Recensione: Logitech MX Vertical Mouse, ergonomia discutibile e meno funzioni di MX Master 2S

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Nel 2015 ho provato il Logitech MX Master e non è stato subito amore. Ho apprezzato tanto l’ergonomia, ma non ero pronto a sacrificare per quella le gesture o lo scorrimento fluido ed omnidirezionale del Magic Mouse. Per questo motivo l’ho rimesso nella scatola e lì è stato per diversi mesi. Non ricordo neanche per quale motivo gli ho ridato una possibilità più avanti, in un momento in cui ero meglio predisposto a sperimentare. Mi sono dato il tempo per abituarmi alle sue caratteristiche e quando ho provato ad usare di nuovo il Magic Mouse mi sono apparsi così evidenti i suoi limiti da rendere ufficiale e stabile il mio rapporto con l’MX Master.

Più avanti ho comprato anche la seconda versione e poi ancora la 2S, che oggi è in pianta stabile sulle mie due scrivanie principali. L’unica cosa che mi manca del mouse Apple è la libertà di scorrimento in tutte le direzioni, ma con le due rotelle presenti su MX Master riesco comunque ad ottenere ciò che mi serve. Quando Logitech ha presentato il nuovo MX Vertical Mouse mi sono ripromesso di provare anche quello, perché pur trovandomi bene con il Master 2s ogni miglioramento per l’ergonomia è gradito, specie per chi lavora così tante ore davanti al computer.

I mouse verticali sono studiati per consentire una postura più naturale, perché il polso non deve ruotare per impugnarli. Se non ne avete mai provato uno potete comunque avere un’idea della differenza con un banale test: mettete la mano sul vostro mouse e appoggiandovi sul migliolo che tocca la scrivania, ruotatela di 90° verso l’esterno. Dopo averlo fatto, vi renderete conto di poter rilassare completamente i muscoli mantenendo esattamente la stessa postura. Nello spazio che rimane all’interno della mano si inserisce perfettamente un mouse verticale.

Appena si impugna per la prima volta si nota subito questa differenza, perché non si deve ruotare il polso e l’intero braccio è scarico da tensioni. Ciò non significa, però, che sia comodo da usare. A mio avviso Logitech ha sbagliato il layout dei tasti principali. Quando il pollice poggia nel suo supporto e si mantiene la mano leggera e naturale, l’indice cade sulla rotella centrale e per tenerlo sul pulsante del clic sinistro si deve reintrodurre tensione.

Se ci si concentra sul proprio corpo, si può sentire chiaramente che questo movimento si ripercuote fino all’avambraccio e il problema diventa ancor più fastidioso quando si deve cliccare. Nei tradizionali mouse è molto facile abbassare l’indice senza introdurre movimenti del puntatore, in quanto si applica una forza perpendicolare al piano d’appoggio. Con i mouse verticali non si ha la stessa fortuna e l’indice deve avere il pollice in perfetta opposizione per bilanciare la pressione.

Con il tasto destro ci si riesce, perché è più in basso, mentre quello sinistro è quel mezzo centimetro più in alto che causa squilibrio. Non è che non sia possibile cliccare senza spostare il puntatore, ma è fin troppo facile che si introduca un po’ di rotazione quando non si sta troppo attenti. Con i programmi di fotoritocco e sviluppo foto è stata quasi una tortura per me, ma anche lavorando con file e cartelle ho litigato un bel po’ col doppio clic.

Onestamente l’avevo bocciato dopo 10 minuti di utilizzo, ma ho preferito non essere troppo frettoloso. Ho continuato ad adoperarlo per diverse ore e anche se la sensazione è leggermente migliorata, continuo a pensare che l’errore di posizionamento dei pulsanti sia evidente.

Per sicurezza ho voluto effettuare una prova più estesa, coinvolgendo altre 5 persone che non sapevano neanche esistessero i mouse verticali. Appena impugnato nessuno ha notato qualcosa di strrano, ma quando ho proposto il test di cui ho parlato all’inizio ed ho fatto scivolare il mouse nell’incavo della mano rilassata poggiata sul fianco, tutti si sono trovati con l’indice ben al di sotto del pulsante sinistro. A quel punto è stata anche evidente la tensione che si introduce per portarlo più in alto ed effettuare il clic. Si risolve quasi del tutto con un mousepad dotato di poggiapolso, ma onestamente non li amo.

Dal punto di vista funzionale, il Vertical Mouse di Logitech è un perfetto componente della famiglia MX, essendo dotato di tre possibili abbinamenti con altrettanti dispositivi. In dotazione c’è anche il dongle Unifying, altamente consigliato per migliori performance e per ridurre le interferenze tipiche del Bluetooth (che nei Mac sono anche più elevate della norma). Peccato sia ancora USB-A, mi chiedo cosa aspettino per realizzarne uno USB-C. Comunque sia, questa modalità di abbinamento offre grandi vantaggi: oltre alla maggiore stabilità, basta spostare il dongle per ritrovarsi con i medesimi abbinamenti su un’altra postazione e, a differenza del Bluetooth, i mouse e la tastiere collegate funzionano dall’istante in cui si accende il computer, come se fossero cablati.

