Ulteriori conferme sul servizio di streaming TV Apple in arrivo ad aprile e sulla sua struttura

Quest’anno Apple ha tutte le intenzioni di spingere a tavoletta sui servizi, col nuovo abbonamento per news e riviste ma soprattutto con la sua piattaforma streaming di film e serie TV. L’evento vociferato per il 25 marzo, su cui anche il solito Mark Gurman ha voluto dire la sua riportando gli inviti già consegnati a vari VIP, sembra proprio essere l’occasione ideale per presentare entrambi, con un lancio previsto poco dopo. Già a gennaio era emerso un rumor che vedeva il servizio streaming in partenza negli USA attorno alla metà di aprile: ora è CNBC a rilanciare tale periodo, riportando pure la potenziale struttura che avrà la proposta cupertiniana.

Le intenzioni non sarebbero tanto di seguire totalmente il modello Netflix, bensì virare più verso quello di Amazon Prime Video. La versione italiana non è di per sé male, soprattutto considerando che è inclusa nei 36 € annui del variegato abbonamento Prime, ma rappresenta quasi un assaggio se confrontata a quella dei Paesi anglosassoni. Ha un costo maggiore, ovviamente, ma offre una selezione di contenuti ancor più ricca e soprattutto una curiosa struttura a “canali” che permette nell’eventualità di aggiungere servizi terzi all’interno del medesimo abbonamento, usufruendone in una singola applicazione. Proprio una modalità simile sarebbe prevista da Apple, costituendo così un’espansione dell’app TV già presente in varie nazioni (Italia esclusa) che agisce da hub per numerosi servizi.

L’articolo di CNBC è per forza di cose rivolto in primis al mercato domestico, ma può rendere già l’idea di nomi che potrebbero essere arruolati pure sulle versioni internazionali della piattaforma. Starz (la scorsa estate si parlava del suo futuro debutto italiano), CBS/Showtime e Viacom hanno già aderito, mentre HBO è ancora in fase di trattative con Apple. Le loro proposte si aggiungeranno ai contenuti originali, su cui la mela sta continuando ad investire a piè sospinto (ci ritorneremo con un riepilogo dedicato, promesso). A tal proposito, CNBC dà manforte ad un’altra indiscrezione già emersa in passato, ossia che tali contenuti saranno gratuiti per tutti i possessori di dispositivi Apple. Pressoché certa è invece considerata l’assenza dell’integrazione con Hulu e Netflix, la prima in orbita Disney che come già sappiamo è al lavoro su una piattaforma in proprio e la seconda che non intende condividere il palcoscenico con una diretta rivale: decisioni spiacevoli dal punto di vista dell’utente finale, ma comprensibili a livello di business nonché perfettamente coerenti con la loro mancanza pure su Prime Video. A proposito, appare poco probabile ma chissà che proprio con quest’ultima non ci siano sorprese grazie all’armonia commerciale ritrovata tra Amazon ed Apple.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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