L’app ECG di Apple Watch 4 è ora disponibile in Italia: funzionalità, limiti e precauzioni

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Sono trascorsi quasi 5 mesi dalla mia recensione dell’Apple Watch 4 e oggi, finalmente, possiamo usare l’app ECG anche in Italia. L’aggiornamento a watchOS 5.2 rilasciato ieri ha sbloccato questa funzione in molti altri paesi, per cui l’attuale lista comprende: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Guam, Hong Kong, Irlanda, Isole Vergini americane, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Porto Rico, Portogallo, Regno Unito, Romania, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Ungheria.

Dopo aver installato iOS 12.2 sull’iPhone ed aggiornato l’Apple Watch ad esso abbinato, apparirà la nuova icona ECG sulla home dell’orologio, ma sarà necessario prima avviare l’app Salute sullo smartphone per configurarla.

Qui ci verrà richiesta solo la data di nascita (che potenzialmente dovrebbe essere già registrata), mentre le schermate successive hanno un importantissimo scopo informativo, necessario per far capire all’utente cosa può e non può fare questa app.

Chiunque abbia fatto un ECG avrà notato che si usano diversi elettrodi disposti in modo specifico sul torace e/o sugli arti. All’interno dell’Apple Watch 4 c’è un elettrodo nella Digital Crown ed un sensore sotto la cassa: questo è il minimo necessario per poter effettuare una rilevazione dal punto di vista elettrico, difatti dobbiamo avere l’orologio a contatto con il polso e il dito sul pulsante laterale per far partire l’app ECG.

È fondamentale capire che questa implementazione ha dei limiti fisiologici, in quanto servirebbero più derivazioni ed elettrodi sul petto per identificare e patologie come gli infarti. Quello che l’app ECG può fare è analizzare questa singola derivazione per rilevare l’insorgenza di fibrillazione atriale (poiché si riscontra facilmente dalla forma dell’onda P e dalla frequenza cardiaca).

Gli avvisi iniziali servono ad istruire sommariamente l’utilizzatore, affinché non pensi di avere al polso un équipe medica pronta a salvargli la vita. I messaggi di Apple sono opportunamente cautelativi, al punto che nell’ultima maschera di avvertenze viene ribadito anche l’ovvio (che l’app ECG non è in grado di rilevare coaguli nel sangue o ictus) oltre alla fondamentale precisazione circa l’impossibilità di identificare un infarto ed altre patologie cardiache. Insomma, se non ci si sente bene bisogna rivolgersi immediatamente ad un medico, anche se l’Apple Watch ci dice che siamo in perfetta forma.

Ciò detto, la funzionalità in sé è molto promettente, nonché la prima così portatile e direi persino invisibile, in quanto nascosta dentro un orologio. La fibrillazione atriale è una patologia meno temuta dell’infarto, ma può avere conseguenze deleterie anche lei, dunque è certamente un vantaggio per la salute avere un dispositivo indossabile che la tiene sotto controllo. Al termine di ogni ECG “pulito” con ritmo sinusale, l’app sull’Apple Watch ci chiede di registrare eventuali sintomi scegliendoli da una lista (dolore al petto, stanchezza, confusione, ecc…). Ogni elettrocardiogramma può essere visualizzato nel dettaglio dall’app Salute oppure condiviso in formato PDF.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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