La precedente trimestrale di Apple relativa al Q2 2019 ci ha presentato un’azienda molto diversa dal passato, sempre meno iPhone centrica e più indirizzata su un ecosistema di prodotti e servizi. I nuovi risultati di ieri confermano questo trend e vedono un fatturato di 53,8 miliardi di dollari, di poco superiore a quello di 53,3 del Q3 dello scorso anno. L’azienda è rimasta quindi stazionaria e per le logiche che governano il mercato questo è un dato tendenzialmente negativo. Negativo è anche il -11,82% di ricavi per l’iPhone, anche se non sappiamo esattamente come si traduca in numeri dato che non vengono più resi noti ormai da qualche tempo. La cosa particolare di questi due aspetti negativi è che, insieme, ci danno invece un’informazione positiva circa lo stato di salute dell’azienda di Cupertino.
Fino a pochissimi anni fa le casse di Apple erano sostenute quasi esclusivamente dall’iPhone, che invece oggi rappresenta meno del 50% dei guadagni. È sempre lui il pezzo grosso in casa, ma non era così scontato che si sarebbero riusciti a mantenere questi numeri con il netto – ed ampiamente previsto – calo di vendite del settore smartphone. Per riuscirci si sono dovute incrementare tutte le altre attività ed è interessante notare che dopo anni di contrazione, i tablet di Apple stiano davvero vivendo un ottimo momento. Non siamo ai livelli del +17% registrato nel Q1 2019, ma c’è comunque un positivo +8% per gli iPad che potrebbe anche migliorare entro la fin dell’anno con l’arrivo di iPadOS (previsto per questo autunno). Ancora in positivo i computer, con un +11% per i Mac, vicini ad un sostanziale boost per i Servizi a +13%. Anche quest’ultimo dato si appresta a migliorare in futuro con l’attivazione dei nuovi servizi come Apple TV+ ed Apple Arcade. Durante la call con gli azionisti, Tim Cook ha anche confermato l’arrivo di Apple Card in agosto, i cui ricavi andranno pure a sommarsi nel sempre più vasto ambito dei servizi.
L’incremento più sostanzioso è il +48% di Altro – che onestamente Apple potrebbe iniziare a pensare di suddividere in sotto sezioni. Qui dentro si trovano infatti Apple TV, AirPods, Apple Watch, accessori ed altro, prodotti che vivono di cicli molto diversi tra loro e il cui apporto diventa più difficile da valutare in una visione d’insieme. In tutti i casi il dato è molto positivo, ha persino superato il +33% del Q1 2019, dopo un leggero rallentamento (+30%) nel Q2. Insomma, quella che si vede è una Apple più stabile e con un fatturato variegato, in cui le contrazioni di una categoria possono essere più facilmente bilanciate dai picchi delle altre. Una squadra composta di tanti buoni elementi in cui il campione rimane sempre l’iPhone ma si inizia ad intravedere un futuro prossimo in cui potrebbe non essere più così indispensabile.