Recensione iPad mini 2019: chi ha detto che il tablet è un sostituto del computer?

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Cos’è per voi l’iPad? Con questa stessa domanda ho iniziato un articolo del mese scorso in cui elogiavo il form factor del mini. Già perché a dispetto della dicitura Pro, della tastiera sullo Smart Connect e di potenze di calcolo incredibili, l’utilizzo per il quale io preferisco il tablet al computer è ancora limitato alla fruizione di contenuti. Faccio ricerche, leggo, guardo qualche video, ogni tanto un po’ di gaming ma soprattutto mi perdo nei siti di commercio elettronico, riempiendo la lista dei desideri in base alle passioni del momento. Saltuariamente uso Prompt per il terminale SSH sui server remoti, ogni tanto VNC per qualcosa di veloce sul computer – quando mi annoio ad andarci di persona – e poi scrivo tanto. Anzi, scrivevo.

L’iPad mini consente di scrivere molto comodamente in verticale

A me usare il tablet con la tastiera non piace. Almeno non per come è fatto ora iOS e per i limiti in cui ci ingabbia. Al computer non potrei vivere senza i tasti, con tutte le shortcut che uso per automatizzare mille operazioni, ma su iPad si può usare per lo più come una macchina da scrivere. Le interfacce richiedono comunque il tocco a schermo (in attesa di un possibile supporto futuro per i mouse) e dunque: mani in basso, poi in alto, poi di nuovo basso, in un mix scomposto di posture e gesti che proprio non mi convince. Ma soprattutto serve un piano d’appoggio per via della poca stabilità della struttura, e se devo stare su una scrivania mi devono ancora spiegare quale vantaggio pratico avrei dall’usare un sub–PC (altro che post–).

iPad mini 2019 ha il Touch ID di 2a gen. molto più veloce rispetto a quello di iPad mini 4

Per questo su iPad io preferisco la tastiera a schermo. Almeno finché si tratta di testi e non codice, dove il continuo passaggio tra simboli e lettere sarebbe sfiancante. Sui precedenti modelli utilizzavo la modalità divisa in verticale, perché occupa poco spazio schermo e si arriva su tutte le lettere con i pollici, riuscendo anche ad ottenere velocità e buona precisione.

Da quando ho il Pro da 11″, però, mi sono scontrato con l’esclusione di questa opzione da parte di Apple e ciò è stato davvero frustrante. Non ho certo mani piccole, eppure con la tastiera sull’intera larghezza dell’iPad da 11″ (lato corto) io fatico ad arrivare sui caratteri centrali. Ci riesco, ma non comodamente. Dunque va bene per un messaggio, qualcosa di breve, non certo per scrivere un articolo. Senza considerare che la tastiera così composta occupa troppo spazio.

Nell’eterno limbo tra fruizione e creazione

Fino a pochi mesi fa non ci avevo fatto caso, ma, seguendo la promessa di un iPad Pro capace di sostituire il computer per compiti lavorativi, mi sono involontariamente messo in una posizione spiacevole. Questi benedetti compiti professionali, che nel mio caso includono lo sviluppo fotografico e il montaggio video, sono ancora improponibili per la gestione dell’archivio, che, non supportando l’accesso nativo e diretto su unità esterne, deve per forza essere locale (occupando troppo spazio interno) o sul cloud (risultando troppo lento). E poi si sente troppo la mancanza del mouse e della sua precisione, nettamente superiore sia alla penna che al dito (vedremo in iOS 13…).

È piccolo ma non disdegna il saltuario uso con due app

Dunque non sono personalmente riuscito a compiere questo step evolutivo da fruizione a creazione di contenuti e, al contempo, ho trovato sempre meno pratiche anche le poche cose che amavo fare su iPad avendo acquistato modelli più grossi e pesanti. Il tutto è iniziato proprio con i Pro e l’abbandono della linea mini, che ho smesso di seguire e persino provare.

D’altronde Apple l’ha implicitamente definita di serie B riducendone le funzioni e bloccandone lo sviluppo per anni; dunque pur amando quel form factor mi sono sentito disincentivato ad usarlo, perché sembrava di scommettere sul cavallo perdente.

