Sembra che ci sia un certo interesse nel rinnovare il mondo del gaming ripartendo dall’online. Ci sono indubbi vantaggi in questo nuovo approccio che tuttavia sembra ancora lontano dall’essere una realtà convincente. Con un po’ di tempo ed una maggiore diffusione delle reti in fibra ottica fin dentro le case, assisteremo ad un drastico cambiamento della qualità del gioco “in streaming”, che attualmente fatica a convincere i giocatori più esigenti. Dunque c’è ancora spazio per le console tradizionali e questo spazio Microsoft lo vuole occupare con al Xbox Series X.

Ne è stata data anteprima oggi al Game Awards (via The Verge) e pare rappresentare un importante cambiamento, sia dentro che fuori. Il nuovo design ricorda più una piccola torretta a base quadrata, ma si può usare sia in orizzontale che in verticale. È presente il lettore ottico (utile anche per i film in BluRay 4K) ed è stato ridisegnato anche il controller: a quanto pare è parecchio più snello di quello precedente mantenendo la stessa ottima ergonomia.

All’interno si trova un nuovo chip custom realizzato con AMD e basato su architettura Zen 2 per la CPU e RDNA per la GPU. Inoltre Microsoft ha inserito all’interno un SSD NVMe, cosa che garantirà un drastico miglioramento nell’esperienza d’uso. L’impatto di un disco flash renderà rapidissime le fasi di accensione e spegnimento, ma anche tutta l’interfaccia e la reattività in generale. Si parla di supporto per l’8K e frame rate fino a 120 fps (variabili) ed anche il ray tracing.

In termini di prestazioni non è stato detto moltissimo, tuttavia il confronto con la Xbox One vede la Series X superiore di ben 8 volte, mentre rispetto la One X il miglioramento sarà più che doppio. I video diffusi sembrano essere delle effettive registrazioni in-game e sono piuttosto impressionanti. Insomma tanta carne al fuoco ma c’è ancora molto da aspettare dato che l’arrivo è previsto per le festività del 2020.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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