Mac Pro, un giorno dopo: considerazioni di un professionista medio

Intanto chiariamo subito l’argomento di questo articolo, partendo dal titolo. Il nuovo Mac Pro è stato annunciato alla WWDC 2019 ma solo ieri sono partiti i preordini, giusto in tempo per confermare l’introduzione nel 2019 anche se si può di fatto considerare un prodotto del 2020. Un ridotto numero di influencer (termine che non amo ma è sintetico e comprensibile) ne ha ricevuto un esemplare alcuni giorni fa e ieri hanno pubblicato le loro prime impressioni. Stamattina ho visto i video di Marques Brownlee, di iJustine e Jonathan Morrison, tutti abbastanza interessanti per chi vuol avere un’idea più specifica dell’esperienza di unboxing, montaggio e primo approccio al Mac Pro ed al monitor Pro Display XDR.

Subito qui una prima considerazione: le persone in oggetto sono note a tutti ed i loro canali insieme raggiungono quasi 20 milioni di iscritti. Un pubblico decisamente degno di nota, che visto l’argomento “caldo” si traduce in visualizzazioni ancor più elevate. Sicuramente Apple ne avrà consegnati anche a personaggi meno in vista ma con professionalità riconosciute nei settori che possono giovare di una workstation di questo calibro, dunque ne sentiremo parlare ancor più dettagliatamente in futuro. A me non interessa sapere se l’abbiano comprato, ricevuto in prova o in omaggio, ma è interessante notare che tutti abbiano versioni abbastanza carrozzate. Ad esempio MKBHK ha un modello con Xeon 28-core, 384 GB di RAM, 4TB di SSD, 2 x AMD Radeon Pro Vega II più la scheda Afterburner. Lui l’ha mostrato con più precisione ma credo sia la stessa configurazione ricevuta anche dagli altri, dotata per altro di due Pro Display XDR opachi con relativi stand.

Giusto per capire: il Mac Pro con queste specifiche (che non sono quelle massime) costa 32.668€, mentre i due schermi insieme ammontano ad un totale di 13.198€ ed altri 2.198€ volano via per gli stand. Questa graziosa “shopping bag” arriva ad un totale complessivo di circa 50 mila euro. Giustificati? Se come me non avete mai avuto la necessità di spendere tanto per una postazione di lavoro allora dovreste evitare di porvi la domanda, perché la risposta sarebbe sicuramente fuori contesto. Il motivo per cui oggi tutti hanno la propria opinione su questo prodotto dipende dalla notorietà di Apple nel settore della tecnologia di consumo e dal fatto che sia stato presentato sul medesimo palcoscenico e messo in vendita nello stesso luogo in cui si trovano anche cose banali come una cover per l’iPhone o gli AirPods.

Ciò non toglie che il Mac Pro sia qualcosa di profondamente diverso. Interrogarsi sulla validità del prodotto anche avendo buone conoscenze hardware non è necessariamente una cosa giusta. È un po’ come valutare l’acquisto di un’auto da circuito non dovendo correre nelle massime categorie. Non a caso le versioni di chi lo sta provando sono ben diverse per prezzo e specifiche da quella base che, ricordo, parte da 6.599€.

Lavoro nel campo della creatività dal 1999 e mi occupo di fotografia e video da una decina d’anni. La faccio professionalmente, con clienti aziendali e privati, ottenendo un compenso per le mie produzioni. E sono tra i tanti fortunati che riescono con le proprie passioni a sbarcare il lunario senza però diventare ricchi e famosi. Potrei sicuramente spendere la cifra richiesta dal Mac Pro base, ma avrebbe senso? Ritorniamo al discorso relativo alle proporzioni, perché sarebbe un po’ come impegnare tutte le proprie risorse per acquistare una casa da 300 mq senza più avere la disponibilità economica per arredarla.

Intendiamoci: una macchina ben carrozzata mi farebbe molto comodo e la sfrutterei. Non parlo della versione vista sopra, che per il mio lavoro è sovradimensionata, ma il minimo affinché abbia senso già da oggi sulla mia scrivania a prescindere dalla parziale aggiornabilità futura mi costerebbe circa 11 mila euro.

Credo che un discorso simile valga per tutti i professionisti “medi” che lavorino nel campo video, soprattutto se come me gestiscono materiale con bitrate elevati a 10bit, codifiche superiori alla H.264 e anche materiale in RAW ad alta risoluzione (non arrivo all’8K ma anche il 4K in RAW pesa un accidenti). Evito di scendere nel dettaglio per settori che non conosco così bene, ma credo che per l’audio la GPU base potrebbe bastare, mentre per VFX servirebbe salire sia per CPU che per GPU e via discorrendo. Il punto della questione però è quello che credo di aver ben centrato già nel giorno della presentazione del Mac Pro e riguarda essenzialmente il suo target.

