GPU NVIDIA per montaggio video su Premiere e Resolve: quanto servono? meglio GTX o RTX?

Leggi questo articolo grazie alle donazioni di Alessandro Censi, Francesco Fanti, Davide Catena, Dario Zaini, Giammarco Russo, Gregorio Seidita, Claudio Orler.
♥ Partecipa anche tu alle donazioni: sostieni SaggiaMente, sostieni le tue passioni!

Nel 2018 ho acquistato un iMac Pro (recensione) e devo ammettere che questo ha un po’ frenato il mio entusiasmo per i #SaggiProgetti. Almeno per quello che riguarda gli assemblati. Ho continuato a produrne, per test personale, per clienti e colleghi, ma dopo il piccolo #ProgettoAPU non ho pubblicato altro. L’iMac Pro è un ottimo all-in-one, non c’è che dire, ma il mio modello con Xeon W octa-core fatica un po’ nel montaggio video, in particolare nel rendering in realtime dove la GPU Vega 56 dimostra la sua inadeguatezza. In particolare io lavoro principalmente con materiale HEVC a 10bit 4:2:2 in log su cui applico una LUT con correzione colore, e noto spesso dei rallentamenti nella timeline, sia con Premiere che Resolve. Così qualche mese fa ho fatto una cernita dei componenti PC che avevo in redazione, acquistato le poche cose che mi mancavano, ed assemblato un mini PC piuttosto valido su base ITX (che rimane la mia preferita).

Ho scelto una CPU Intel potente ma non estrema (i9-9700K) perché in questo case la dissipazione ha i suoi limiti, 32GB di RAM (che ho visto essere adeguati per le mie produzioni) e come GPU ho “riciclato” una GTX 1080 che mi ritrovavo. Sapevo di non andare ai vertici delle prestazioni, tuttavia su questa macchina, che ho chiamato #ProgettoFenice, la timeline scorre più fluida e l’esperienza di montaggio è migliore. L’ho utilizzata poco, perché finché riesco mi piace stare alla mia scrivania principale con tutte le mie comodità, ma ho preferito farvi ricorso circa una volta a settimana, senza considerare tutte le volte che mi è servito un PC Windows per app specifiche di quella piattaforma. Nei prossimi giorni assemblerò un secondo computer su base Ryzen 7 3700x e farò ulteriori test, sia sulla CPU che sulle GPU, portando in campo anche la RX5700 XT che credo possa essere più interessante di quanto si immagini. Come prima cosa, però, avendo preso una RTX 2080 Super per la nuova macchina ho pensato di fare un confronto con la GTX 1080.

Le GeForce servono solo per il gaming?

L’uscita delle GPU NVIDIA della serie RTX l’ho vissuta senza molto trasporto. L’attenzione dell’azienda verso il ray tracing mi ha fatto presupporre che ci potessero essere miglioramenti marginali nelle prestazioni per il video. Dopotutto bisogna ricordare che la serie GeForce nasce per il gaming, anche se all’atto pratico viene preferita da moltissimi professionisti che non hanno il budget per le soluzioni della famiglia Quadro. E in effetti anche NVIDIA se n’è accorta. Ricordo benissimo che nel 2016 mi dissero di non voler partecipare ad un progetto per mettere in luce le potenzialità della serie GTX in ambito professionale, perché le direttive aziendali richiedevano di non confondere i due segmenti. Oggi, invece, le stesse schede vengono spinte in questa direzione proprio da loro con RTX Studio, ovvero sistemi basati su GeForce e specificatamente indirizzati al mercato professionale dei creativi, offerti con 3 mesi di Adobe Creative Cloud inclusi. Quindi se quando assemblavo PC con le GTX per il lavoro professionale qualche lettore storceva il naso dicendo “non capisci niente, sono schede da gaming”, oggi spero che questa barriera psicologia si possa considerare superata.

Le GPU NVIDIA vengono sfruttate da Premiere e Resolve?

Qui la risposta breve è , ma quella completa richiede approfondimenti. Prima di tutto si deve prendere coscienza del fatto che ad oggi software ed hardware non sono statici come un tempo, dunque tra aggiornamenti delle app e dei driver, le cose cambiando continuamente. Con riferimento ai due software che uso maggiormente su PC, la situazione in questo momento è la seguente:

Adobe Premiere Pro CC 2020

  • Nella timeline la GPU viene impiegata anche per il playback semplice di una traccia video (di solito con la GTX 1080 siamo sotto al 10%), per tutte le correzioni colore, comprese LUT (qui si sale più o meno al 20%), per titolazioni ed effetti 3D (che possono andare dal 30% fino anche al 100% a seconda della complessità).
  • In esportazione la GPU viene sfruttata per le stesse cose su Premiere Pro (se si passa dal Media Encoder si deve controllare di aver selezionato il Render hardware CUDA). Tecnicamente le GPU NVIDIA includono però anche la possibilità di effettuare codifica (NVENC) e decodifica (NVDEC) dei video, solo che Premiere non la sfrutta. Quindi la scheda grafica verrà impiegata nelle stesse modalità e percentuali già viste per il rendering della timeline.

