Dopo aver aggiornato la A9 con il firmware 5.0, oggi Sony rilascia importanti update anche per A7 III (recensione) e A7R III, che raggiungono la versione 3.0. Le novità più importanti sono:
- Intervallometro (utile ad esempio per Time-Lapse)
- Real-Time Eye AF
- Real-Time Eye AF per gli animali
Ricordo che in precedenti fotocamere Sony la ripresa intervallata era disponibile come “app” nello Store PlayMemories. Questo sistema deprivava l’acquirente di molte funzioni che gli altri brand includevano nativamente, e spesso costringeva a pagare un dazio per (ri)averle. Ma anche quando erano gratuite, il meccanismo risultava scomodo e non aveva nessuna reale utilità. Per fortuna è stato eliminato e Sony aveva promesso che alcune delle più importanti “app” sarebbero state reintegrate nel software nativo, cosa che succede oggi per A7M3 e A7RM3 relativamente all’intervallometro.
Questione diversa è invece quella del Real-Time Eye AF, in particolare quello per gli animali, perché si tratta di funzionalità aggiunte e davvero apprezzabili. Questa è la Sony che ci piace, quella che dedica attenzioni alle fotocamere anche diversi mesi dopo la loro uscita e che non rilascia firmware solo per risolvere bug ma anche per migliorare ed aggiungere nuove funzioni.
Devo tuttavia mettere un gettone anche nella scatola dei contro, poiché la procedura di aggiornamento è forse la peggiore che io abbia mai visto. Intanto non basta mettere un file nella SD per eseguirla ma serve un computer (Mac o PC). Inoltre il software utilizzato non è stato neanche firmato dallo sviluppatore e su Mac bisogna assegnargli dei privilegi completi. Ho contato 5 finestre popup con avvisi, più altre due in cui ho dovuto inserire la password di amministratore e il passaggio nelle preferenze di sistema. Il tutto per arrivare poi alla schermata “collega la fotocamera” che però non sortiva alcun effetto.
Alla fine sono stato costretto ad entrare manualmente nella cartella Resources del dmg per lanciare manualmente il file “SystemSoftwareUpdater.app”, che ha portato a termine l’operazione (che dura parecchio, almeno 5 minuti).
A parte questo aspetto, che mi auguro Sony possa migliorare in futuro, non possiamo che essere contenti del nuovo corso e sperare che venga mantenuto. Seguire i modelli attuali con aggiornamenti consistenti è un trend piuttosto recente nel mondo della fotografia e che io credo si debba almeno in parte al comportamento virtuoso tenuto da Fujifilm. Ormai le fotocamere sono dei veri e propri computer con processori anche abbastanza potenti, dunque non è affatto strano aggiungere funzionalità oltre che risolvere eventuali bug.
Nei prossimi giorni vedremo di provare l’efficenza di queste novità e ne discuteremo di sicuro nella prossima puntata del podcast Pixelclub.