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Ne ha fatta di strada OnePlus, da quando 5 anni fa è entrata col botto nel settore smartphone, con l’obiettivo di offrire top di gamma a prezzi non esagerati. Una strategia che ha raccolto il suo successo versione dopo versione dei dispositivi presentati, rispettando pienamente il motto “Never settle”. Vero, la OnePlus di oggi ha indubbiamente alzato un po’ l’asticella comparata a quella del 2014, ma ci sta ora che non è più la novità assoluta del mercato e ha preso maggiore confidenza a livello globale. Sinora ha seguito una sorta di percorso “tick-tock” con due flagship annui, e anche la giornata odierna va in tale direzione, col nuovo 7 Pro che segue a poco più di 6 mesi di distanza il predecessore 6T.

Continua la tradizione di scocche di alta qualità per OnePlus, sebbene manchi la ciliegina sulla torta che sarebbe stata costituita dalla certificazione IP, anche se l’azienda rassicura sulla resistenza a polveri e liquidi. L’estetica è senza bordi e priva di qualsiasi notch: ovviamente il “trucco” c’è e ci ritorneremo più avanti. Proprio lo schermo è uno degli aspetti più interessanti da cui partire, un’unità AMOLED da 6,67″ protetta da Gorilla Glass con risoluzione QHD+ ed una frequenza di refresh che arriva a 90 Hz, rendendolo adatto tanto alla fruizione di contenuti multimediali quanto ai giochi (anche se, va detto, non è il primatista per tale ambito). Supporta HDR10+ e al di sotto prevede sia un motore per il feedback aptico sia il sensore d’impronte digitali, come già era nel caso del 6T ma qui dal funzionamento molto più rapido. Infine, il display è dotato di un filtro luce blu per agevolare la visione e la lettura in notturna. Oltre all’occhio, anche l’orecchio vuole la sua parte, con altoparlanti stereo e supporto Dolby Atmos (niente jack da 3,5 mm, per chi se lo stesse chiedendo, USB-C e Bluetooth sono vie obbligate).

Passando al fronte prestazioni, OnePlus 7 Pro non si risparmia partendo dal SoC Qualcomm Snapdragon 855, che oltre ai benefici del processo produttivo a 7 nanometri porta in dote maggiori capacità d’intelligenza artificiale e la GPU Adreno 640. Per garantire alte prestazioni su periodi sostenuti, è stato implementato un sistema di raffreddamento composto da 10 strati. Per quel che riguarda la memoria, troviamo all’interno fino a ben 12 GB di RAM LPDDR4X e 256 GB flash di tipo UFS 3.0.

L’avevamo scritto sopra che c’era il “trucco”. La fotocamera anteriore da 16 Megapixel è a scomparsa, seguendo l’esempio di altri prodotti notch-less. Resiste fino a 300.000 usi, alla polvere ed ha un sistema che la chiude automaticamente se rileva che il telefono sta cadendo. Ovviamente, però, il piatto forte si trova nel retro. OnePlus 7 Pro adotta una configurazione a triplo sensore: principale da 48 Megapixel, con apertura f/1.6, doppia stabilizzazione ottica+elettronica ed altrettanto doppio autofocus laser+rilevamento di fase; ultra-grandangolare da 16 Megapixel, con campo visivo di 117°; teleobiettivo da 8 Megapixel, stabilizzato ed in grado di generare uno zoom ottico sino a 3x. La potenza è nulla senza il controllo, nello specifico del software, e qui troviamo diverse modalità come quella ritratto, UltraShot e Nightscape 2.0, quest’ultima dedicata come suggerisce il nome stesso ad ottimizzare gli scatti in scarse condizioni di luce. Ad aiutare in tal senso viene anche il flash LED a doppia tonalità. La registrazione video prevede 4K e 1080p a 60 fps così come super slow motion (240 fps in Full HD, 480 fps scendendo a 720p) e timelapse.

La connettività è anch’essa al top, prevedendo dual SIM 4G LTE fino a 1,2 Gbps in download, Wi-Fi 802.11ac MIMO dual-band, Bluetooth 5.0, NFC e i principali standard mondiali di navigazione satellitare. Seguirà nei prossimi mesi una variante dotata di 5G. Il comparto energetico prevede una batteria da 4.000 mAh, con tecnologia di ricarica rapida Warp Charge 30, col numero che sta a significare i W massimi di alimentazione supportati: a tale potenza, OnePlus dichiara di ridare al dispositivo un’adeguata autonomia in soli 20 minuti. La tecnologia sfrutta inoltre il già menzionato sistema di raffreddamento per permettere l’utilizzo dello smartphone durante la ricarica senza effetti negativi o riscaldamenti. Purtroppo non è stata implementata la ricarica wireless Qi, con l’auspicio che OnePlus vada presto a colmare quest’ultima carenza di rilievo. Il sistema operativo preinstallato è Android 9.0 Pie, nella leggera personalizzazione OxygenOS. Tra le nuove funzionalità introdotte si segnalano la Fnatic Mode, una modalità non disturbare specifica per i giochi che permette al contempo di regolare il sistema per erogare le massime prestazioni, e la Zen Mode, che per 20 minuti inibisce di fatto l’utilizzo del terminale fatta eccezione per le chiamate in entrata.

OnePlus 7 Pro sarà in vendita a partire dal 21 maggio, con un lieve anticipo per chi deciderà di acquistarlo nei pop-up store che verranno allestiti per l’occasione a livello globale: quello italiano sarà a Roma, operativo dal 18 maggio. Due le tonalità di lancio, Mirror Gray e Nebula Blue. Per la prima saranno disponibili due configurazioni di memoria, 6/128 GB a 719 € e 8/256 GB a 759 €. Quest’ultima sarà la configurazione base di Nebula Blue, che troverà poi il suo picco nella 12/256 GB al prezzo di 829 €. Seguirà a giugno la colorazione Almond, nel solo taglio 8/256 GB.

C’è però anche un altro membro nella famiglia, ed è OnePlus 7. Prendete scocca (notch incluso) e schermo da 6,41″ del 6T, metteteci SoC e fotocamera principale del 7 Pro (curiosamente il sensore secondario scende a soli 5 MP) ed ecco l’evoluzione più conservatrice, che punta a chi vuole in ogni caso prestazioni da vertice ma a prezzi più contenuti. Possiamo dunque definirlo l’equivalente XR di OnePlus. Una sola colorazione disponibile, Mirror Gray, ed inizio vendite a giugno nelle configurazioni 6/128 GB a 559 € e 8/256 GB a 609 €. Infine, sono stati introdotti i nuovi auricolari Bullets Wireless 2, con una migliore qualità sonora rispetto il precedente modello, supporto Warp Charge e fino a 10 ore di autonomia. Entreranno in vendita il 21 maggio al prezzo di 99 €.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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