Disney+ sarà disponibile da novembre per tutte le piattaforme esistenti (e Bob Iger rassicura gli azionisti di Apple)

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Nella nottata di oggi il CEO di Disney ha finalmente presentato Disney+, il suo servizio di streaming rivale di Netflix, Apple TV+ e, almeno da noi, Infinity che sarà disponibile da novembre 2019. Pur avendo nel catalogo qualsiasi serie o film mai prodotto dalla casa e dalle sue società controllate (ed infatti saranno disponibili per la visione anche tutte le stagioni dei Simpsons, personaggi di proprietà di Fox), il prezzo sarà in linea con quello dei concorrenti, visto che il tier più basso sarà pari a $6,99 (o, volendo, si potrà pagare un intero anno in anticipo a $69,99).

L’interfaccia dell’app è semplice e ricorda quella dei vari store di Apple su tvOS: sarà, infatti, divisa in un banner a tutto schermo che mostra le novità e le esclusive (come la serie Star Wars: The Mandalorian, quella su Loki, interpretato da Tom Hiddleston, una incentrata su Wanda Maximoff alias Scarlet Witch con Elizabeth Olsen e una, appena annunciata, che vedrà ancora una volta Jeremy Renner vestire i panni di Occhio di Falco / Ronin), un menù che permette di scegliere i prodotti in base ai marchi più famosi di proprietà del gruppo come Pixar, Marvel, Star Wars o National Geographic, un altro che mostra i contenuti raccomandati e, infine, un ultimo che consentirà di riprendere la visione di un film o di una serie nel punto in cui l’avevamo interrotta. I contenuti saranno accessibili anche offline, visto che potranno essere scaricati all’interno dell’app. Una nota interessante, anche se credo che sarà ad appannaggio dei soli utenti USA, è che sarà possibile sottoscrivere un abbonamento unico ad un prezzo scontato a Disney+, Hulu e ESPN+, tre servizi della galassia Disney.

L’applicazione di Disney+ arriverà su qualsiasi piattaforma esistente, anche se durante l’evento sono state menzionate esplicitamente solo PlayStation e Roku, ma da una slide si intravede anche la Apple TV. Ed è proprio il rapporto fra Cupertino e Disney che è al centro dei dibattiti generali: sin dal suo ritorno in Apple, Jobs ha voluto nel consiglio di amministrazione della società anche un rappresentante della casa delle idee che, nel frattempo, aveva comprato la sua Pixar. Sino ad oggi, tale posto è stato ricoperto proprio da Bob Iger, CEO di Disney, che oggi si trova in una posizione simile a quella di Eric Schmidt, ex CEO di Google, ai tempi della presentazione di Android: Disney+ e Apple TV+, presentato non più di qualche settimana fa, sono due servizi in diretta concorrenza fra di loro, visto che offriranno contenuti esclusivi, realizzati appositamente per ciascuna piattaforma. Iger, in una intervista a Bloomberg, ha rassicurato gli azionisti di Apple di non aver partecipato alle riunioni su Apple TV+, ma le probabilità che si trovi in aperto conflitto di interessi potrebbero crescere ogni giorno di più, parallelamente allo sviluppo e alla diffusione dei due servizi. Non sappiamo se le due società riusciranno a trovare un punto di equilibrio sulla vicenda (senza, peraltro, incorrere in accuse di voler fare cartello nel mercato a discapito dei consumatori), ma quel che è certo è che potrebbe prendere pieghe già viste nel 2009.

Elio Franco

Editor - Sono un avvocato esperto in diritto delle nuove tecnologie, codice dell'amministrazione digitale, privacy e sicurezza informatica. Mi piace esplorare i nuovi rami del diritto che nascono in seguito all'evoluzione tecnologica. Patito di videogiochi, ne ho una pila ancora da finire per mancanza di tempo.

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