Importante: da notare che per “3D” non si intende necessariamente il rendering di elementi tridimensionali. Anche due semplici livelli video sovrapposti con maschere o trasparenze rientrano in quest’area e dunque sfruttano maggiormente la capacità computazione della scheda grafica.

DaVinci Resolve 16

  • Nella timeline la GPU viene impiegata per il playback, da un minimo di 10/20% per le singole tracce video con correzione colore, salendo fino al 60, 80 e persino 100% quando ci sono più tracce mixate o effetti grafici 3D. Insomma, praticamente la stessa cosa di Premiere (per le percentuali sto sempre considerando come riferimento la GTX 1080).
  • In esportazione Resolve offre però anche la possibilità di scegliere NVIDIA per la codifica e, in questi casi, la GPU viaggia da un minimo di 60%, anche con una singola traccia con semplice correzione colore, e sale poi ad 80% con un po’ di effetti. Quanto appena detto vale in linea di principio ma a seconda delle specifiche situazioni si può andare anche sotto questa soglia (ad esempio da HEVC ad H264 la GPU non va oltre il 30% e i tempi si allungano) o sopra (con ProRes 4:2:2 si arriva al 100% di utilizzo sia esportando in H264 che HEVC). In tutti i casi, o almeno nel 99% di quelli che ho potuto provare, scegliendo i codec NVIDIA il tempo di esportazione è nettamente inferiore rispetto all’opzione Native, con la quale si equiparano grosso modo le prestazioni di Premiere.

In linea generale una GPU discreta è necessaria per il video editing professionale ed è altamente consigliata anche per l’uso amatoriale. Fanno eccezione giusto i casi in cui l’utente abbia solo di rado la necessità di effettuare montaggi se questi sono estremamente semplici, con nessuna o poca correzione, effetti al minimo e materiale di base a basso bitrate o con codifiche leggere. Solo in queste condizioni ci si può far bastare una buona CPU e la GPU integrata.

Photoshop e Lightroom gradiscono una buona GPU?

Anche qui la risposta veloce è . In entrambi i casi la GPU viene sfruttata dai software per eseguire con maggiore velocità numerose operazioni che vanno dall’applicazioni di filtri / effetti fino a cose più semplici come la rotazione del quadro o lo zoom. Si potrebbe fare di più in termini di ottimizzazione, ma l’incremento di prestazioni generali è notevole, anche se non ha nulla a che fare con l’apertura o il salvataggio dei file. Basta eseguire alcune operazioni banali come una sfocatura per apprezzare la differenza. In sintesi anche chi si occupa di grafica, fotoritocco o fotografia, può giovare notevolmente della presenza di una buona scheda grafica dedicata ed è sicuramente un requisito di base in ambito professionale.

GTX vs RTX: prestazioni nude a confronto

In passato ho usato diverse schede NVIDA superiori alle x80, tra cui le versioni Ti ed anche una Titan XP (la Jedi Order). Con le GTX 1080 Ti ho testato anche una configurazione SLI a doppia scheda, ma nell’ambito del video editing i miglioramenti sono stati marginali e sicuramente non proporzionati alla spesa aggiuntiva. Colleghi mi dicono sia una soluzione apprezzabile per modellazione, animazione e VFX, ma non è il mio campo. Per il video è molto meglio una buona, singola, GPU. Le versioni Ti sono molto interessanti ma ho trovato il giusto bilanciamento di spesa/prestazioni per il mio uso con la GTX 1080, che dunque ho deciso di mettere a confronto con la più recente della stessa fascia: la RTX 2080.

RTX 3000: nel 2020 NVIDIA dovrebbe rilasciare una nuova serie aggiornata di schede grafiche ma, considerando le tradizionali tempistiche, l’arrivo effettivo sul mercato è difficile attenderselo prima di giugno. Questo sempre se l’annuncio arriverà a marzo, come alcune voci suggeriscono. Se invece slitterà al periodo estivo, allora le nuove GPU potrebbero surfare il mercato con le renne di Babbo Natale.

Quando si eseguono i benchmark sulle due schede si ottengono punteggi incredibilmente diversi. Ad esempio con Geekbench 5 il test Compute realizzato con OpenCL e GUDA vede in vantaggio la RTX 2080 con numeri ben superiori al doppio.

