fu piuttosto solleticante. L’arrivo anche sugli iDevice di uno standard comune sarebbe certamente un plus non di poco conto, facilitando la diffusione e l’utilizzo di accessori USB-C nonché l’eventuale passaggio da Android ad iOS e viceversa potendo riutilizzare le periferiche già a propria disposizione. Se sull’iPad Pro, per la sua vocazione di alternativa ai portatili tradizionali, si è trattato però di un cambio pressoché obbligato, sul resto della gamma non si ravvisa forse il medesimo livello di urgenza. Anche Gurman nelle indiscrezioni di fine gennaio si è rivelato un po’ scettico sull’approdo della USB-C, sostenendo che allo stato attuale si tratta più di una possibilità in considerazione che un fatto concreto. Anche Macotakara (via MacRumors), la stessa del rumor linkato ad inizio articolo, sembra aver sposato questa linea riportando che la Lightning dovrebbe rimanere ancora almeno negli iPhone della classe 2019.

La retromarcia non sarebbe però relativa a problemi tecnici, quanto più di costi. All’apparenza il passaggio alla USB-C non sarebbe così conveniente sul piano produttivo e nell’ottica di rialzare le vendite degli iPhone è fuor di dubbio che alzare ulteriormente i prezzi finali come conseguenza di tale cambio non sarebbe la soluzione ideale. Anche se il suo graduale arrivo tra gli Android di fascia media lascia perplessità sulla questione costi: forse la realtà è più un’altra, ovvero che i benefici della USB-C su iPhone descritti nelle prime righe si otterrebbero solo a lungo termine, facendo imbufalire nel breve utenti e produttori di accessori che da anni hanno investito sulla Lightning. Va però detto che se mai s’inizia mai si compierà, questa transizione. Magari nel 2020, sempre ammettendo che Macotakara sia sulla strada giusta. Tra le altre indiscrezioni, viene riportata la permanenza nella confezione di vendita delle EarPods cablate e, purtroppo, dell’alimentatore da 5 W che non permette di sfruttare le capacità di ricarica rapida già presenti da iPhone 8/X, costringendo ad un acquisto separato se non si dispone già di uno dei più poderosi alimentatori da iPad.

A proposito di iPad, Macotakara (sempre via Macrumors) ha parlato pure di loro. Soprattutto di iPad mini 5. Esattamente come su iPhone, non ci si aspetta che il futuro piccolo tablet Apple né tantomeno il modello da 9,7″ si schiodino dalla Lightning. Il mini potrebbe però non schiodarsi nemmeno dall’attuale design: le dimensioni sarebbero infatti le medesime della quarta generazione tuttora in vendita, incluso lo spessore di 6,1 mm, e sotto lo schermo sarebbe collocato il tasto Home con Touch ID. La buona notizia è che questo presunto stallo estetico conserverebbe il jack cuffie tradizionale. Riguardo al SoC che verrà utilizzato, permane qualche dubbio. Viene data per buona la presenza dell’A10 Fusion, ma secondo il blog giapponese resta da capire se utilizzeranno la variante “liscia” degli iPhone 7 oppure la più pompata X in uso sugli iPad Pro del 2017 e sull’Apple TV 4K. In un’ipotetica scommessa noi punteremmo sull’A10 semplice, già in uso nell’iPad da 9,7″ 2018 che funge da corrente entry-level della gamma. Ultimamente però da Cupertino qualche sorpresa l’hanno fatta, dunque mai dire mai.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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