L'aggiornamento occorso ai MacBook Pro pochi giorni fa ha lasciato di sorpresa, soprattutto per le tempistiche. In fin dei conti, però, è una mossa comprensibile, trattandosi di un semplice refresh interno che non apporta novità stravolgenti rispetto i modelli 2018, a loro volta evoluzione di quelli 2016 e 2017, e dunque non necessitava di essere sviscerato durante la WWDC. Vista anche la cadenza, possiamo dire che Apple abbia adottato per i MBP un concetto simile ai model year delle case automobilistiche, dove vengono presentati interventi minori attraverso i comunicati stampa, usando il palcoscenico per mostrare invece i restyling più profondi.
Tra i perni della classe 2019 dei nuovi laptop californiani vi sono le rinnovate tastiere a farfalla, inizialmente identificate da tutti, noi inclusi, come di quarta generazione: in realtà, Apple nelle demo concesse a testate selezionate ha reso molto chiaro che si tratta della terza generazione con alcune modifiche che possono essere implementate pure ai modelli 2018 in sede di riparazione. Possiamo definirle quindi delle tastiere "3S", ispirandoci agli step intermedi negli iPhone. Ma quante e quali sono le modifiche? iFixit ha puntualmente risposto al quesito.
Il resto del teardown in sé non mostra infatti cambiamenti rilevanti ai componenti interni al di là di quelli già annunciati per le CPU, le due variazioni maggiori riguardano proprio la tastiera. La prima novità è visibile soprastante, sulla destra: quella è la membrana presente nei tasti dei MacBook Pro 2019, completamente trasparente se comparata alla versione che l'ha preceduta. Oltre al cambiamento estetico ve n'è uno tattile, dato che la nuova membrana risulta più liscia. La motivazione risiede nei materiali adoperati, con un'analisi spettroscopica che ha mostrato l'uso di nylon per l'ultimo modello, in luogo del poliacetilene-uretano adottato nelle precedenti membrane. La seconda novità riguarda gli switch metallici. Anche qui iFixit ha trovato delle differenze esteriori, che suggeriscono l'uso di una diversa lega o un trattamento termico rivisto.
Ciò a cui il celebre sito non può rispondere, e solo il tempo potrà farlo, è alla domanda più importante: queste modifiche avranno dato degli effettivi benefici? Apple naturalmente sostiene di sì, ma trattandosi di variazioni tutto sommato leggere il dubbio è necessario mantenerlo, parere forse condiviso pure a Cupertino visto che il programma di riparazioni gratuite per le tastiere vale anche per i modelli appena rilasciati. Terremo un occhio vigile sugli sviluppi.