MacBook Pro 13″ 2019 base: chiamatelo best buy e non confrontatelo con l’Air

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L’aggiornamento 2019 dei MacBook Pro ha portato delle piccole riduzioni di prezzo e due nuovi modelli base gamma da 13″. Non si è dunque trattato di un upgrade del prodotto ma dell’introduzione di un paio di varianti più economiche per coprire lo spazio lasciato vacante con l’uscita di scena del vecchio MacBook Pro 13″ senza Touch Bar (fermo al 2017). Contestualmente è stato aggiornato anche il MacBook Air, portandolo alla versione 2019 con due uniche piccole modifiche: schermo con funzione True Tone e tastiera di ultima generazione (ma sempre a farfalla). Sono ormai diversi anni che nella lineup di Apple non si trova un vero best buy, direi più o meno dal 2012/2013, periodo in cui sia i MacBook Air vecchio tipo che i MacBook Pro erano molto allettanti. Alla base della gamma c’era una leggera sovrapposizione tra Air e Pro, ma è sparita per la mancanza di aggiornamenti del primo, che si è trovato ad avere schermo e tecnologie non al passo coi tempi. Sostituito solo concettualmente nel 2015 del MacBook Retina – che però era più piccolo e meno performante – ha trovato un nuovo erede solo nel 2018.

non ci si deve fidare delle apparenze

Il confronto superficiale sembrerebbe a vantaggio dell’Air

A livello di prezzo il MacBook Air 2019 rimane più economico di 270€ (a listino) rispetto al Pro 2019 base gamma e un confronto superficiale delle specifiche può sembrare a vantaggio del primo. Guardate l’immagine sopra e chiedetevi: quante persone spenderebbero di più per il Pro che ha 200MHz in meno di velocità sul suo i5 e la Touch Bar che non tutti apprezzano? In fin dei conti le specifiche sintetiche sembrano uguali per il resto e l’Air fa pensare a qualcosa di molto più leggero e portatile. Ma il fatto è che non ci si deve fidare più di tanto delle apparenze e conviene andare un po’ più in profondità nell’analisi per fare l’acquisto giusto e consapevole.

le CPU del MacBook Air sono di classe differente rispetto a quelle del Pro

La prima cosa da mettere subito in chiaro – perché molti evidentemente non lo sanno a giudicare da quel che leggo in giro – è che le CPU del MacBook Air sono di una famiglia differente rispetto a quelle del Pro. Nello specifico l’i5 1,6GHz dell’Air è l’i5-8210Y dual-core con TDP di 7W e GPU integrata Intel UHD Graphics 617, mentre l’i5 1,4GHz del nuovo Pro base gamma è l’i5-8257U quad-core con TDP di 15W e GPU integrata Intel Iris Plus Graphics 645. La serie Y è a basso voltaggio (basta vedere il consumo minimo) ed è necessaria su un computer come il MacBook Air che è sostanzialmente fanless visto che c’è solo una piccola ventolina laterale che si occupa di dissipare il calore dell’intero sistema. Nel Pro base, invece, la ventola è più grande ed è collegata direttamente al nucleo di calcolo centrale, cosa che consente sia l’installazione di CPU/GPU leggermente più “calde” (oltre il doppio di TDP) che la possibilità di spingere le stesse ben più in alto e per più tmpo quando necessario. Non a caso la frequenza base del Pro è più bassa ma quella in Turbo è più elevata (e per quanto siano valori nominali la differenza concreta c’è anche all’atto pratico).

Mettendoli sotto la lente d’ingrandimento il Pro stravince… e alla grande!

Il confronto qui sopra è quello reale che ogni persona interessata ad acquistare un portatile Apple (o che dà consigli agli altri) dovrebbe stamparsi nella mente. Il MacBook Air è solo 100 grammi più leggero del Pro, ha un 20% di autonomia in più (trascurabile quasi sempre) e non è effettivamente più piccolo se non si considera il formato a cuneo che stringe sul davanti (perché nel punto più spesso è addirittura più alto del Pro). Nella mia recensione del MacBook Air 2018 (che a livello hardware è invariato da quello 2019) ho già chiarito che è una macchina davvero poco potente, che soffre tanto quando la si utilizza per qualcosa di più della semplice navigazione web (e con poche tab).

Prestazioni al 240%!

I benchmark sintetici come quello di Geekbench 4 sono poco indicativi delle effettive prestazioni sotto stress, in quanto non portano la CPU a massimo carico e, dunque, non tengono conto dei limiti termici che sopraggiungono quando la temperatura sale. Quindi non solo il Pro supera di gran lunga l’Air sulla carta (e parliamo del 240% di prestazioni in multi-core!) ma la differenza si accentua ancora di più quando lo si stressa un minimo. Ma proprio un minimo, perché basta avere Dropbox che sincronizza una ventina di file in background e qualche tab aperta su Safari per vedere rallentamenti e la rotella colorata sull’Air (posto che questo è di base un demerito di Dropbox, ma serve a rendere l’idea con un esempio concreto).

Rivedendo tutto in quest’ottica, i 270€ in più richiesti dal MacBook Pro 13″ 2019 base sono ben pochi rispetto le reali differenze delle due macchine. L’Air va bene per esigenze davvero basiche e per ridurre un po’ la spesa, ma il Pro gioca in un altro campionato a mio giudizio. Ora non voglio estendere il discorso a tutto il mercato, perché sappiamo bene che per le specifiche tecniche nude è facile trovare portatili Windows che costano meno e si presentano con numeri superiori, ma qui entra in gioco tutto un discorso su sistema operativo, qualità degli schermi e del trackpad, presenza del chip T2 (sicurezza e codifica video di un altro pianeta) e via discorrendo. Evitando di partire per la tangente con una digressione in stile Mac vs PC, il confronto in casa tra Air e Pro è nettamente a favore di quest’ultimo. Personalmente non vedo una singola ragione per preferire l’Air in nessun contesto, perché la differenza di prezzo viene bruciata via in un attimo considerando già solo le prestazioni.

il MacBook Pro 13″ base 2019 è il nuovo best-buy

Ovviamente io ho considerato i prezzi di listino Apple, ma da quando lo store è presente pure su Amazon le cose sono cambiate. Ci è infatti capitato di segnalare il MacBook Air base a 900€ e, per quanto sia ora il modello “vecchio” questo è sostanzialmente identico a quello attuale. Però anche il Pro è stato scontato più e più volte e lo sarà a breve anche questo nuovo base gamma 2019 (seguite i canali Telegram delle SaggeOfferte a proposito). Dunque le valutazioni vanno fatte minuto per minuto considerando lo street price, perché è chiaro che risparmiando 500€ l’Air si può decisamente prendere in considerazione, ma ci sono alcune conclusioni a cui volevo arrivare:

  • il Pro è completamente un altro computer nell’esperienza d’uso: non dico che sia capace di miracoli ma straccia letteralmente e indiscutibilmente il MacBook Air su ogni fronte al di là di “apro Safari con un paio di tab”
  • l’Air non ha vantaggi rilevanti in termini di peso, ingombro e batteria
  • il Pro stravale il prezzo superiore in base al listino e presto sarà scontato su Amazon come lo sono tutti i modelli di MacBook, dunque aspettate la prima offerta e lo pagherete tranquillamente 200€ in meno
  • il MacBook Pro 13″ base 2019 è il nuovo best-buy in casa Apple
Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.