Apple ha confermato l’acquisizione della startup Drive.ai, a conferma che Titan è ancora vivo e vegeto

Se non è ancora chiaro l’eventuale sviluppo e soprattutto arrivo di un veicolo su 4 ruote a marchio Apple, è invece certo che da diverso tempo l’azienda di Cupertino sperimenta sul fronte della guida autonoma, modificando opportunamente auto di serie e raccogliendo dati nei continui test effettuati. Il Project Titan va dunque avanti, sufficientemente sottotraccia da non rendere possibile nemmeno ai più “curiosoni” come Gurman l’ottenimento d’informazioni più certe sul suo futuro esito. Non tutte le azioni avvengono però in gran segreto o quasi, alcune sono alla luce del sole. Negli ultimi tempi si erano intensificate le voci circa un’acquisizione, se non completa quantomeno del personale principale, della startup Drive.ai. L’operazione, avvenuta infine nella forma completa, è stata confermata da Apple nelle scorse ore alla testata Axios.

Basata in Mountain View, Drive.ai operava un servizio shuttle presso alcune città, principalmente in Texas nell’area tra Frisco ed Arlington, utilizzando furgoni modificati per operare attraverso sistemi di guida autonoma, ovviamente sotto costante supervisione di un pilota umano pronto a prendere il controllo qualora si ritenesse necessario. Negli ultimi tempi le condizioni della società non versavano in buone acque, a seguito di una costante riduzione degli investimenti dai fondi con annesse perdite di denaro: come risultato, Drive.ai si era sostanzialmente messa in vendita sin da febbraio. Dopo colloqui con varie aziende, alla fine ha prevalso Apple, coi termini economici che restano ignoti al pubblico.

Naturalmente, l’interesse della mela non è inerente al servizio shuttle, che non riprenderà. Drive.ai, nella sua forma originaria, è da considerarsi defunta; anzi, tecnicamente lo era già da fine maggio, quando aveva sospeso i servizi residui ad Arlington. Per Apple contano soprattutto gli ingegneri e l’esperienza, nonché le proprietà intellettuali, che possono portare con loro sotto la nuova casacca. Si parla di decine di impiegati, ma probabilmente una porzione contenuta dell’intera forza lavoro della startup: altri 90, probabilmente la maggior parte di coloro dedicati a mansioni non ingegneristiche, purtroppo è già stata lasciata a casa. Vedremo in futuro se i lati più tecnici di quest’acquisizione daranno frutti concreti nell’ambito del progetto Titan.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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