macOS 10.15 potrebbe rendere gli iPad schermi aggiuntivi per i Mac senza strumenti esterni

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A novembre, coi nuovi iPad Pro entrati da poco in commercio, avevamo parlato di Luna Display, una soluzione in grado di rendere i tablet Apple schermi secondari o addirittura primari per il Mac attraverso un dongle dedicato da collegare al computer ed un’app intermediaria da installare su entrambi i sistemi operativi. Il risultato non era poi così male, vista la possibilità di sfruttare pure la Apple Pencil, e senza troppa fatica ha trovato estimatori (pochi giorni fa Federico Viticci su MacStories vi ha dedicato un interessante approfondimento, consigliato anche solo per cultura personale sulla questione).

In conclusione di quell’articolo novembrino, avevamo commentato così:

È uno sfizio molto costoso, vero. (…) Però non si può non rimanere affascinati del potenziale di una tale combinazione, che permetterebbe di portare macOS sugli iDevice senza attualmente portarvelo, agendo come complemento del Mac in affiancamento o sostituzione di un display più grande. La connessione USB-C darebbe poi ad Apple un ulteriore incentivo per prevedere questa funzionalità in modo nativo negli iPad, dato che al contrario della procedura di Luna Display permetterebbe di automatizzare la prima configurazione evitando l’uso di un altro monitor. Pensiamo poi a coloro che utilizzano i Mac mini in contesti server, dove normalmente non sono collegati ad un display; all’occorrenza i tecnici potrebbero effettuare il troubleshooting attraverso un iPad, scollegandolo poi ad operazioni terminate. Tuttavia, si tratta di scenari tanto plausibili quanto improbabili che vengano considerati da Apple. Andrebbero di fatto a svilire il suo tablet, mettendo iOS sempre in una condizione di fratello minore rispetto a macOS, quando invece Cook e soci vorrebbero fossero quantomeno trattati da pari a pari. Salvo sorprese, terze parti come Luna Display rimarranno a lungo l’unica via per provare l’esperienza touch su Mac.

Invece, a quanto pare Apple è rimasta colpita dalla soluzione, al punto di volerla integrare nativamente in macOS 10.15 (e iOS 13) senza dongle esterni, secondo quanto riporta Guilherme Rambo su 9to5Mac in un continuo di report sulle prossime versioni dei sistemi cupertiniani. Nell’ambito di migliorie generali per l’uso di macOS su più schermi, ecco che fermando il cursore per un breve periodo sul pulsante verde del classico “semaforo” in alto a sinistra nelle finestre di macOS si otterrà un menu comprendente un’opzione per trasferire quell’istanza su un altro schermo, che potrebbe essere un monitor secondario così come un iPad, con pieno supporto all’input tramite Apple Pencil. Il nome in codice della funzionalità è piuttosto eloquente, “Sidecar”, riferendosi al carrozzino di supporto che talvolta viene agganciato lateralmente alle moto.

Oltre allo spostamento, il menu consentirà di portare a tutto schermo la finestra oppure spostarla su un lato dello schermo. Sempre a quest’ultimo proposito, Rambo parla della probabile espansione di Split View anche alla classica modalità desktop e non solo a quella fullscreen, in maniera simile a quanto presente su Windows a partire da 7 e ad app terze per Mac come BetterSnapTool o Moom, che ha un comportamento peraltro parecchio affine alla modalità prevista da Apple. Si tratterebbe peraltro di un atteso completamento delle opzioni nascoste in Sierra, che permettono sì di agganciare tra loro due o più finestre ma senza una suddivisione esatta dello spazio disponibile a schermo.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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