Dopo 4 anni è di nuovo tempo di iPad mini

Ho preso coscienza di questo personale ed involontario imbottigliamento solo di recente, quando si è iniziata a paventare la possibilità di un nuovo iPad mini dopo il 4, che risale ad un tecnologicamente lontano 2015. Ne ho acquistato uno usato e ci ho subito preso confidenza, ricordando quanto lo apprezzassi. Però gli anni di distanza si sentono tutti, sia per la lentezza dell’Apple A8 che per alcuni dettagli non proprio secondari, come il Touch ID di prima generazione.

Si riesce a tenere con una mano sola… è un grande differenza rispetto gli altri iPad

Tutte queste considerazioni possono sembrare marginali ed occupare fin troppo spazio in una recensione che riguarda specificatamente il nuovo iPad mini 2019, eppure io credo che dal punto di vista hardware ci sia davvero poco di interessante che si possa dire. Le esperienze “vissute”, al contrario, possono sempre aiutare a stimolare le proprie considerazioni, uguali o contrarie che siano.

Specifiche iPad mini 4 (2015) iPad mini 2019 iPad Air 2019
Dimensione schermo / Risoluzione 7,9″ IPS / 1536 x 2048 @ 324ppi 7,9″ IPS / 1536 x 2048 @ 324ppi 10,5″ IPS / 1668 x 2224 @ 265ppi
Laminazione Completa
P3 / True Tone No / No Sì / Sì Sì / Sì
Dimensioni (LxAxP) 203 x 134 x 6,1 mm 203 x 134 x 6,1 mm 251 x 174 x 6,1 mm
Peso ~300 gr ~300 gr ~460 gr
SoC / Core / Frequenza A8 / 2-core / 1,5 GHz A12 Bionic / 6-core / 2,5 GHz A12 Bionic / 6-core / 2,5 GHz
RAM 2 GB LPDDR3 3 GB LPDDR4X 3 GB LPDDR4X
Tagli di archiviazione 16 / 32 /64 e 128 GB 64 GB / 256 GB 64 GB / 256 GB
Sicurezza Touch ID (1a gen) Touch ID (2a gen) Touch ID (2a gen)
Speaker 2 2 2
Apple Pencil No Sì, 1a gen Sì, 1a gen
Camera posteriore 8 Megapixel / f2.2 / 1080p 8 Megapixel / f2.2 / 1080p 8 Megapixel / f2.2 / 1080p
Camera anteriore 1,2 Megapixel / f2.2 / 720p 7 Megapixel / f2.2 / 1080p 7 Megapixel / f2.2 / 1080p
Wi-Fi 802.11ac dual-band 802.11ac dual-band 802.11ac dual-band
LTE LTE Cat 4 150 Mbps LTE Cat 16 Gigabit LTE Cat 16 Gigabit
Bluetooth 4.0 5.0 5.0
Prezzo base / Memoria 439 € / 16 GB 459 € / 64 GB 569 € / 64 GB
In vendita Ritirato
Potenziale longevità futura Forse 1 solo anno (iOS 13) Tra i 4 e i 5 anni almeno Tra i 4 e i 5 anni almeno
Altro Vecchio grigio siderale Grigio Siderale più scuro Grigio Siderale più scuro

Una delle novità più interessanti: il supporto per Apple Pencil 1 e Logitech Crayon

Prima le esigenze, poi il prezzo

La tabella qui sopra ci dice che esiste un miglioramento rispetto l’iPad mini 4 in quasi ogni ambito, ma anche che il mini e l’Air 2019 condividono praticamente ogni cosa al di fuori del formato. A prescindere dal fatto che si possa tirare dentro alla comparazione anche l’iPad Pro 10,5″ del 2017 come alternativa all’Air 2019, la considerazione principale che immagino si debba fare è se lo schermo ed il corpo più compatto siano un bonus o un malus in relazione all’uso che se ne intende fare.

Certo c’è un risparmio di 110€ a favore del mini, stando al listino,. ma ritengo un errore scegliere in base a questo. Se si ritiene di poter avere un vantaggio concreto grazie il display più grande, si finirebbe per pentirsi della scelta al netto della spesa inferiore. Ecco perché ho esordito chiedendo “cos’è per voi l’iPad”.

