Nikon annuncia la D6 con 120-300mm f/2,8 VR ed il nuovo 24mm f/1,8 Z per mirrorless

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Gli ultimi giorni di agosto sono stati ricchi di novità fotografiche, di cui ho parlato in questo video, ma da qui alla fine dell’anno sono previsti molti altri annunci di rilievo. Come ho detto più volte su PixelClub, eventi come quello delle Olimpiadi (che nel 2020 saranno a Tokyo), smuovono parecchio il mercato. Si parla per lo più di quello di fascia professionale, ovviamente, ed ecco perché arriveranno i pezzi grossi di molte case. È prevista probabilmente una Sony A9 II, Canon potrebbe fare il colpaccio con una nuova EOS R top di gamma e la casa giallo nera ha annunciato oggi lo sviluppo della Nikon D6. Ancora non si sa davvero nulla, c’è solo una immagine che non dice niente dato che il corpo è quasi identico a quello della D5, ma la direzione sembra scongiurare la possibilità che arrivi un modello simile per la serie Z mirrorless.

Ci sono tuttavia un paio di novità interessanti lato obiettivi, in quanto è stato annunciato lo sviluppo di un 120-300mm f/2,8 VR (stabilizzato), una lente che potrebbe essere davvero utile per eventi sportivi ma che chiaramente costerà uno sproposito. Sigma ha un modello con medesime focali della serie Sport che costa 3500€, quindi è facile attendersi che quello firmato Nikon possa superare i 4000€. Si tratta comunque di lenti che in genere vengono noleggiate, per cui il prezzo di listino diventa relativamente meno importante.

 

Più concreto è l’annuncio del Nikkor Z 24mm f/1,8 S, obiettivo per le full frame mirrorless della serie Z che va ad arricchire l’attuale linea di fissi f/1.8. Molti non apprezzano il fatto che non siano arrivate lenti più luminose, magari f/1.4 o addirittura f/1.2 come ha fatto Canon, ma io trovo interessante la scelta di Nikon. Gli obiettivi mirrorless sono mediamente più costosi di quelli reflex ad oggi, sia perché sono nuovi, sia per la ridotta diffusione e per una realizzazione ottica spesso superiore alle controparti reflex, dato che dovrà reggere l’evoluzione futura della gamma e dei sensori per tanti anni a venire.

Per questo l’idea di partire dagli f/1,8 ha un suo perché, specie dal momento che molti fotografi di livello professionale (e mi riferisco qui proprio a quelli che seguono eventi come le Olimpiadi), si sa che continueranno ad usare le DSLR ancora per un po’. Certo rimangono costosi per essere degli f/1,8 (questo ha un listino di 1000€ mentre la versione reflex costa circa 200€ in meno), ma siamo ancora all’inizio ed è facile prevedere che con la diffusione vedremo una riduzione di questi prezzi. Chi infatti ha puntato subito ad ottiche top (vedi Canon) si trova oggi con dei corpi a mio avviso non al pari della professionalità e qualità delle lenti f/1.2 disponibili. Mentre queste ottiche f/1.8 sono leggere e compatte, abbinandosi decisamente meglio ai corpi attuali della serie Z… per lo meno finché non ne arriveranno di superiori.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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