L’AirPower non sembra impossibile da realizzare, dopotutto

L’idea alla base dell’AirPower è piuttosto banale ma la realizzazione non lo è affatto. Esistono basi Qi che ricaricano più di un dispositivo e alcune sono anche relativamente economiche, ma il progetto di Apple è un po’ più ambizioso e ad un certo punto pareva fosse impossibile. In questi giorni è ritornato attuale, sia perché sono state presentate i nuovi AirPods con case di ricarica wireless sia per i riferimenti al prodotto rivenuti in iOS 12.2 Beta. Il dispositivo potrebbe dunque essere rientrato in carreggiata e pronto per la presentazione.

Questa immagine che ritraeva l’Apple Watch in carica sull’AirPower è stata rimossa dal sito Apple

Un altro indizio di ciò arriva sul fronte “scartoffie”, in quanto Apple non deteneva alcun diritto sul nome AirPower ma ora se l’è accaparrato. L’interesse è pubblico me alcune recenti mosse (come la scomparsa di un’immagine che ritraeva la base di ricarica da una pagina del sito) avevano fatto pensare il contrario. Le contraddizioni permangono, perché è apparsa una nuova foto che ritrate la base di ricarica con AirPods ed iPhone ma senza Apple Watch, che in effetti non usa lo standard Qi e richiederebbe dell’hardware aggiuntivo nell’AirPower per essere ricaricato. Tuttavia Guilherme Rambo ha rivenuto nel codice di iOS dei riferimenti che farebbero pensare ad una piena compatibilità con lo smartwatch.

La nuova immagine della base AirPower senza Apple Watch

Insomma, non è ancora chiaro quali saranno le funzioni definitive del prodotto, anche perché è facile che vi siano stati diversi cambi di rotta in passato per portarlo a compimento, ma alla fine pare ci siano riusciti. Ricordo che il prossimo lunedì si terrà un Evento Speciale e che da lunedì scorso Apple ha presentato una serie di novità ed aggiornamenti hardware.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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