La batteria integrata ha una buona autonomia e si può caricare anche mentre si usa il mouse, collegando il cavo USB-C in dotazione. Nell’MX Master 2S c’è ancora la vecchia microUSB ma rimane in vantaggio perché ha tre LED che indicano la percentuale di carica, mentre nel Vertical Mouse ce n’è uno solo. Ci sono i due tasti laterali per indietro e avanti (riprogrammabili tramite il software Logitech Options), però manca la rotella di scorrimento orizzontale. Avendoci ormai fatto l’abitudine ne ho sentito la mancanza, però vi segnalo che su macOS si può scorrere in orizzontale usando la rotella verticale mentre si preme il tasto shift. Non molti conoscono questo piccolo ma utilissimo trick.

Sempre in ottica di mancanze, bisogna segnalare l’assenza dello scorrimento libero (Smart Shift) possibile con la rotella centrale dell’MX Master. La funzione omonima, che passa automaticamente dal movimento a passi a quello liscio, io non la uso perché è poco prevedibile e genera un gran baccano, tuttavia adopero il tastino posto al di sotto della rotella per commutare le due modalità operative.

La cosa è molto comoda perché su questi mouse di terze parti non c’è la stessa elasticità di scorrimento che si ottiene con gli swipe su Magic Mouse o Trackpad (non puoi “lanciare” il foglio e vederlo procedere per inerzia), dunque muoversi su documenti molto lunghi può essere noioso. Vedermene privato sul Vertical Mouse è stato un ulteriore aspetto negativo in termini di usabilità.

La rotella si può schiacciare e personalizzare nella funzione. Volendo può anche agire come un modificatore, andando ad associare funzioni diverse in base al movimento successivo del mouse nelle quattro direzioni. Il riconoscimento non è sempre preciso, ma può essere comodo visto che manca anche l’ampio tasto sotto il pollice che si trova sull’MX Master (e che può funzionare nello stesso modo).

Tra gli elementi inediti c’è un pulsante sulla barra piatta superiore, che di default è programmato per attivare un cambio di velocità del puntatore. È una cosa che di norma vedo nei mouse da gaming ma qui risulta comoda soprattutto nei primi periodi, visto che finché non ci si abitua all’inusuale postura, si è sicuramente meno precisi rispetto ad un mouse tradizionale.

Un altro elemento negativo rispetto all’MX Master è la qualità costruttiva: sia il design che i materiali sono evidentemente inferiori nel Vertical Mouse. Anche il piccolo Anywhere 2S mi pare più robusto, seppure debba fare affidamento solo sulla memoria visto che oggi non riesco proprio a ricordare dove l’ho messo.

Conclusione

Voto 3/5Come avrete capito, il Logitech MX Vertical Mouse non mi è piaciuto. Non soltanto gli mancano diverse funzioni rispetto al leader di casa ma non riesce neanche a garantire l’esperienza ergonomica che promette. È un po’ troppo grosso e circa un centimetro più alto del dovuto, soprattutto perché il pulsante che si usa di più (il clic sinistro) è messo proprio in cima ed è innaturale schiacciarlo. Se proprio vi volete togliere lo sfizio di provare un mouse verticale, personalmente vi consiglio di comprarne uno come questo di CSL che ho da un paio d’anni: costa una ventina di euro e non è altrettanto carino o completo, ma è più che sufficiente per capire se questo genere di mouse fa al caso vostro senza spendere 100€. Per quanto mi riguarda il lavoro di Logitech con il suo MX Vertical Mouse è tutto da rifare perché non è superiore in nulla rispetto MX Master 2S che con le offerte che segnaliamo spesso costa quasi la metà. Rimane un prodotto di qualità sufficiente, con tante funzionalità di personalizzazione e l’ottimo collegamento Unifying, ma trovo sia tra i peggiori prodotti dell’azienda degli ultimi anni. Pur nella sua diversità, a cui ci si può abituare come no, anche il Logitech MX Ergo è superiore in tutto.

PRO
+ Design ergonomico (vedi contro)
+ Collegamento USB-C
+ Buona durata della batteria
+ Il dongle Unifying è molto più comodo ed efficace del Bluetooth
+ Tante possibilità di personalizzazione

CONTRO
- Posizione del pulsante sinistro troppo elevata
- Difficile essere precisi nei movimenti e soprattutto quando si clicca
- Qualità costruttiva inferiore rispetto gli altri MX
- Manca la rotella di scorrimento orizzontale
- Non c’è lo scorrimento veloce Smart Shift
- Un solo LED per indicatore di carica
- Non esiste ancora il dongle Unifying USB-C
- Troppo caro

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.