Io li ho avuti tutti i precedenti, anzi li ho ancora. Quello del 2008 (da cui il nuovo evidentemente deriva) l’ho carrozzato nel tempo in modo ottimo e quello del 2013 (il famoso cestino) mi piace tanto ed è ancora regolarmente in funzione (dopo un cambio di GPU fuse però… santo Apple Care). Entrambi potevano arrivare ad essere davvero molto costosi, ma al momento del lancio offrivano la possibilità di andare oltre le caratteristiche degli altri Mac con una cifra abbordabile. Per capirci: con quello che costa oggi il Mac Pro base si poteva acquistare un modello che aveva già il suo senso, mentre attualmente non credo sia così. Bastano due cose banali per capirlo: SSD da 256GB e GPU Radeon 580X.

Porte posteriori di un modulo MPX del Mac Pro, con HDMI + 4 Thunderbolt 3/USB-C

Per il primo ritengo che 1TB sia veramente il minimo per lavorare, pur avendo i progetti all’esterno, e per aggiungerlo in fase d’ordine si spende una cifra alta ma proporzionalmente “accettabile” di 480€. Comunque ci sono anche slot PCIe interni, quindi sarebbe possibile aggiungere storage flash ad alte prestazioni manualmente. Anche per la GPU si potrebbe fare un upgrade in seguito, ma i moduli MPX custom realizzati da Apple offrono qualcosa in più in termini di integrazione oltre a 4 porte Thunderbolt 3. E queste ultime sono molto utili dato che il Mac Pro ha una dotazione di porte contenuta con 6 Thunderbolt 3 ma solo 2 sole USB-A: meno dell’iMac. Tuttavia il primo scalino sulle GPU è attualmente rappresentato dalla Radeon Pro Vega II da 32GB al prezzo di 2880€. Una cifra che da sola supera quella di un iMac 27″ top di gamma. Prendete il confronto per quello che è: un dato di fatto, senza giudizi di merito.

Per fortuna arriverà a breve una soluzione intermedia con la W5700X dotata di 16GB GDDR6, che potrebbe essere una validissima candidata come prima scheda grafica su una postazione “entry-level” che dia già le sue soddisfazioni. Ma non aspettatevi che sia economica: io scommetto che il prezzo dell’update rispetto la 580X sarà di 1440€.

Mi trovo a ribadire quanto detto già mesi fa: il nuovo Mac Pro non è destinato alla stessa classe di utenti a cui erano destinati i precedenti. Evidentemente Apple ha pensato di mantenere in pianta stabile l’iMac Pro nella propria lineup come risposta al professionista medio della creatività, concependo il Mac Pro per una clientela ancor più elevata e ristretta. Credo di parlare a nome di tutta la categoria dicendo che non è ciò che avremmo voluto. Io uso l’iMac Pro tutti i giorni (recensione) ed è un buon computer, ma lo cambierei immediatamente con un desktop tower Apple se fosse possibile. Ma così no, non è sicuramente possibile per le mie finanze a meno di non prenderlo base solo per dire che ce l’ho. Continuerò però a tenerlo d’occhio, perché sono sicuro che si vedranno diverse configurazioni custom alla prova e non è detto che con upgrade manuali del disco e della GPU non possa risultare più interessante. E a titolo personale devo dire che vorrei tanto togliermi da sotto gli occhi l’ottimo schermo 27″ dell’iMac Pro per ritornare sui 32″ che preferisco o magari abbinare due 27″ ma identici. Attualmente uso due 27″ ma proprio non mi piace avere schermi di diversa tipologia, qualità, design e resa cromatica, oltre al fatto che le cornicione dell’iMac Pro non si prestano.

Due parole vorrei dirle anche sul Pro Display XDR, schermo assolutamente fantastico ma persino più “overkill” del Mac Pro rispetto alle necessità di un professionista medio (o più precisamente: le mie). Non sono uno che usa schermi da 500€, ma non avendo budget illimitato darei sicuramente priorità all’acquisto di un Mac Pro per poi spendere la metà del prezzo di un solo XDR senza base per due monitor 27″ di alta fascia o un ottimo 32″. Ma ancora: è una questione di necessità. È ovvio che mi piacerebbe sviluppare fotografie o montare un video su un display di quel tipo, ma non posso considerarlo necessario le produzioni che realizzo e per i soldi che mi fanno guadagnare. È tutta una questione di bilanciamento e questa parola mi fa venire in mente il famoso stand da 1000€, che negli unboxing che ho visto mi ha davvero stupito. Non avevo capito né che fosse così imponente e neanche che avesse un sistema di montaggio semplicemente incredibile, per cui basta avvicinare lo schermo affinché venga “risucchiato” da potenti magneti che lo allineano ed agganciano alla base. Bisogna ammettere che in queste cose Apple continua ad avere la capacità di stupire come poche aziende al mondo.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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