Alcuni rumor sembrano dei boomerang: si allontanano per un po’ ma poi ritornano indietro. Spesso si tratta di quelli più fantasiosi e meno concreti, che nei momenti di magra vengono ripescati dal fondo del barile tanto per parlare di qualcosa. Ci sono casi, però, in cui i progetti sono reali, soltanto che non subisco un’evoluzione semplice ma incontrano alcune battute d’arresto lungo il cammino. Pare sia andata proprio così con il Micro-LED, tecnologia di cui si parla con interesse dal 2017 e che nel 2018 sembrava prossima al compimento. Apple è già in prima linea da diversi anni, poiché nel 2014 ha acquisito LuxVue e più di recente ha messo le mani su molteplici brevetti legati alla medesima tecnologia. Ad un certo punto pare si sia persino tentato di realizzare schermi Micro-LED per gli iPhone X, ma le difficoltà produttive hanno imposto un ripiego verso gli OLED a beneficio delle casse di Samsung.
Il perché dell’attenzione verso il Micro-LED è presto detto. Gli schermi con questa tecnologia saranno in effetti il primo salto in avanti importante nel settore degli LCD da diversi anni a questa parte, portandoli nuovamente in vantaggio rispetto agli OLED in termini complessivi. Sono infatti sottili, hanno una migliore resa cromatica, luminosità superiore, possono ottenere il nero assoluto pixel per pixel e non soffrono dei difetti tipici degli OLED, quali il color shifting e la tendenza al burn-in.
Il colosso Japan Display – che vede partecipazioni di Sony, Hitachi e Toshiba – è ora riuscito a sviluppare il prototipo di un modulo Micro-LED potenzialmente pronto per il mercato. Si tratta di un quadrato con 300 pixel per lato su 1,6″ di diagonale, con una densità di 265 ppi ed una luminosità massima di 3000 nits.
Ne dà notizia Anandtech, spiegando anche che questo modulo dovrebbe essere utilizzato come elemento per comporre schermi più grandi. Questo insolito approccio consentirebbe di migliorare notevolmente il rendimento e ridurre gli sprechi, dato che lavorando con grandi superfici in blocco uno dei più grandi problemi è che per un piccolo difetto si deve cestinare l’interno pannello. Ragionando invece per moduli più piccoli anche le tecnologie complesse e costose, com’è attualmente il Micro-LED, potrebbero risultare improvvisamente più gestibili ed abbordabili dai produttori.
Questa notizia si può collegare a quella rilanciata da Engadget, che parla di un possibile arrivo dei Micro-LED in alcuni prodotti Apple nel 2020. L’informazione è stata estratta da un report dell’analista Ming-Chi Kuo, che punterebbe all’iPad Pro da 12,9″ ed al futuro aggiornamento del MacBook Pro 16″ come possibili candidati. Questi ultimi sono stati appena rilasciati, dunque un update è plausibile che arrivi solo nella seconda metà del 2020, mentre per gli iPad Pro il rinnovo è previsto più o meno verso marzo.
Si tratta pur sempre di un rumor, ma Apple ha effettivamente tardato prima di avvicinarsi all’OLED nei suoi prodotti perché stava lavorando su questa tecnologia superiore. Ad un certo punto si è dovuta arrendere alle evidenti difficoltà ed ha dovuto ripiegare sugli OLED per poter garantire il nuovo design con angoli curvi di iPhone X (che solo un anno dopo sono riusciti ad emulare con gli LCD del XR grazie al Liquid Retina). Ora in molti si chiedono perché la stessa scelta non sia stata fatta anche per gli iPad Pro e la risposta potrebbe arrivare nel prossimo aggiornamento. Sempre che si riesca finalmente ad implementare questi Micro-LED in modo ottimale e non si tratti semplicemente di un altro giro di boomerang.