Fujifilm X-T4: la mirrorless top di gamma vuole conquistare i videomaker

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Arriva oggi l’annuncio ufficiale della Fujifilm X-T4, fotocamera che si appresta ad ottenere senza troppa fatica un posto di rilevo nell’Olimpo delle mirrorless APS-C ibride. In questo modello l’azienda giapponese ha integrato le migliori caratteristiche di X-H1 (recensione) ed X-T3 (recensione), arrivando ad offrire un pacchetto di funzionalità e specifiche davvero invidiabile.

Lo stile generale del corpo non è cambiato, con quel suo look un po’ vintage che continua a far breccia nel cuore dei fotografi di tutto il mondo, ma sono state apportate alcune migliorie che lo rendono più comodo e produttivo:

  • Impugnatura più sporgente e sagomata
  • Tasti Q e AEL invertiti (per raggiungere il primo più comodamente)
  • Pulsante Fn superiore spostato in posizione migliore vicino al pulsante di scatto
  • Nuovo selettore modalità foto/video sotto la ghiera dei tempi (che prende il posto del metering, molto meno utilizzato)
  • Schermo completamente articolato (applausi)

Queste caratteristiche si vedono all’esterno e rendono il corpo della X-T4 ancora più completo di quello già molto valido della X-T3. Oltre a tutto ciò, Fujifilm ha lavorato anche all’interno, mantenendo lo stesso ottimo sensore BSI-CMOS da 26MP ma migliorando tantissime cose:

  • Aggiunta della stabilizzazione a 5 assi sul sensore (nettamente migliorata per fluidità rispetto a quella di X-H1, soprattutto per il video) e con una massima compensazione di 6,5 stop (5 stop con alcune lenti)
  • Nuovo otturatore meccanico, più silenzioso e veloce rispetto quello di X-T3, che garantisce migliori tempi di reazione ed una raffica a 15fps (20fps con otturatore elettronico)
  • Introduzione della batteria NP-W235 (simile alla Nikon EL15 per formato e dimensione) che migliora notevolmente l’autonomia portandola a 500 scatti per carica (600 lavorando nella nuova modalità Economy)
  • Nuova simulazione pellicola Eterna Bleach Bypass (alto contrasto, bassa saturazione)
  • Importanti miglioramenti nella messa a fuoco, sia in termini di velocità che di efficacia nel tracking continuo, con un tasso di successo dichiarato doppio rispetto ad X-T3
  • Prestazioni nettamente superiori per Face / Eye detection
  • Slow motion fino a 240fps in FullHD (crop 1.29x) e 4K fino a 60fps
  • Aspetto, comandi ed impostazioni differenziate per il Quick Menu Video
  • Modalità F-Log Assist per visualizzare i filmati registrati con profilo flat in BT-709 in tempo reale
  • Possibilità di selezionare il tipo di sorgente audio in ingresso: Mic / Line In

Ci sono tuttavia anche alcune piccole rinunce che arrivano con la X-T4. È stata infatti rimossa l’uscita audio (si dovrà presumibilmente usare un adattatore USB-C) e manca il caricabatterie in dotazione, costringendoci alla ricarica con cavo collegato direttamente alla fotocamera. Sarà in vendita però il BC-W235, ovvero un caricabatterie dedicato che ospita contemporaneamente due batterie.

La Fujifilm X-T4 sarà in vendita nelle colorazioni Silver e Black da fine aprile con i seguenti prezzi di listino:

  • 1829€ solo corpo
  • 2239€ in kit con il 18-55mm f/2,8-4 OIS
  • 2339€ in kit con il 16-80mm f/4 OIS

Con questa nuova versione i miglioramenti lato fotografico ci sono, e sono anche consistenti se consideriamo batteria, AF, otturatore, IBIS, ergonomia… ma è innegabile che la qualità d’immagine sia rimasta invariata rispetto a quella di X-T3 (non che sia un male, dato che è già ottima). Le modifiche introdotte, una fra tutte quella dello schermo touch articolato, vedono Fujifilm chiaramente intenzionata a sottolineare la già spiccata vocazione video emersa inizialmente con la X-H1 e poi messa a frutto proprio con la precedente X-T3.

La linea H non ha avuto molto successo ma i suoi reali difetti non erano poi molti, come evidenziato nella mia recensione. Tuttavia era un prodotto non esattamente centrato e che aveva nella batteria sottodimensionata e nella mancanza del display articolato i suoi più grandi difetti per l’utenza interessata al video. Questi problemi vengono ora risolti dalla X-T4, la quale integra pure aggiunte interessanti come la stabilizzazione sul sensore, che sembrava potesse essere un’esclusiva della serie H. Serie che, a questo punto, potrebbe benissimo essere dimenticata. C’è poco o nulla della X-H1 che si possa rimpiangere scegliendo una X-T4 e onestamente considero più questa come la prima Hybrid Camera della casa giapponese.

Forse c’è ancora spazio per una X-H2 in futuro, ma solo se venisse pensata davvero per bene. A parte la possibilità di portare la risoluzione a 6K (la X-T4 mantiene il 4K 60fps con un piccolissimo crop), non dispiacerebbe avere a listino un corpo ancora più comodo e “pesante” per girare a mano libera, soprattutto se Fujifilm riuscisse ad integrare qui alcune cose che mancano alla X-T4, come il rimosso audio-out, qualche controllo fisico in più, zebra, false color, vectorscope, shutter angle, registrazione RAW esterna, ecc… Con questi “pro” una X-H2 avrebbe senso, altrimenti molto meglio abbandonare la linea e concentrarsi sulle X-T, che rimangono senza dubbio le più complete ed interessanti. Soprattutto ora che i principali vantaggi della X-H1 sono stati opportunamente “saccheggiati”.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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