Ci avevamo sperato che quell'annuncio di fine giugno di Trump fosse la conclusione almeno parziale della vicenda Huawei ban. Invece, l'intenzione di ritirare le condizioni più gravose delle sanzioni commerciali si è rivelata evanescente, con l'amministrazione americana ritornata poco dopo sulla linea dura. Sino ad ora l'azienda cinese aveva proseguito i suoi affari con le aziende statunitensi sulla base di una licenza temporanea di 90 giorni, negli obiettivi di Trump volta perlopiù a chiudere ordinatamente i contratti in essere senza causare gravi strascichi e permettere agli utenti finali il passaggio a prodotti alternativi; tale licenza aveva scadenza proprio nelle scorse ore. Vuoi perché forse si sta ancora cercando di utilizzare Huawei come "ostaggio" nelle negoziazioni USA-Cina, vuoi perché tre soli mesi di preparativi nei business di grande portata non sono sufficienti a gestire i postumi di uno scossone del genere, è arrivata una proroga di ulteriori 90 giorni da parte del Dipartimento del Commercio a stelle e strisce. L'appuntamento con lo scontro finale, semmai avverrà, è dunque rinviato a metà novembre. Ma non sono poche le possibilità di ritrovarsi in quel periodo a fare un altro LiNK simile all'attuale.
Giovanni "il Razziatore"
Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.