Differenze tra iPad mini (2019), iPad mini 4 (2015) e iPad (2018)

Se – come me – siete per lo più dei fruitori e non vi trovate quasi mai ad usarlo con la tastiera, con complessi fogli di calcolo o con due app affiancate (possibile, ma meno efficace sullo schermo da 7,9″), l’iPad più piccolo risulta utilissimo per la mobilità quanto in casa.

In particolare io lo apprezzo perché riesco a tenerlo bene con una sola mano, guardando lo schermo o interagendo con l’altra, nonché per scrivere nella già citata modalità verticale sulla tastiera. Certo per i filmati i 10,5″ del nuovo Air sono decisamente meglio di 7,9″, ma se ne vedete qualcuno ogni tanto, magari su YouTube, non sarà poi una grande perdita. Le prestazioni sono le stesse ed anche molto valide, ecco perché il nocciolo del dilemma verte interamente sul formato.

L’iPad Pro da 8″ che non c’è

Per ciò che io faccio col tablet, non c’è dubbio che il mini sia quasi sempre più comodo e lo apprezzo nel quotidiano perché è più pratico da maneggiare, prendere e riporre dove capita, visto che pesa ed occupa poco spazio. Tuttavia lo trovo comunque una piccola delusione. Come ho scritto nel già citato elogio dell’iPad mini che non c’è (e forse mai ci sarà):

[..] mi piacerebbe che Apple presentasse un modello di mini avanzato quasi come un Pro per design e specifiche, ma con dimensione più contenuta. È una richiesta egoistica basata su esigenze personali, non mi azzardo a fare previsioni sugli impatti nel mercato, dico solo che un tablet così mi renderebbe decisamente felice.

Non è quello che ha fatto Apple, ovviamente, anche perché l’apprezzamento degli utenti sul mini sembra essere inferiore agli altri. Il motivo dietro questa scelta potrebbe essere almeno in parte dovuto alla minore attenzione al prodotto da parte della stessa azienda che lo produce, così come ad una propensione naturale dei potenziali acquirenti, che nel dubbio sulle reali implicazioni sono giustificatamente portati a pensare: “più grande è meglio” o “ci posso fare più cose” o ancora “è più simile ad un portatile”.

L’iPad mini entra anche in molte tasche posteriore dei pantaloni da uomo

Lungi da me negare tali affermazioni, ma il punto è che l’iPad non è un portatile e dunque vi esorterei nuovamente a considerare qual è o potrebbe essere l’uso che effettivamente fareste del dispositivo. Troppo spesso si acquistano prodotti sovradimensionati rispetto le esigenze facendosi attirare dall’idea del di più e perdendo di vista ciò che è davvero importante, ovvero il giusto.

Conclusione

Voto 4,5/5Io sono stato particolarmente attratto dalle dimensioni dell’iPad mini, ma apprezzo molto di più il design moderno e le funzionalità evolute dell’iPad Pro 11″ 2018. Ecco perché mi sento penalizzato dalla scelta di Apple, che ha aggiornato il modello da 7,9″ su quasi tutti i punti ma lasciando inalterato il formato con il tasto home e Touch ID. Era tuttavia necessario far così dopo 4 anni di assenza di aggiornamenti e vendite sicuramente in calo, ma anche perché nel mercato consumer la maggioranza sembra ritenere che da un grande prezzo derivino grandi schermi. Dunque non sarebbe stato facile proporre un iPad mini “Pro” inevitabilmente più costoso anche dell’Air 10,5″. A parte l’eventuale utilizzo del più potente A12X, di cui si fa a meno senza problemi per le attività tipiche “da tablet” di cui ho parlato, ciò che davvero mi manca è il Face ID ed il formato più moderno e leggermente allungato del display.

Ecco cosa succede ad un video 16:9 su uno schermo 4:3

Lo so che a molti piacciono i 4:3, in primis ad Apple che li ha proposti e motivati con ferma convinzione, eppure ho trovato eccellente l’impatto di una diagonale più stretta sugli schermi degli iPhone e credo che donerebbe moltissimo ad un tablet compatto come il mini, che non vuole essere uno strumento di produttività se non in rare occasioni.

