Nuovi MacBook Pro più potenti e con tastiera migliorata

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Ed ecco che in un martedì qualunque, mentre tutti pensano alla vicenda Huawei, Apple decide di aggiornare i suoi MacBook Pro. I precedenti si accingevano a raggiungere un anno di anzianità e, caso strano, proprio oggi gli iscritti al nostro canale Telegram li avevano eletti come i peggiori computer Apple del momento. Si tratta sempre di un upgrade di metà corso, non aspettatevi dunque nuovi design o altro, perché pare che un fantomatico modello completamente nuovo da 16″ o 17″ arriverà ben più avanti.

Il 13″ senza Touch Bar non è stato toccato e, dunque, rimane fermo ai componenti del 2017. Un vero peccato per chi vuole avere i tasti funzione fisici e magari risparmiare qualcosa, ma in tutti i casi io continuo a preferirlo ai nuovi MacBook Air in termini di prestazioni reali.

Le modifiche che interessano i modelli 13″ e 15″ con Touch Bar riguardano essenzialmente le CPU (ottava generazione per i piccoli e nona generazione per i più grandi), una tastiera ulteriormente rivista (siamo alla quarta versione…) e qualche opzione di configurazione in più. Rimangono invece sostanzialmente invariati i prezzi.

Il MacBook Pro 13″ 2019 nuovo viene proposto in due varianti, entrambe con CPU Intel di ottava generazione. Il più “economico” costa 2099€ ed include un i5 quad-core da 2,4GHz con Iris Plus 655, 8GB di RAM LPDDR3 e 256GB di SSD PCIe. Su questo si possono fare relativamente poche modifiche in fase d’ordine, passando ad un i7 quad-core 2,8GHz (+360€) o a 16GB di RAM (+240€), mentre le opzioni per incrementare lo storage sono 512GB (+250€), 1TB (+750€) e 2TB (+1500€). La versione più costosa è identica ma con 512GB di SSD di serie, infatti anche il prezzo è lo stesso che si otterrebbe partendo dal base e aumentando il disco: 2349€.

Il MacBook Pro 15″ 2019 beneficia invece di CPU di nona generazione e parte da 2899€ con un i7 6-core 2,6GHz, Radeon Pro 555X 4GB, 16GB di RAM DDR4 e 256GB di SSD (che trovo assurdo). Su questo si può mettere in opzione un i9 8-core 2,4GHz (+360€), 32GB RAM (+480€) e la Radeon Pro 560X 4GB (+120€). È ovviamente possibile aumentare la capienza del disco con uno da 512GB (+240€), 1TB (+720€), 2TB (+1440€) e addirittura 4TB (+3600€).

Il modello top include di serie un i9 8-core 2,3GHz ma si può mettere anche qui quello da 2,4GHz (+220€). La GPU è sempre la Radeon Pro 560X ma in questo caso si può passare alla Radeon Pro Vega 16 (+300€) o alla Vega 20 (+420€), tutte con 4GB di RAM. Invariata la RAM, sempre di 16GB con opzione di 32GB (+480€) e lo storage parte da più consoni 512GB avendo la possibilità di salire a 1TB (+480€), 2TB (+1200€) e 4TB (+3360€).

Anche se i prezzi non sono aumentati, non si è certo colta l’occasione per rendere l’offerta più allettante, soprattutto considerando che tutti i limiti precedenti sono stati mantenuti. Penso ad esempio allo storage che parte da 256GB anche nel 15″ da quasi 3000€ (e al costo asurdo dei tagli più grandi…), oppure al fatto che anche nel top di gamma si debba continuare a pagare un obolo per una GPU che non abbia già i capelli bianchi. Interessante notare anche la questione tastiera, che viene “migliorata” in ogni generazione perché ancora non si è raggiunta un’efficienza accettabile, tant’è che è stato pure esteso il termine di scadenza del programma di riparazione.

È anche tutta da verificare la resa di queste nuove CPU, dato che già con i precedenti 6-core Apple è andata in contro ad un fastidioso limite strutturale che rendeva l’upgrade da i7 a i9 praticamente inutile. La speranza è che successivi teardown svelino una migliorata dissipazione almeno sui 15″, altrimenti tutta la potenza di questi processori 8-core/16-threads potrebbe essere vanificata.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.