Una build interna di iOS 13 svela ulteriori dettagli sull’eventuale futuro dispositivo tracker di Apple

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Lo scorso aprile, nel corso di una vera e propria “rumor week” intrapresa da 9to5Mac, erano emerse indiscrezioni su un potenziale dispositivo tracker realizzato da Apple. Identificato come “B389”, sarebbe simile ad altri già in vendita, come quello sottostante di Tile, emettendo automaticamente una segnalazione quando ci si allontana dal terminale cui viene abbinato. Il tracker verrebbe associato al proprio account iCloud e potrebbe essere impostato affinché condivida la sua posizione coi nostri contatti preferiti oppure per escluderne automaticamente il funzionamento in determinati luoghi. Se il ritrovamento non fosse immediatamente possibile, sarebbe prevista una modalità “smarrimento” che permetterebbe di mostrare in sola lettura i dati principali del proprietario su qualsiasi dispositivo Apple. Qualora venisse ritrovato ed avvenisse il contatto, il tracker emettere subito una notifica per segnalare l’accaduto.

Qualche giorno fa a tornare sull’argomento ci ha pensato MacRumors, che ha avuto la possibilità di mettere le mani su una build interna di iOS 13, risalente a giugno. Le build interne sono quelle destinate all’utilizzo e ai test da parte dei soli dipendenti Apple, spesso peraltro non più di una piccola cerchia ristretta di loro, e contengono funzionalità aggiuntive non ancora pronte per il debutto pubblico. In rari casi, come questo, trapelano oltre le mura di Cupertino. Tra i vari elementi rinvenuti nella build, uno raffigura il possibile aspetto del tracker, circolare col logo Apple al centro. Le dimensioni dovrebbero essere relativamente contenute. Giusto comunque l’invito alla cautela da parte di MacRumors, dal momento che potrebbe essere solo un placeholder in attesa delle immagini definitive. Vista tuttavia la semplicità anche estetica di tali prodotti, è lecito attendersi che non si discosti granché.

Il nome in codice “B389” che 9to5Mac aveva riportato in primavera viene confermato anche qui, con stringhe esplicite come “identifica con B389 gli oggetti di tutti i giorni e non perderli mai più”. L’app Dov’è di iOS 13, nella variante interna qui analizzata, ha una scheda denominata “Oggetti”, in cui viene elencata ogni cosa associata al tracker, con annessa localizzazione. Se un oggetto tracciato si allontana dalle proprie prossimità, si riceverà una notifica sull’iPhone; qualora risultasse ancora sufficientemente vicino per rientrare nel range Bluetooth, si potrà far emettere un cicalino al tracker per facilitarne il ritrovamento, altrimenti subentrerà la modalità “smarrimento”. Qualora l’oggetto smarrito fosse ancora vicino, la fotocamera dell’iPhone potrebbe essere utilizzata per facilitare le ricerche, sfruttando la realtà aumentata: se sullo schermo comparirà un palloncino virtuale, vorrà dire che l’oggetto si troverà lì. Sempre in linea alle anticipazioni di aprile, viene confermata la presenza di una sezione denominata “Luoghi sicuri” che permette di evitare falsi allarmi qualora l’oggetto si trovi in una posizione nota all’utente; essa potrà essere condivisa anche coi propri contatti preferiti.

La build interna suggerisce infine come “B389” potrebbe essere alimentato. La forma circolare e le istruzioni, che dicono di svitare il coperchio per sostituire la batteria, suggeriscono l’utilizzo di una comune pila da orologio. Una scelta già compiuta dai soprammenzionati tracker Tile, essendo piccola e di lunga durata, l’ideale per questa tipologia di prodotti non eccessivamente complessi né richiedenti interazioni. Qualora il livello della batteria scendesse sotto una soglia critica, verrebbe emessa una notifica sull’iPhone per avvisare l’utente, insieme all’ultima posizione del tracker. Resta da chiedersi se e quando arriverà. Come già detto, la build analizzata da MacRumors risale a giugno, pertanto possono esserci stati dei cambiamenti anche drastici. Tuttavia, riprendendo la predizione di 9to5Mac che parlava di settembre per l’arrivo e abbinandola all’imminente evento Apple, le chance di sentirne parlare in via ufficiale sembrano piuttosto buone.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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