Apple acquisisce gran parte della divisione modem Intel, inclusi brevetti ed impiegati

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Per quanto durerà la pace tra Apple e Qualcomm? Ufficialmente l’accordo è di 6 anni, estendibile quasi tacitamente per altri due. A quella notizia Intel, che per contrastare la sua diretta rivale aveva investito sui suoi modem 4G risorse tecniche e finanziarie per far bella figura con Apple, ottenendo però risultati non all’altezza delle aspettative, reagì subito molto male dichiarando la cessazione di molte delle attività nell’ambito. Del resto, era comprensibile, avendo perso il suo cliente principale. Tuttavia, i rumor sui lavori a Cupertino per farsi i modem in proprio erano già in circolo da diverso tempo, e quale occasione migliore per acquisire proprio la divisione della ex-fornitrice?

L’operazione era ritenuta sostanzialmente nell’aria: alcune indiscrezioni retrodatano le prime trattative tra Apple e Intel addirittura alla scorsa estate, molti mesi prima che la seconda gettasse in via ufficiale la spugna. Una discussione che sarebbe andata avanti, tra alti e bassi, anche dopo l’accordo della mela con Qualcomm. Nelle ultime settimane, però, il colosso dei chip sembrava aver deciso d’intraprendere un’altra direzione, mettendo all’asta le parti più pregiate della divisione modem. Detto fatto, l’opzione Apple ha nuovamente ripreso corpo, forse quest’ultima pungolata dal rischio di perdere una grossa occasione. L’annuncio era atteso a giorni ed è finalmente arrivato. Un miliardo di Dollari permetteranno a Tim Cook e Johny Srouji, Senior Vice President dell’area Hardware Technologies, di mettere mano ad una grossa fetta di tecnologie di rete Intel. Un pacchetto che comprende 2.200 impiegati, svariati uffici e soprattutto moltissimi brevetti che, un volta acquisiti nell’ultimo trimestre 2019 previe verifiche delle autorità competenti, permetteranno ad Apple di avere oltre 17.000 proprietà intellettuali registrate nel campo del wireless. A Santa Clara resterà una parte più piccola, ma comunque importante, che continuerà ad occuparsi di chip destinati a computer, dispositivi IoT e veicoli autonomi, mantenendo pure i brevetti per le applicazioni in tali settori.

La strada è tracciata: così come fatto con le CPU, le GPU e persino coi componenti relativi alla gestione energetica acquisendo una parte di Dialog, anche per i modem 4G/5G Apple intende fare da sola. Non sarà in ogni caso una transizione che avverrà dal giorno alla notte, considerato soprattutto che la situazione lasciata da Intel non era delle più rosee. Nondimeno, è comunque un ottimo acquisto per rafforzare in modo drastico quanto già ottenuto internamente, riducendo un po’ quelle stime che vedevano nel 2025 la probabile indipendenza di Apple da modem terzi. Nel frattempo, l’accordo con Qualcomm darà tutta la tranquillità che serve per coprire al meglio le più prossime generazioni di iDevice.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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