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Oggi all’evento Microsoft di New York non si è parlato solo di Surface Book 3. L’azienda di Redmond ha anche rinnovato il parco tablet, coi Surface Pro che ora si sdoppiano in due modelli distinti. Iniziamo dalla settima generazione del prodotto classico, che nel 2012 diede il via alla nuova offensiva hardware di Microsoft.

Squadra che vince non si cambia, e il design familiare delle precedenti versioni non viene stravolto al netto delle migliorie progettuali. Anche lo schermo è una conoscenza relativamente nota, il 12,3″ Pixelsense con risoluzione 2736×1824, multitouch e supporto sia alla Surface Pen opzionale sia alla Surface Dial. Grazie al supporto integrato, può essere ribassato arrivando sino a 165°. Le novità principali sono tutte all’interno, con gli Intel Core di ultima generazione a prendersi cura delle performance. Alla base troviamo il dual-core Core i3 1005G1 con GPU UHD Graphics, mentre salendo di fascia ci sono il quad-core Core i5 1035G4 e infine l’i7 1065G7, entrambi con Iris Plus. Tre i tagli di RAM, 4, 8 e 16 GB, così come quelli di archiviazione, 128, 256 e 512 GB, con lettore microSDXC per espanderli ulteriormente. Il comparto fotografico è composto dall’unità posteriore da 8 Megapixel e da quella anteriore da 5, con registrazione Full HD e supporto al riconoscimento biometrico Windows Hello. L’audio è affidato ad una coppia di microfoni in cattura e due altoparlanti stereo Dolby Audio.

Buona la dotazione di porte, con USB-A, USB-C/Mini DisplayPort (unica per entrambi), jack da 3,5 mm, la proprietaria Surface Connect e l’attacco per la cover con tastiera e trackpad, che permette di trasformare istantaneamente il Surface Pro in un portatile tradizionale nell’uso. La connettività prevede Wi-Fi 802.11ax e Bluetooth 5.0. L’autonomia dichiarata è di 10,5 ore, con ricarica rapida fino all’80% in un’ora. Due i colori tra cui scegliere, Platino e Nero, cui si aggiungono poi le svariate tonalità delle cover acquistabili separatamente. Il Surface Pro 7 sarà preordinabile anche in Italia a partire dalle prossime ore, con un prezzo di partenza di 919€, che sale a 1.019€ nella variante aziendale, dotata di sistema operativo Windows 10 Pro invece che Home.

Come abbiamo detto, però, ora i Surface Pro sono diventati due. Ed ecco il secondo: Surface Pro X, leggero e sottile, con design dai bordi ridotti e dotato di processore ARM. Ha uno schermo PixelSense da 13″, con risoluzione 2880×1920 e supporto multitouch, compatibile con la nuova Slim Pen. La CPU è Microsoft SQ1, realizzata in collaborazione con Qualcomm, presenza testimoniata anche dalla GPU integrata Adreno 685. SQ1 è ottimizzato per Windows ed è il più potente tra quelli disponibili per PC ARM, mantenendo comunque una richiesta energetica di soli 7 W. L’unità include anche un modulo dedicato all’elaborazione dei compiti legati all’intelligenza artificiale. La RAM LPDDR4X può essere da 8 o 16 GB, mentre il modulo SSD rimovibile può essere scelto in tre tagli: 128, 256 e 512 GB.

La fotocamera anteriore è la stessa del Pro 7, utilizzabile per Windows Hello, mentre quella posteriore sale a 10 Megapixel e può registrare in 4K. Con l’altro modello torna invece in comune il comparto audio. Dispone di due porte USB-C, in aggiunta alla proprietaria Surface Connect e all’attacco per l’opzionale Surface Keyboard, che include la Slim Pen ed un alloggiamento dedicato dove riporla. Oltre a Wi-Fi 802.11ac e Bluetooth 5.0, il Surface Pro X dispone pure di connettività 4G LTE con slot nano-SIM. La batteria arriva qui a ben 13 ore dichiarate e dispone della stessa ricarica rapida già descritta per il resto della gamma. Una singola tonalità, Nero, e preordinabile da oggi a partire da 1.169€, che diventano 1.269€ per la variante commercial.

Chiudiamo con una breve menzione per le Surface Earbuds, che almeno all’inizio saranno esclusiva per gli USA al prezzo di $249. Si affiancano alle già note Surface Headphones e anch’esse sono completamente wireless. Le capsule sono dotate di 4 punti di attacco per garantire la massima aderenza e il comfort nell’orecchio, e la superficie esteriore è dotata di supporto touch per compiere numerose azioni rapide come rispondere alle chiamate o cambiare brano in riproduzione su Spotify. I driver Omnisonic sono stati progettati appositamente per offrire la massima qualità audio in ogni situazione, che si tratti di una playlist oppure di una telefonata di lavoro. A tal proposito, le Earbuds s’integrano con la piattaforma Office 365 per il compimento di operazioni mediante l’uso della sola voce, come la gestione delle email. Supportano inoltre l’assistente virtuale di casa, Cortana, e permettono la traduzione in tempo reale per le presentazioni PowerPoint in più di 60 lingue.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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