Anche l’iPad Pro recente è leggermente più alto, pur rimando vicino ai 4:3 (precisamente 4:2,79) e trovo sia a tutto vantaggio della qualità di visione. E dirò di più: per me sarebbe il caso di osare in questo taglio più piccolo, puntando persino su un 16:10. Ne risulterebbe una maneggevolezza superiore ed una maggiore quantità di elementi a schermo, sia in verticale che in orizzontale (ad esempio si ottimizzerebbe tanto la fruizione di video).

Devo però constatare che in alcuni casi le app per iOS preferiscano un layout diverso sul mini, proponendo elementi più grandi in quantità minore invece che leggermente più piccoli ma in uguale quantità rispetto agli altri. Non succede sempre, ma quando capita ti fa avvertire una limitazione che non dovrebbe esistere o che, al massimo, dovrebbe essere opzionale come una funzione di accessibilità.

Al di fuori di quel che sarebbe potuto essere ma non è, il mini mi piace molto e se l’alternativa che si considera non è tanto il Pro da 11″ (che è su scale di prezzo ben diverse) ma l’Air 2019 o il modello di iPad base del 2018, allora le considerazioni rispetto al design “standard” non sono rilevanti. Poiché sono tutti uguali. Si ritorna così alla necessità di capire cosa si deve realmente fare con il tablet e quanto più spesso le dimensioni contenute si possano rivelare un vantaggio o una mancanza. L’importante è non farsi attrarre passivamente dal più grande o dalla promessa di una rivoluzione epocale simil-iPhone, che ancora non si è verificata nell’ambito di quasi tutte le attività complesse che si eseguono quotidianamente con i computer.

Su iPad si possono fare davvero molte cose e in alcuni casi persino meglio rispetto ad un portatile (penso ad esempio ai vantaggi derivanti dall’integrazione di elementi come SIM dati, fotocamera, accelerometro, schermo touch, ecc..), ma se poi si tratta di lavorare su documenti, archivi di file, video, foto, ecc.. la maggior parte delle cose su tablet richiedono più passaggi quando non sono impossibili. Per lo meno questo è il mio punto di vista maturato in tanti anni di esperienza diretta sul campo.

Dunque sì, a me piace di più il mini che l’Air in questo 2019 e nelle numerose settimane qui con me ho potuto verificare concretamente che lo uso più spesso e con maggior piacere persino rispetto al Pro da 11″. Anche per le saltuarie sessioni di gioco è comodo per la leggerezza, l’impugnatura ed il controllo a due mani. Mi piacerebbe davvero che sempre più persone lo acquistassero per far riflettere Apple sull’eventualità di proporre un modello più moderno nel design e per il sistema di autenticazione anche nel taglio più piccolo. Non tanto per la possibilità d’uso con tastiera (che sarebbe di formato ridotto e dunque ancora più scomoda), quanto per renderlo più attrattivo, moderno e godibile. Che lo chiamassero anche Pro se gli fa piacere, tanto sappiamo che il termine non va preso alla lettera, ma l’iPad mini 2019 mi ha reso ancora più evidente il mio sicuro apprezzamento di quello che potrebbe essere un iPad Pro 8″. Nel frattempo, però, mi godo questo.

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PRO
+ Apple A12: moderno, molto veloce con tanti anni di supporto futuro
+ Superiore in tutti gli ambiti rispetto al vecchio iPad mini 4
+ Monta i recenti modem LTE Gigabit e Bluetooth 5.0
+ È sempre un iPad: costruzione, software, ergonomia e autonomia al top
+ Prezzo inferiore all’Air 2019 con sostanziale parità di specifiche tecniche
+ Il mini entra in molte giacche e spesso anche nelle tasche posteriori dei pantaloni
+ Leggero e molto comodo da maneggiare

CONTRO
- La fotocamera è vecchia e non gira in 4K
- Ha solo due speaker

DA CONSIDERARE
| Lo schermo non supporta ProMotion e HDR video, ma sono cose mai arrivate nei mini e che non ha neanche il più costoso Air 2019

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.