Recensione HP Sprocket 200: la nuova edizione della stampante fotografica tascabile

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Ieri ho parlato un po’ di fotografie e dell’importanza di stamparle. Subito dopo alcuni di voi ci hanno chiesto un approfondimento sui servizi di stampa online e cercheremo di realizzarlo nelle prossime settimane, ma non sarà una cosa facilissima (potete aiutarci così). Nel frattempo ho pensato di parlarvi di un prodotto che sto provando in questi giorni e che consente di stampare al volo le fotografie dallo smartphone, a casa come in mobilità. Si tratta della HP Sprocket 200, altrimenti nota come Sprocket New Edition.

Rispetto la prima versione non cambia poi molto, almeno per quello che sono riuscito a constatare usandola. È leggermente più grande, ha un coperchio di plastica opaca anziché lucida, usa il Bluetooth 5.0 invece del 3.0, ma supporta sempre la carta HP Zink nel formato 50 x 76mm con ricariche da 10.

Una delle novità evidenziate dal produttore è la funzionalità di realtà aumentata, che consente di aggiungere alle fotografie stampate un livello in più di profondità, aprendo dei piccoli video o uno slideshow. La cosa è interessante ma vi dico subito che l’implementazione è un po’ lacunosa nell’app e non ci si sente particolarmente invogliati ad utilizzarla.

La stampante è grande 80 x 117.5 x 25mm ed è molto leggera. Non vi sono cartucce o inchiostri da acquistare perché sta tutto nella carta. È la magia di HP Zink, soluzione utilizzata anche da altri produttori come Polaroid, Kodak e Huawei. Il formato 5 x 7,6 cm è piccolino ma viene utilizzato interamente e senza bordi, a dispetto di altre soluzioni che lasciano dei cornicioni tutto intorno.

Da notare il fatto che utilizza il tradizionale formato 3:2 a dispetto del quadrato, che in alcuni casi richiede troppi compromessi per via del crop. La carta è anche adesiva, un valore aggiunto piuttosto interessante che consente di sprigionare la creatività creando photowall, decorazioni e persino dei magneti acquistando la base da ritagliare.

La ricarica della carta è molto semplice e si è guidati dalle immagini presenti sulla stessa confezione, che ci indica di inserire i 10 fogli con la faccia rivolta verso l’alto e il codice a barre azzurro verso il basso. La batteria integrata consente di stampare tutte e 10 le foto con una singola carica, ma questo vale solo se non la tenete sempre accesa mentre le scegliete o modificate. Conviene fare tutto prima e poi inviare le immagini in blocco nella coda di stampa. Comunque si ricarica via microUSB e si può utilizzare un powerbank in mobilità.

L’abbinamento con lo smartphone è teoricamente semplicissimo grazie all’app HP Sprocket, ma a me ha riservato qualche insidia su iOS. Trovava la stampante correttamente, ma quando si apriva il popup per selezionarla rimaneva vuoto. Ho risolto lasciando in stand-by l’app in quel punto, switchando alla sezione Impostazioni / Bluetooth per un accoppiamento manuale e poi ritornando sull’app originale, che a quel punto ha completato la procedura senza problemi. Le volte successive è tutto automatico e basta accendere la stampante per ritrovarsela già abbinata e pronta all’uso.

La stampa richiede approssimativamente 40 secondi

L’app companion di HP presenta alcuni limiti ergonomici nella UI, che bisogna imparare a tollerare prima di poterla apprezzare. Molte aree sembrano infatti senza uscita, poiché non c’è una X e non è supportato lo swipe laterale per tornare indietro, inoltre le sezioni hanno delle icone non sempre chiarissime e spesso dislocate in modo incoerente nell’interfaccia. Non è proprio un disastro, ma bisogna farci l’abitudine per muoversi agevolmente.

Di base ci offre la possibilità di accedere alle foto del rullino locale oppure di estrapolarle direttamente dai nostri account Instagram, Facebook, Google. Prima di mandarle in stampa si può anche fare un po’ di correzione, anche se gli strumenti offerti non danno risultati ottimali e dunque consiglio di preparare le immagini precedentemente altrove.

Dopo alcuni minuti dalla stampa le foto si imbarcano e rimangono leggermente curve

Grazie al Bluetooth 5.0 l’invio delle foto è più veloce rispetto alla prima versione della HP Sprocket, mentre la fase di stampa vera e propria è più o meno uguale. Ci vogliono circa 40 secondi per avere l’immagine completa, che si può maneggiare fin da subito in quanto non serve asciugatura. Un aspetto negativo da considerare è che la carta tende dopo pochi minuti ad imbarcarsi e rimane leggermente curva anche dopo. Se dunque non si utilizzeranno le foto come adesivi, non è il massimo. Anche perché la superficie è lucida e quindi tende a creare riflessi in presenza di sorgenti luminose.

