Un’icona si rinnova: arriva il Motorola RAZR foldable

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Quando la fine dell’anno si avvicina le novità si susseguono molto più velocemente e i nostri conti in banca tremano. Sicuramente saranno in pochi a chiedere un “foldable” a Babbo Natale, soprattutto considerando le attuali proposte: problematiche e ritardatarie. E probabilmente Motorola non riuscirà a cambiare del tutto le cose con il nuovo RAZR, anche se il progetto appare il più maturo.

Mentre scrivo mi rendo conto che i più giovani potrebbero aver visto un telefono a conchiglia solo nei film, mentre io e tanti altri dalla chioma sale e pepe abbiamo vissuto il loro arrivo come una grande evoluzione. Il primo cellulare in casa mia era una valigetta, il cui pacco principale con batteria alloggiava nel bagagliaio dell’auto mentre la cornetta si staccava e si agganciava vicino al bracciolo. Roba di livello archeologico. L’originale RAZR non mi aveva interessato, poiché nel 2004 ormai c’erano cose più avanzate tecnologicamente, ma diversi anni prima avevo amato lo StarTAC, da cui discende praticamente tutta la categoria. E mentre Samsung e Huawei si sfidano nel tentare di trasformare uno smartphone in un tablet, Motorola ha ripescato il suo iconico nome per qualcosa di più concreto: piegare uno smartphone in due per renderlo più piccolo.

Siamo ancora agli albori di questa tecnologia che sicuramente renderà possibili tante altre cose in futuro, ma voler mirare troppo in alto e prematuramente non porta mai a buoni risultati. Dal mio personalissimo punto di vista ha fatto molto meglio Motorola, che ha dedicato tutte le sue attenzioni per finalizzare un dispositivo essenziale ma centrato, già pronto per la grande distribuzione.

Il Motorola RAZR 2019 non vuole colpire per le sue specifiche, almeno non in questa prima edizione (ma sono pronto a scommettere che ce ne saranno delle altre in futuro). Se infatti si guarda la scheda tecnica si noterà che non monta Snapdragon all’ultimo grido o altre diavolerie. Anche la fotocamera è una sola e con moderati 16MP, mentre la stessa azienda ha smartphone anche in fascia economica con multicam. Ma il RAZR non ne ha bisogno, perché l’obiettivo qui è chiaramente un altro: è tutto giocato sul design. Non parlo di estetica, che riprende il più fedelmente possibile quella dell’originale, quanto di soluzioni efficaci ai problemi più evidenti degli altri foldable.

Tutto sta nella cerniera, mi vien da dire, così apparentemente semplice eppure molto complessa, al punto da riuscire dove gli altri hanno fallito. Lo schermo aperto del RAZR non mostra infatti delle ondulazioni che abbiamo visto altrove e quando si richiude la cerniera si sposta e non lascia spazi tra le due parti. Il display non ha ovviamente un vetro protettivo, che potrebbe essere un problema se si apre con una sola mano con il pollice che entra dentro e spinge su lo schermo, ma in Motorola si dicono abbastanza sicuri della sua robustezza. Staremo a vedere.

La base inferiore contiene un sensore d’impronta, speaker, microfono e la porta USB-C, tutto il resto è solo schermo. Rimane però anche un piccolo notch per l’altoparlante e sensoristica, mentre la fotocamera frontale è in realtà quella principale che si usa a telefono chiuso. In questo caso il display esterno da 2,7″ funge da mirino e scatta foto in landscape, invece che nel tradizionale formato verticale dei selfie. Una cosa interessante da notare è che questa soluzione a doppio schermo non richiede implementazioni ed ottimizzazioni particolari, in quanto quello primario da 6,2″ si usa come un normalissimo smartphone e il piccolo display all’esterno ha più o meno le funzionalità tipiche dell’always on, con data, ora e notifiche. Anche per questo motivo il progetto appare ben più concreto fin da principio.

In termini di specifiche non c’è da gridare al miracolo, infatti abbiamo uno schermo principale da 6,2″ in 21:9 con Snapdragon 710 e 6GB di RAM con 128GB di storage non espandibile, ed anche la batteria è piuttosto piccola: solo 2510 mAh. Nell’insieme potrebbe tuttavia risultare bilanciato, soprattutto perché mira ad una clientela che sarà certamente più interessata al design che non alla potenza di calcolo. Negli USA sarà inizialmente un’esclusiva di Verizon mentre in Italia la prevendita partirà il 4 dicembre con un prezzo consigliato di 1599€. In questa fascia si può ottenere certamente di più in termini di specifiche, basti pensare all’iPhone 11 Pro Max, ma il Motorola RAZR ha altre frecce al suo arco e personalmente lo considero il primo foldable davvero interessante.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.