Il Presidente di Nikon svela i piani di realizzazione di una mirrorless top di gamma del calibro della D5

Mirrorless e full-frame, due parole che viaggiano sempre più spesso a braccetto. Sembra incredibile che un anno fa ci fosse solo Sony in questo segmento, mentre oggi la competizione si è allargata moltissimo ed include anche Panasonic oltre che Canon e Nikon. Per queste ultime la vita è un po’ più complicata, poiché hanno una sterminata eredità nel mondo reflex che non possono ignorare da un giorno all’altro. Ma non è neanche possibile prendersela comoda, perché già il ritardo accumulato rispetto a Sony pesa parecchio. È evidente che entrambe le aziende abbiano sfruttato l’attesa per presentare dei sistemi con caratteristiche tecniche molto valide ed ampio margine di sviluppo, ma al momento sono comunque indietro per offerta di corpi e soprattutto lenti. Su quest’ultimo aspetto, però, le potenzialità ci sono tutte e anche solo il fatto di poter usare gli adattatori per le lenti reflex aiuta. Nessuna delle due storiche case ha però presentato ancora una mirrorless full-frame professionale, del calibro della Sony A9 o anche superiore in termini di corpo.

Dopo un primo exploit in fascia media con Canon EOS R e Nikon Z6/Z7, il successivo step è stato quello di guardare in basso, con la RP da una parte (recensione) ed una ipotetica Z1 dall’altra. Quest’ultima è stata persino avvistata in qualche leak ma tarda ad arrivare e qualcuno ha anche ipotizzato che possa essere basata sul formato APS-C (?), ma dall’oriente arrivano notizie ben più interessanti sui prossimi piani della casa giallo-nera. Il Presidente di Nikon si è infatti sbottonato più del solito in una intervista rilasciata ad un giornale giapponese, asserendo di essere già al lavoro per il lancio di una mirrorless top di gamma, praticamente equivalente alla D5. Difficile prevedere i tempi ma sarebbe importante che arrivasse prima delle Olimpiadi 2020, altrimenti potrebbe essere controproducente privilegiarla rispetto ad una ipotetica D6 di cui già si è iniziato a parlare qualche mese fa, proprio in vista dei giochi olimpici.

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Tutte le volte che mi è capitato di parlare con rappresentati di Canon Italia ho notato una certa reticenza nel dimostrarsi pienamente coinvolti nel passaggio alle mirrorless, come se questo potesse in qualche modo apparire come un tradimento per la loro vasta base di utenti reflex. Tuttavia è chiaro che, presto o tardi, anche loro si muoveranno in tal senso e siamo abituati a vedere anche tempistiche piuttosto allineate con Nikon. Ritengo però che l’arrivo nel segmento high-end possa fare la differenza per loro, ben più di quanto non sia successo per Sony. Quest’ultima si è costruita una propria clientela rapidamente, in parte strappata alle case rivali e in parte costruita con nuovi fotografi partiti dai segmenti più bassi. Oggi iniziamo a vedere sempre più A9 anche a bordo campo e negli altri settori della fotografia professionale, ma qui l’inerzia per il cambio di brand ed attrezzatura (acquistata o noleggiata) è ben più importante. Ecco perché un corpo highend di Nikon o di Canon può ancora pesare molto sul piatto della bilancia.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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