Kuo: i visori Apple per la realtà aumentata potrebbero arrivare nel 2020

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In molti stanno scommettendo sulla realtà aumentata come la nuova big thing, ed effettivamente tutte le principali aziende stanno investendo nel settore. I maggiori sforzi, in questa fase iniziale, sono stati concentrati però perlopiù su esperienze riproducibili su smartphone e tablet, miscelando elementi reali con virtuali nell’app o gioco. Si lavora anche sui visori, ma quelli indipendenti da altri dispositivi mobili sono ancora considerati acerbi per il mercato consumer, che necessitano di maturare per gli ambiti lavorativi in cui hanno già trovato utilità prima di tentare il grande passo. Di questo avviso appare Microsoft, che proprio recentemente ha presentato la seconda generazione di HoloLens. Dal canto suo, Apple sembrerebbe aver deciso di prendere l’altra strada, ovvero quella dei visori non indipendenti, stando a Ming-Chi Kuo.

Il noto analista ritiene infatti che almeno per la loro prima generazione i visori di Cupertino demanderanno ogni aspetto elaborativo agli iPhone cui saranno abbinati, gestendo di loro solo il minimo indispensabile, un po’ come l’Apple Watch agli esordi. Permetteranno d’interagire con l’ambiente circostante inserendo elementi di iOS e delle sue app, ma avranno necessità del telefono nelle strette vicinanze. Il vantaggio che andrà a controbilanciare ciò sarà nel design, più leggero e sottile non dovendo integrare troppa componentistica. Questo piccolo report contrasta in parte con quello di Mark Gurman di fine 2017, in cui vedeva questa tipologia di visori solo come uno step intermedio interno in vista di un prodotto completo. Evidentemente, vuoi perché ci sta che i piani mutino vuoi perché il mercato stesso non mostra ancora ricettività verso soluzioni più avanzate di quelle presenti, questo step intermedio si sta trasformando in un futuro debutto commerciale a tutti gli effetti.

Dove Kuo e Gurman tornano a concordare è nell’anno di rilascio: si parla del 2020. Nello specifico, la seconda metà del prossimo anno dovrebbe essere quella propizia per l’avvio della produzione di massa, anche se Kuo non si sente neppure di escludere che possa iniziare addirittura nell’ultimo trimestre di quest’anno. Presenta meno probabilità, ma in ogni caso varrà la pena tenere gli occhi aperti alla WWDC per cogliere qualsiasi potenziale indizio che porti al rilascio hardware. Restano parecchi aspetti da vedere, le eventuali capacità di input gestuale e vocale, l’impatto sul comparto energetico degli iPhone e la riproduzione audio, che non si può escludere venga affidata alle AirPods in modo da avere un triplo traino nelle vendite. Avremo modo di ritornarci senz’altro, davanti ad elementi più dettagliati da analizzare.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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