Sony ha presentato la Alpha 7R IV con sensore retroilluminato da 61 MP

Mentre in molti aspettavano la Sony Alpha 7S Mark III per riequilibrare le generazioni delle tre linee di fotocamere full-frame della casa nipponica, pochi minuti fa è stata presentata la Sony Alpha 7R IV in un evento trasmesso in live streaming. Un breve riassunto delle caratteristiche chiave del prodotto ci consente di vederne immediatamente i principali punti di forza:

  • Primo sensore full-frame da 61MP retroilluminato (in APS-C scatta a 26,2MP!)
  • Gamma dinamica di ben 15 stop
  • Scatto continuo fino a 10 fps con tracking completo per 7 secondi (in APS-C si triplica il buffer)
  • Sistema AF ibrido con 567 punti a rilevamento di fase sul 74% del fotogramma (425 punti AF a contrasto)
  • Real-time Eye AF continuo anche nelle riprese video
  • Mirino OLED da 5,76 milioni di punti

Ok, sono impressionato! Ma prima di vedere più nel dettaglio alcune cose, devo dire che a livello di naming la situazione si sta facendo un po’ troppo complicata. Per intenderci, nel comunicato stampa ci si riferisce al prodotto in un modo che sembra quasi una formula matematica:

α 7R IV (ILCE-7RM4)

Per fortuna non è l’etichetta a rendere un prodotto valido, dunque passiamo ad altro. Sony ha fatto notare due cose che riassumono l’attuale mercato in cui opera: la prima è che nel 2019 le mirrorless hanno superato le reflex ormai a livello globale, e sia per il full-frame che i formati ridotti. La seconda è che da ben 20 mesi a questa parte Sony è il primo brand in USA sia per il numero di vendite che per il fatturato.

Tornando alla fotocamera, è stata migliorata la tropicalizzazione e ridisegnato il profilo dell’impugnatura, che ora pare effettivamente più ergonomica. Altra cosa interessante è la presenza del doppio slot UHS-II, mentre in passato uno era UHS-I e dunque incapace di medesime prestazioni. La stabilizzazione sul sensore non manca e vi è anche la nuova funzione di scatto in Pixel Shift con 16 immagini a risoluzione piena per raggiungere impressionanti 240MP. Purtroppo, però, si richiede ancora l’uso dell’app desktop per fonderli in post-produzione.

Lato AF ci sono tutti i miglioramenti visti nella “giovane” A7 III con alcune aggiunte di rilievo, tra cui l’eye-tracking continuo nel video, che segnerà ancora un passo in avanti nella validità di questo sistema. A proposito di AF, Sony ha ascoltato le critiche di noi fotografi ed ha offerto la possibilità di modificare il colore dell’indicatore di messa a fuoco su schermo su rosso o bianco, così non si perderà completamente su sfondi scuri come succedeva in passato. E speriamo che questo cambiamento arrivi anche sulle precedenti fotocamere con un aggiornamento firmware.

Altri dettagli in favore dell’ergonomia annoverano il tasto di blocco nella ghiera di compensazione esposizione, la ghiera anteriore che punta leggermente in alto in modo da renderne più semplice l’uso con l’indice e il joystick posteriore più grande. Tutte attenzioni nella direzione dell’utente e che non possiamo che apprezzare. Negli ultimi anni Sony ha rallentato un po’ l’uscita delle nuove generazioni ma ha ascoltato di più i fotografi e questo le ha permesso di portare molta più maturità nei prodotti.

Lato video abbiamo il 4K con lettura completa del sensore senza pixel binning in formato Super35 (APS-C), mentre per il colore sono supportati S-Log2/3 a 8bit e la funzionalità Hybrid Log-Gamma. In Full HD si sale a 120fps massimi mentre per il codec rimane purtroppo il vecchio XAVC S con un massimale di 100Mbps. Speriamo che presto o tardi si migliori un po’ questo aspetto perché in S-Log (soprattutto 3) i file attuali risultano poco malleabili per limiti di codifica. La Alpha 7S Mark III probabilmente sta tardando anche per queste cose, in quanto Sony vorrà sicuramente mostrare i muscoli in campo video e probabilmente anche rispondere alle recenti Panasonic full-frame. La Alpha 7R IV arriverà sul mercato a settembre ad un prezzo di $3500 (quello italiano non è stato ancora annunciato).

Per quanto riguarda gli accessori ci sono un vertical grip da $400 e poi anche un nuovo microfono a fucile (ECM-B1M) capace di comunicare con la fotocamera direttamente in digitale. Infine anche l’adattatore XLR-K3M per una gestione più completa e professionale del suono.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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