WWDC 2019: iOS 13 si mostra con modalità scura e tante nuove funzionalità

Leggi questo articolo grazie alle donazioni di Alessandro Sandrin, Umberto Facchin, Alberto Nonnis, Davide Dari, Mirko Contarino, Alessio Furlan, Alessandro Fichera.
♥ Partecipa anche tu alle donazioni: sostieni SaggiaMente, sostieni le tue passioni!

Probabilmente iOS 13 era la novità più attesa della WWDC 2019, insieme a quanto presentato subito dopo. A seguito della buona riuscita di iOS 12 in termini di stabilità e prestazioni (del quale Apple non ha mancato di rimarcare la sua presenza nell’85% degli iDevice contro il 10% Android Pie tra gli smartphone del robottino verde), in quel di Cupertino rilanciano con la tredicesima versione coniugando prestazioni e funzionalità.

Craig Federighi ha iniziato puntando subito sulle performance, dove Apple ha effettuato numerosi accorgimenti. Tra i principali si segnalano un lancio delle app il doppio più veloce, Face ID con maggiore rapidità sino al 30%, app da scaricate dalle dimensioni anche dimezzate, dato che per gli aggiornamenti può arrivare al 60%. Ma naturalmente, per quanto i discorsi sulle prestazioni sono graditissimi, non erano tra le migliorie più attese di iOS 13. La modalità scura non è mancata all’appello.

I vari elementi grafici del sistema e delle app sono stati ottimizzati per rendere bene anche quando non è il bianco la tonalità principale. Le modifiche si estendono pure alla tastiera, che per l’occasione ha inoltre guadagnato la funzionalità di swipe per la digitazione, denominata QuickPath, simile a quanto già presente da tempo su Android e sulle tastiere di terze parti come la Swift Key. Altrettanto a suo agio con la modalità scura è la nuova Share Sheet, che oltre ad un aspetto rinnovato suggerisce in modo intelligente i contatti più appropriati con cui condividere i singoli contenuti, ad esempio basandosi sul riconoscimento facciale nelle foto.

Si passa a parlare delle app. Musica ora permette di sincronizzare i testi dei brani in riproduzione con l’audio in sottofondo, ideale per il karaoke. Safari ha una nuova opzione per modificare la dimensione dei testi visualizzati e può gestire diverse impostazioni per i singoli siti; Mail presenta opzioni di formattazione più simili a quelle offerte dalla versione desktop;  Note ha una nuova visuale a galleria e permette di creare cartelle condivise. Le maggiori attenzioni si sono però concentrate su Promemoria, che oltre ad una rinnovata interfaccia presenta un rilevamento intelligente degli elementi che velocizza la creazione dei to-do, il pieno supporto a QuickType e maggiori opzioni di organizzazione con liste smart e possibilità di taggare contatti per aprire automaticamente conversazioni in Messaggi riguardo ai singoli promemoria.

È poi il turno di Mappe. Le nuove mappe, introdotte lo scorso anno, si espanderanno a tutto il territorio americano entro il 2019 e verranno attivate in alcuni altri paesi mondiali nel prossimo anno. Sono state aggiunte nuove funzionalità per la raccolta di preferiti e collezioni di luoghi, così come Look Around, una sorta di Street View in salsa Apple, che permette di muoversi ad altezza uomo nelle vie cittadine. In aggiunta, sono state introdotte altre features come la possibilità di comunicare rapidamente ai propri contatti quanto manca per raggiungere un determinato luogo.

Si passa dunque a parlare di privacy, argomento piuttosto caro alla mela. Per la geolocalizzazione vi sarà la possibilità di dare autorizzazioni temporanee ed ottenere notifiche per i tracciamenti che avvengono in background; il Bluetooth e il Wi-Fi non potranno più essere utilizzati dalle app come forma di geolocalizzazione continua. Per le autenticazioni, Apple propone il suo sistema di Single Sign On in contrapposizione con quelli offerti da Facebook e Google. Promette di non raccogliere dati personali in eccesso come gli altri servizi menzionati e può sfruttare tutte le modalità di riconoscimento biometrico offerte da Mac, iPhone e iPad. Per aumentare la propria privacy, si potrà scegliere di non comunicare al singolo sito o all’app in fase di autenticazione il proprio indirizzo email, lasciando che sia iCloud a crearne uno fittizio e casuale. HomeKit offrirà un maggiore supporto alle videocamere di sicurezza, con la modalità Secure Video, che permetterà di caricare in modalità codificata i video solo sull’account iCloud dell’utente, senza l’intermediazione di servizi terzi. Si potranno salvare sino a 10 giorni di registrazioni e non rientreranno nel limite di spazio iCloud, con 200 GB dedicati per ogni videocamera. Netatmo, Logitech ed altre aziende renderanno compatibili i propri prodotti. Il raggio d’azione di HomeKit si estenderà pure ai router, con accorgimenti per limitare le possibilità di compromissione sull’intera rete domestica. Linksys ed Eero saranno le prime a sfruttare le nuove potenzialità.

Tornando a parlare di app, Messaggi permetterà di inserire nomi utente e immagini profilo, anche attraverso le Animoji, con possibilità di limitare i contatti che possono vedere tali informazioni. Le Memoji arriveranno su tutti i dispositivi supportati con A9 o superiori e potranno essere utilizzate come stickers in Mail, Messaggi ed app di terze parti.

L’app Camera guadagnerà maggiori effetti per l’illuminazione nei ritratti, come high-key mono e un movimento simulato di avvicinamento o allontanamento al soggetto inquadrato. Ci saranno anche nuove opzioni di editing post-scatto, con una nuova interfaccia più intuitiva e opzioni dedicate anche per i video, tra cui la rotazione da verticale ad orizzontale e viceversa. Foto guadagna nuove opzioni di organizzazione automatica, come Anni, Mesi e Giorni, che facilitano il ritrovamento dei vari eventi, con autoplay dei filmati dove presenti.

iOS porterà novità anche per le AirPods: Siri potrà leggere in modo automatico i messaggi arrivati e permetterà di rispondere immediatamente; sarà possibile inoltre condividere l’audio in ascolto con altri contatti che hanno gli auricolari wireless Apple. HomePod prevederà l’hand-off dei brani in riproduzione tra esso e l’iPhone, così come l’ascolto delle web radio e la multiutenza riconoscendo le voci dei singoli utilizzatori in casa con impostazioni personalizzate per musica, calendario, note ed altro ancora. Per quanto riguarda Siri, l’app Comandi entra nel parco app di sistema in iOS 13 e avrà una nuova serie di automazioni rapide suggerite. Il text-to-speech neurale, tutto, generato via software, restituirà per l’assistente virtuale di Cupertino una voce finale più naturale e fluida. Ma ci sono tante altre funzionalità come l’invio automatico delle chiamate da sconosciuti nella segreteria ed altro ancora. In arrivo dall’autunno, sarà supportato a partire dai prodotti con SoC A9 in poi. Niente estensione per iPhone 5s, 6 e 6 Plus, mentre SE è salvo, almeno per un’altra versione ancora.

Several screenshots from 9to5Mac, MacRumors and iMore.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.