Mac Pro e Pro Display XDR, partiti i preordini: ecco le configurazioni disponibili

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È il grande giorno del ritrovato Mac Pro, che esce dal periodo grigio della versione cilindrica, o per i più maligni trash can, e torna ad allinearsi in larga parte ai tempi della vecchia generazione a torre espandibile. Certo, a nuova versione corrisponde anche un nuovo design, ma il richiamo alla storica grattugia è forte e voluto. Delle sue caratteristiche principali, nonché del Pro Display XDR con cui debutta in contemporanea abbiamo avuto modo di parlarne approfonditamente lo scorso giugno (1, 2, 3, 4, 5). Qui invece andremo a vedere più nel dettaglio il listino prezzi con le configurazioni che si possono così comporre. Spoiler quasi non necessario: le cifre salgono molto rapidamente.

Appena si arriva sulla pagina di acquisto, è ora della prima scelta: oltre che nella versione a torre, dal prezzo base di 6599€, il nuovo Mac Pro sarà disponibile anche nella variante per montaggio su rack, che costerà 7299€. La prima scelta, però, non avverrà adesso dal momento che la versione rack si farà attendere ancora per un po’. Entrando nella pagina di configurazione del modello tower, questo è ciò che ci permetterà di portare a casa il prezzo di partenza:

  • Processore Intel Xeon W 8 core a 3,5 GHz (Turbo Boost fino a 4)
  • 32 GB (configurazione 4 x 8 GB) di memoria ECC DDR4
  • Radeon Pro 580X con 8GB di memoria GDDR5
  • Unità SSD da 256GB
  • Telaio in acciaio inossidabile con piedini
  • Magic Mouse 2
  • Magic Keyboard con tastierino numerico – Italiano

Il primo corredo di opzioni è relativo ai processori. L’octa-core di base è probabile che in un prodotto del genere non andrà a soddisfare molti palati. Potremmo definirlo un po’ l’equivalente del diesel sotto i 200 CV in un berlinone di lusso: più un ticket d’ingresso che una vera proposta, dato che verosimilmente si andrà su motorizzazioni più potenti. Ecco che Apple offre una scala piuttosto granulare, arrivando fino al modello più poderoso da 28 core:

  • Xeon W 12 core a 3,3 GHz (Turbo Boost fino a 4,4): +1.200€
  • Xeon W 16 core a 3,2 GHz (Turbo Boost fino a 4,4): +2.400€ (+1.200€ se si parte dal 12 core)
  • Xeon W 24 core a 2,7 GHz (Turbo Boost fino a 4,4): +7.200€ (+6.000€ se si parte dal 12 core, +4.800€ se dal 16 core)
  • Xeon W 28 core a 2,5 GHz (Turbo Boost fino a 4,4): +8.400€ (+7.200€ se si parte dal 12 core, +6.000€ se dal 16 core, +1.200€ se dal 24 core)

Come ci avviserà la configurazione, prima di procedere alla scelta della RAM occorre ponderare al massimo cui vogliamo arrivare. Se ci occorrono gli 1,5 TB massimi proposti da Apple, dobbiamo abbinarli necessariamente allo Xeon W da 24 o da 28 core. Questo ambito però è forse quello in cui non è così necessario spingersi troppo in alto, anche perché abbiamo la possibilità di aggiornare in un secondo momento. Tutti i moduli proposti sono DDR4 con correzione dell’errore, ECC:

  • 48 GB (configurazione banchi 6 x 8 GB): +360€
  • 96 GB (configurazione banchi 6 x 16 GB): +1.200€ (+840€ se si parte da 48 GB)
  • 192 GB (configurazione banchi 6 x 32 GB): +3.600€ (+3.240€ se si parte da 48 GB, +2.400€ se da 96 GB)
  • 384 GB (configurazione banchi 6 x 64 GB): +7.200€ (+6.840€ se si parte da 48 GB, +6.000€ se da 96 GB, +3.600€ se da 192 GB)
  • 768 GB (configurazione banchi 6 x 128 GB): +16.800€ (+16.440€ se si parte da 48 GB, +15.600€ se da 96 GB, +13.200€ se da 192 GB, +9.600€ se da 384 GB)
  • 768 GB (configurazione banchi 12 x 64 GB): +12.000€ (+11.640€ se si parte da 48 GB, +10.800€ se da 96 GB, +8.400€ se da 192 GB, +4.800€ se da 384 GB)
  • 1,5 GB (configurazione banchi 12 x 128 GB): +30.000€ (+29.640€ se si parte da 48 GB, +28.800€ se da 96 GB, +26.400€ se da 192 GB, +22.800€ se da 384 GB, +13.200€ se da 768 GB 6 x 128, +18.000€ se da 768 GB 12 x 64)

