La Apple Card è in realtà un vecchio progetto di Jobs

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Il 25 marzo scorso, all’interno della nuova spinta di Apple verso i servizi come futura corsia preferenziale di monetizzazione, è stata presentata anche la Apple Card, carta in credito sviluppata in collaborazione con Goldman Sachs e MasterCard, dotata di specifiche peculiarità per distinguerla dalle proposte tradizionali. La versione 12.4 di iOS, attualmente in Beta, sembra essere propedeutica al promesso lancio estivo e nel frattempo alcuni dipendenti Apple avrebbero iniziato una fase di testing semi-pubblica, come riportato su Twitter dal leaker Ben Genskin. Se da un lato è molto probabile che questa iniziativa abbia avuto una lunga gestazione, ben prima dei rumor che erano circolati alcune settimane prima dell’ufficialità, dall’altro si rimarrà stupiti nel sapere che si torna indietro nel tempo fino al 2004.

Non è un fotomontaggio: questa sarebbe stata la Apple Card se avesse visto la luce 15 anni fa. Ne parla sul suo blog Ken Segall, celebre pubblicitario che ha collaborato a molte campagne promozionali della mela e aveva un’amicizia di lungo corso con Steve Jobs. Proprio quest’ultimo avrebbe avuto l’idea originale riguardo la carta di credito nel 2004, in un’era dove Apple era molto diversa da quella odierna, con un’appena avviata fase di differenziazione attraverso gli iPod e iTunes (per rendere meglio l’idea, i Mac usavano ancora processori PowerPC e la “doppia vita” di Mac OS X era solo un chiacchiericcio). Il nome? Apple Card. Nulla di nuovo sotto il sole, quindi, da questo punto di vista. Come suggerisce Segall, è plausibile che questo primo tentativo, conservato negli archivi di Cupertino, abbia in larga parte ispirato la forma attuale.

Naturalmente, ispirazione non significa riciclo. La Card del 2004 era pensata in maniera specifica per quel tempo, e invece di offrire cashback il maggiore benefit che Jobs intendeva offrire era la musica gratis. Gli acquisti avrebbero comportato l’accumulo dei cosiddetti iPoints, che si sarebbero potuti trasformare in download su iTunes. L’aspetto soprastante era un concept sviluppato direttamente dai designer Apple, a confermare che non si trattava di un progetto abbozzato. Anzi, se la Apple Card non ha visto il suo debutto più di un decennio fa è stato a causa del mancato raggiungimento di termini soddisfacenti con MasterCard. Un’altra iniziativa, ben più flebile ma che apparentemente per un breve periodo ha avuto uno sbocco commerciale, riguardava una variante destinata agli utenti professionali al prezzo di $99 annui, con alcuni benefit di poco conto e per molti versi simili a quelli ottenibili con la AppleCare.

Insomma, come osserva Segall, questo è uno dei casi in cui non vale dire “Steve non l’avrebbe mai fatto”, perché ci aveva già pensato lui in primis (anzi, ancor prima lo fece John Sculley, con una carta a marchio Apple già negli anni ’80, tutto sommato sorprendentemente simile alla nuova). Certo, dato il noto temperamento mutevole, non è detto che lo Steve del 2019 avrebbe agito come lo Steve del 2004, ma questo non potremo mai saperlo. Vogliamo comunque azzardarci ad ipotizzare che forse quanto fatto a marzo da Cook non gli sarebbe dispiaciuto.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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