Apple Arcade: mezzo miliardo di dollari non basta, l’esclusività dei titoli è a rischio

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Il mercato legato al gaming è uno di quelli più arzilli, anche in periodo di crisi. Le vendite di computer scarseggiano da tanti anni, eppure le console vendono tanto. I componenti per assemblare un PC fatto in casa ormai sono acquistati per lo più dai giocatori e mentre DVD e BluRay hanno subito un dimezzamento delle vendite negli ultimi 5 anni, i titoli per console continuano ad andare a ruba. La nuova tendenza sarà quella di farli sparire del tutto anche in questo settore, spostando l’acquisto su piattaforme online quando non addirittura con abbonamenti e rendering remoto. Hanno seguito questa strada Nvida GeForce Now, poi Sony con PlayStation Now e presto anche Google con Stadia.

Apple si inserisce in questo panorama con un taglio leggermente diverso, perché cercherà di sfruttare le peculiarità della propria offerta per meglio soddisfare il tipo di clientela che già adesso utilizza iPhone e iPad per il gaming. Il servizio si chiamerò Apple Arcade e sarà attivo pure in Italia per questo autunno, facendo leva su titoli esclusivi e sulla possibilità di utilizzarli trasversalmente su tutte le piattaforme con il logo Apple. A quanto pare l’azienda di Cupertino ha messo sul piatto oltre 500 milioni di dollari per far partire il servizio con il piede giusto, e cioè con oltre 100 giochi di qualità molto elevata.

Difficilmente vedremo i classici titoli da tripla A delle console, anche perché pare si sfrutterà solo la potenza di calcolo locale del dispositivo, tuttavia l’attenzione per la giocabilità e le originali grafiche che spesso abbiamo visto sui giochi per iOS, potrebbero generare degli ottimi risultati. Gli iscritti ad Apple Arcade (il cui prezzo non è ancora stato definito) potranno utilizzare indistintamente macOS, tvOS o iOS, dunque si potrà giovare dal TV di casa così come sul computer o in mobilità su iPhone ed iPad. In quest’ottica anche il ritorno di un iPod Touch aggiornato di qui all’autunno potrebbe essere indovinata.

Pur con l’investimento di cui si parla, non sarà stato certamente facile portare sviluppatori di peso a realizzare giochi in esclusiva per una piattaforma del tutto nuova. Per questo il Financial Times (via MacRumors) suggerisce che Apple stia promettendo una maggiore apertura. Non su Android e neanche sulle piattaforme in abbonamento già esistenti, ma i giochi inizialmente in esclusiva su Apple Arcade potrebbero poi arrivare anche su PC e console dopo alcuni mesi. Nel mondo del gaming si sa che la disponibilità di ottimi giochi incide nettamente sul successo di una piattaforma sull’altra, ecco perché il meccanismo dell’esclusività è fondamentale. Tuttavia questo fa breccia principalmente sui giocatori più assidui, che non sono esattamente il pubblico che Apple potrebbe intercettare col suo servizio Arcade (e già il nome la dice lunga). Se il report fosse confermato, non credo che andrebbe ad impattare troppo negativamente sulla vendibilità del piano proposto da Cupertino, ma sarebbe certamente un tassello in meno in termini di appetibilità per chi volesse aggiungere Apple Arcade ad un abbonamento già in essere con altre piattaforme.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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