Si passa dunque alle GPU. Anche in questo caso, è probabile che la Radeon Pro 580X di base verrà in molti casi rimpiazzata già durante l’acquisto da una delle varianti superiori disponibili a listino, peraltro nemmeno del tutto complete. Mancano all’appello le opzioni con una o due Radeon Pro W5700X, basate sull’architettura Navi, dotate di 16 GB di memoria GDDR6. Nell’attesa, ecco cosa si può selezionare:

  • Radeon Pro Vega II con 32 GB di memoria HBM2: +2.880€
  • Due Radeon Pro Vega II o singola Radeon Pro Vega II Duo (con due GPU): +6.240€ (+3.360€ se si parte dalla singola Pro Vega II)
  • Due Radeon Pro Vega II Duo (totale di 4 GPU): +12.0960€ (+10.080€ se si parte dalla singola Pro Vega II, +6.720€ se dalla doppia Pro Vega II o dalla singola Pro Vega II Duo)

Arriviamo poi allo spazio di archiviazione. Forse qui è l’intervento più must-have di tutti, a prescindere se lo si decida di fase durante o dopo l’acquisto. I 256 GB su una macchina del genere costituiscono di fatto il minimo sindacale per macOS e le applicazioni. Questi sono i tagli e i prezzi proposti da Apple, cui si aggiungerà in seguito quello da 8 TB:

  • SSD da 1 TB: +480€
  • SSD da 2 TB: +960€ (+480€ se si parte dall’unità da 1 TB)
  • SSD da 4 TB: +1.680€ (+1.200€ se si parte dall’unità da 1 TB, +720€ se da 2 TB)

Per la scheda proprietaria di accelerazione Apple Afterburner, non ci sono molte opzioni: o si fa a meno, oppure si aggiungono 2.400€. Analogo discorso se si vuole una maggiore flessibilità di trasporto per il Mac Pro, con le ruote che sostituiscono i piedini standard al prezzo di 480€. Il Magic Mouse 2 fornito in dotazione può essere sostituito dal Magic Trackpad 2 con un sovrapprezzo di 50€, oppure si può decidere di avere entrambi per 149€. Gli ultimi extra principali sono infine Final Cut Pro X, +329,99€, e Logic Pro X, +229,99€.

Ipotizziamo di volere la configurazione massima, software Pro Apple inclusi. Pronti? Il Mac Pro più carrozzato può essere vostro per 63.227,98€. Questo per la versione a torre, senza la AppleCare+ da 349€ e soprattutto senza lo schermo. Passiamo ora infatti al Pro Display XR, che di base parte da 5.599€: se desiderate la variante con vetro in nanotexture vanno aggiunti altri 1.000€. Il supporto Pro Stand richiede di suo 1.099€ aggiuntivi, che possono diventare solo 219€ se si opta invece per l’adattatore VESA per il montaggio a parete. Nulla, ovviamente, vieta di prenderli entrambi. Configurato di tutto punto, parliamo di 7.917€, a cui vanno eventualmente aggiunti 499€ per la AppleCare+ dedicata ai display della mela. Una somma tira l’altra e il pacchetto completo top verrebbe 71.992,98€.

Una cifra davvero alta, e ancor prima dell’annosa questione Mac contro PC non stupisce che partono facili raffronti con alcune auto di lusso che si possono acquistare pressoché full optional ad un costo simile. Ho voluto giocare anch’io, tirando fuori una sontuosa Audi A3 Sportback 40 TDI Admired da 68.455€, con colore personalizzato, tutti i pacchetti disponibili e le opzioni più costose. A cifre simili, se potessi permettermela non nego che preferirei l’Audi e penso che sia un parere condivisibile per molti, ma nondimeno questo significa che chi preferisce investirli su un computer e su un monitor sia in errore. Tutto si basa sulle proprie scelte e ancor più sulle proprie esigenze. Il Mac Pro è un modello di nicchia, che si rivolge ad un pubblico non solo dall’ottima disponibilità economica, ma molto specifico. Figure per le quali spesso vale la pena spendere parecchio all’inizio, ma avere in cambio già un prodotto chiavi in mano tutto completo, da accendere, configurare e sfruttare per i propri lavori, ripagandosi così nel tempo. Inoltre, per avere buone prestazioni non bisogna necessariamente essere così estremi. Calibrando bene le opzioni, si può ottenere una seria base di partenza, comprensiva di Display XDR, tra i 20 e i 25.000€, con la possibilità d’intervenire anche successivamente a prezzi più contenuti rispetto a quelli praticati da Apple. Per i professionisti multimediali che hanno un particolare occhio al budget, resta poi sempre disponibile la strada di tutto rispetto dell’iMac Pro.

Un breve cenno, infine, alle consegne. Restando su opzioni non troppo spinte, il Mac Pro arriva a casa tra fine dicembre ed inizio gennaio. Se invece si ha bisogno delle configurazioni più potenti o del telaio su ruote, i tempi si dilatano un po’, anche toccando febbraio.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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