La risoluzione di stampa è di 313 x 400 dpi e onestamente mi sembra adeguata allo scopo. Quello che a mio avviso manca è una sorta di anteprima nell’app che tenga conto del profilo colore dello schermo, della carta e dei limiti della stampante stessa. Ad esempio le aree chiare tendono a perdere dettaglio e quelle scure hanno una dominante rossastra, dunque bisogna muoversi entro certi limiti per massimizzare i risultati.

Rispetto le foto che ho mandato dall’iPhone si nota anche un contrasto inferiore, colori leggermente meno saturi, neri meno neri ed una leggera tendenza al magenta. Pur tenendo conto dell’ovvia diversità tra schermo e stampa, c’è di sicuro margine per qualche miglioramento lato software, tuttavia per lo scopo del prodotto credo che i risultati siano più che soddisfacenti.

A Pasqua l’abbiamo usata in famiglia e, a dispetto di un occhio un po’ più tecnico e critico come il mio, gli altri erano tutti estasiati. Non vedevano l’ora di avere la foto del nipotino, di poterla scegliere e stampare in modo così facile e veloce.

La dimensione è effettivamente piccolina, ma c’è anche il modello Plus che utilizza la carta HP Zink da 5,8 x 8,6 cm. Tuttavia ribadisco il fatto che si possa usare l’intera superficie, perché altre stampanti concorrenti hanno una carta più grande ma foto più piccola. Personalmente ho anche apprezzato molto il formato 3:2, che mi sembra più duttile di quello quadrato in quanto le fotografie sono generalmente scattate così o in 4:3, per cui si deve tagliare poco o nulla. Da notare però che l’app consente anche di stampare una foto su 4 o 9 fogli, dividendola automaticamente in una griglia ed ottenendo così una maggiore superficie stampata.

Conclusione

Voto 4/5Negli ultimi anni le fotocamere istantanee sono tornate di moda, ma io credo che questo tipo di approccio sia più indovinato. Certo non c’è quel fascino vintage dei modelli completamente analogici, tuttavia lo smartphone offre decisamente una qualità maggiore e meno sprechi, in quanto si può selezionare con cura la foto da stampare dal proprio archivio. Inoltre è anche più facile da portare con sé, in quanto è più piccola visto che la parte di cattura viene demandata allo smartphone. Altri vantaggi risiedono nella possibilità di stampare elementi decorativi o foto catturate molto tempo prima, potenzialmente pure quelle fatte con una vera fotocamera e poi salvate sullo smartphone. Per questi motivi mi è piaciuta la HP Sprocket New Edition (129€), anche se chiaramente ha i suoi limiti. Oltre ad una stampa non sempre soddisfacente in termini di corrispondenza cromatica e dimensioni piuttosto contenute della foto, riamane il costo della carta, visto che 20 fogli si pagano in media 10€, dunque 50 centesimi l’uno. Capitano però anche delle offerte: ad esempio il pack da 50 fogli scende spesso a 21,99€, portando il costo per foto a 0,44€. Rimane una cifra importante e non adatta per l’uso giornaliero, tuttavia con alcune fotocamere istantanee si spende anche il doppio e ci sono ulteriori svantaggi visto che c’è meno controllo sui risultati. Quindi per stampare numerose foto è sempre più giusto (ed economico) affidarsi ai servizi online, che oltre a farci spendere meno hanno formati più grandi. Però ho visto con i miei occhi quanto una soluzione così a portata di mano possa piacere sia agli adulti che ai ragazzi. Al di fuori dell’utilità concreta e persino della qualità di stampa, la HP Sprocket offre prima di tutto un gran divertimento. E per quanto siamo ormai abituati a qualsiasi miracolo della tecnologia, vedere una foto che prende vita davanti ai nostri occhi ha ancora qualcosa di magico, per fortuna.

PRO
+ Compatta e facile da trasportare (vendono anche le custodie)
+ Batteria integrata per l’uso in mobilità
+ Semplice da configurare ed utilizzare
+ Stampa senza margini e su carta adesiva
+ Formato standard fotografico 3:2
+ Possibilità di stampare qualsiasi foto (o illustrazione) già memorizzata nello smartphone
+ Zero manutenzione, si cambia solo la carta

CONTRO
- La carta adesiva si “imbarca” e rimane curva
- La dimensione delle foto è piccolina (però è senza margini)
- Avrei previsto una modalità di simulazione della resa in stampa

DA CONSIDERARE
| Il costo a foto è importante, ma in alcune soluzioni concorrenti è anche doppio
| Manca un po’ di contrasto e saturazione, ma per l’uso previsto la resa è soddisfacente
| L’app è migliorabile nella UI (la funzione AR quasi non si capisce come usarla)

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.