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È da quando ho installato e configurato la prima volta Home Assistant che ho il desiderio di avere il mio impianto di allarme all’interno dell’applicazione. Magari non come “antifurto principale”, lasciando quello filare che già avevo, ma replicandone le funzioni in un ambiente smart centralizzato. Ho iniziato a cercare sul web varie soluzioni, molte delle quali prevedevano la sostituzione della centrale e anche dei sensori già installati, ma la spesa sarebbe stata importante visto che la mia configurazione è a 32 zone.
Un giorno mi sono imbattuto in Konnected su Kikstarter, un sistema di allarme molto flessibile basato su Nodemcu e che permette di interfacciare un impianto di allarme filare con vari ecosistemi “moderni” come Home Assistant, SmartThings di Samsung, OpenHab e Hubitat. Il bello di tutto questo è che è Open Source. Il titolare dell’azienda si è riservato l’opportunità di vendere prodotti già configurati e pronti da installare per gli utenti meno smaliziati e con poca voglia di smanettare, ma a noi le cose semplici non piacciono e quindi ci siamo messi all’opera.
Materiale occorrente:
- NodeMcu con breadboard
- Alimentatore 5V con cavo microUSB
Prepariamoci a programmare il NodeMcu scaricando i suoi driver e il software per caricare il firmware:
- CH340 Driver per Windows + Konnected Flash Tool per Windows
- CH340 Driver per Mac + Konnected Flash Tool per Mac
Fatto ciò scarichiamo il firmware ed il filesystem da caricare ed avviamo il Flash Tool:
Nella prima riga selezioniamo la porta a cui è collegato il dispositivo, in quelle sotto carichiamo il firmware ed il filesystem, dopodiché avviamo la procedure premendo su Flash Now. Il tutto durerà qualche secondo e alla fine il software ci avviserà con una scritta “Done”che l’operazione è riuscita. Il difficile è fatto, ora alimentiamo il NodeMcu e vediamo come collegarlo alla rete domestica (tenendo a mente che supporta solo Wi-Fi 2.4Ghz). Attraverso il cellulare o un computer colleghiamoci alla rete Wi-Fi che creerà lui stesso con nome konnected_XXXXXX e con il browser puntiamo all’IP 192.168.4.1. Si aprirà una pagina come questa:
Premiamo sul pulsante “Scan” e scegliamo la nostra rete, inserendo poi anche la password e confermando con “Save”. A questo punto in alto vedremo la scritta “Connecting….” che ci informa che il dispositivo si sta collegando alla rete locale e quando il LED blu sul NodeMcu smetterà di lampeggiare l’operazione sarà conclusa. Sulla schermata potrebbe rimanere la scritta “Connecting….” ma è solo un glitch del sofware, quindi togliamo alimentazione al NodeMcu e ricolleghiamolo per farlo ripartire. A questo punto andiamo sulla pagina amministrativa del router o dell’Access Point per trovare il nuovo dispositivo ed annotarci il suo MAC Address.
Passiamo aconfigurare il tutto suHome Assistant, aprendo ilsolito configuration.yaml. Qui bisogna aggiungere un blocco di codice simile a questo:
konnected: access_token: 1a2b3c4d5e6f7g8h9i api_host: http://192.168.1.8:8123 devices: - id: MACADDRESS binary_sensors: - zone: 1 type: door
Come da riferimento della pagina components di Home Assistant, configuriamo il servizio Konnected in questo modo:
- Access Token: deve essere un alfanumerico a caso
- api_host: l’indirizzo del vostro Home Assistant
- id: il MAC Address del vostro NodeMcu (con lettere minuscole)
- binary_sensor: tutti quei sensori che abbiano un contatto aperto/chiuso: porte, finestre etc….
- switches: per sirene, relay, ecc.. ovvero dove dobbiamo attuare qualcosa
Ogni NodeMcu ha configurate 6 zone su 6 pin, più un’uscita per attuare una sirena attraverso un relay:
- D1 = Zone 1
- D2 = Zone 2
- D5 = Zone 3
- D6 = Zone 4
- D7 = Zone 5
- D8 = Alarm/Out
- RX = Zone 6
Nel caso descritto sopra ho configurato la “zona1” come “porta”, quindi andremo a collegare i fili tra il pin “D1” e “GND”. Ovviamente i contatti dei dispositivi collegati dovranno essere “passivi”, cioè senza alimentazione. Un contatto pulito insomma, come visualizzato nei seguenti diagrammi, sia singolo che in serie per più sensori.
Ovviamente se ci servono più zone possiamo configurare altri NodeMcu, tenendo conto che ognuno può gestirne 6 e quindi ne avremo 6, 12, 18 e così via. Ora creiamo un gruppo per i sensori (in questo caso uno solo):
Prove: name: Prove in Corso entities: - binary_sensor.konnected_674e0e_zone_1
Il risultato su Home Assistant sarà questo:
Ovviamente sul pin 8 “D8” si può collegare un relay per comandare una sirena e a questo indirizzoè descritto come fare. Per completare il sistema e renderlo funzionante anche in caso di mancanza della rete – utile nel caso in cui si voglia soppiantare l’impianto di allarme esistente – dovremo dotarci di un UPS dove collegare l’alimentazione dei NodeMcue, del dispositivo su cui è installato Home Assistant, nonché anche del modem/router e di tutto quanto è necessario per mantenere la rete attiva. Non da meno sarà necessario che anche i componenti “attivi” dell’impianto di allarme rimangano accesi, dunque si dovranno tenere sotto UPS quelli che non hanno una batteria interna. Si possono anche connettere tutti i sensori ad un singolo alimentatore e la potenza di questo dovrà essere calcolata in base all’assorbimento totale dei dispositivi.
Importante: prima di chiudere questa guida voglio spostare l’attenzione sul fatto che questo che vi ho descritto è un progetto hobbistico che in nessun modo può sostituire un sistema di allarme progettato ed installato da professionisti. Ne va della sicurezza della vostra casa, quindi il consiglio che vi do è quello di montare il tutto in parallelo, in modo da mantenere comunque gli standard di sicurezza dell’impianto originale.
Sul sito ufficiale del sistema di allarme Konnectedtrovate tutte le informazioni necessarie per la configurazione del sistema ed eventualmente anche la possibilità di acquistare i loro prodotti già pronti all’uso, testati e certificati per essere installati in casa. Spero di essere stato utile e vi auguro buon divertimento.
Autore:
Cristiano Testa
Revisori:
Davide D. @daxda
Massimiliano L. @lamax
Maurizio N. @simplemal
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