Non cambia nulla con Cinebench R15 ed R20, che fanno leva sulla CPU. Su Luxmark 3.1, invece, il vantaggio della RTX 2080 viene fuori prepotentemente attivando entrambe le risorse (io prendo sempre a riferimento la scena Hotel Lobby che è piuttosto complessa).

Non serve fare altri test, i numeri parlano chiaro: in termini di potenza bruta la RTX 2080 schiaccia la GTX 1080. Tuttavia l’esperienza ci ha insegnato a prendere questi numeri con le dovute cautele: a seconda dei campi di applicazione e dalla capacità dei software utilizzati di sfruttare l’hardware, i risultati nella vita reale di un professionista della creatività possono essere ben diversi.

Photoshop e Lightroom: si può risparmiare

Anche se entrambi questi software fanno un discreto uso della GPU, l’effettivo apporto è quasi completamente trascurabile. Anzi, nell’uso quotidiano è proprio difficile notare la benché minima differenza. Per vedere la RTX 2080 in vantaggio (e di poco) ho dovuto eseguire delle attività in batch leggermente più lunghe. Ho creato un’azione stresstest su Photoshop con una serie di filtri impegnativi e l’ho applicata su 10 fotografie, completando il tutto con un salvataggio. Con la nuova scheda grafica il vantaggio è stato di soli 4 secondi su un totale di 80. Qualcosa come lo 0,5% di miglioramento. Non si tratta di una variazione casuale, perché ho eseguito anche altri test e più di una volta, quindi siamo incredibilmente lontani dal 2,6x di capacità computazionale misurata da Geekbench 5. Ovviamente non è quest’ultimo a “sbagliare”, è solo che la potenzialità massima teorica della GPU non ha nulla a che vedere con il suo reale apporto in un singolo task con un dato software.

Su Lightroom Classic la situazione è leggermente migliore. L’ho misurata con un preset impegnativo applicato su un gruppo di foto ed ammonta più o meno al 30%. Questo vuol dire che se con la GTX 1080 una modifica su 200 file richiedeva 50 secondi con la RTX 2080 ne “basteranno” 38. Considerando però che in genere si lavora di micro aggiustamenti, spesso su singola foto, quello che si apprezza è un leggerissimo incremento di reattività nella modifica dei parametri di sviluppo dei file RAW. Sicuramente molto gradito ma nulla per cui strapparsi le vesti o spendere il doppio. Inoltre è bene ricordare che la GPU non entra in gioco nelle operazioni di importazione ed esportazione. Ecco perché con questi due software, molto noti nell’ambito della creatività e della fotografia, si può tranquillamente risparmiare acquistando una GTX di vecchia generazione. Anche usata.

Premiere Pro CC 2020: peggio del previsto

Arrivando finalmente al montaggio video, che era poi il fulcro di questo approfondimento, ci troviamo di fronte al software più utilizzato da amatori e professionisti: Premiere Pro, attualmente in versione 14.0.1 con la CC 2020. Con questo ho eseguito davvero moltissimi test ma cercherò di mostrarvi solo i più significativi. Salto a piè pari la lavorazione in FullHD che per entrambe le schede in uso e con l’i7-9700K (pur non overcloccato) sono una passeggiata. 

Premiere Timeline A: H264

Clip UHD @25fps H264 4:2:0 100Mbit/s
Montaggio 10min (1 LUT + Color Correction) senza effetti/titolazione
GPU GTX 1080 RTX 2080
Timeline Fluida Fluida
Esportazione H264 HEVC H264 HEVC
Tempo 8:16 9:30 8:16 9:28
Uso GPU < 20% < 20% < 20% < 20%

Già da questo primo test si vede come i miglioramenti della RTX 2080 siano decisamente inferiori rispetto al differenziale da benchmark delle due schede. Addirittura sull’esportazione H264 la GTX 1080 l’ha equiparata al secondo. Il motivo è che la parte pesante del lavoro di codifica su Premiere la farà sempre la CPU, mentre alla scheda grafica sarà demandato il compito di produrre il flusso video. E se questo è semplice, come nel caso appena visto, l’applicazione di LUT e correzione colore non influirà quasi per nulla sui risultati, che vedono le due schede in sostanzialità parità.

Premiere Timeline B: HEVC 10bit

Clip UHD @24fps HEVC 10bit 4:2:2 150Mbit/s
Montaggio 10min (1 LUT + Color Correction) senza effetti/titolazione
GPU GTX 1080 RTX 2080
Timeline Fluida Fluida
Esportazione H264 HEVC H264 HEVC
Tempo 9:24 10:38 9:28 10:38
Uso GPU < 20% < 20% < 20% < 20%

Qui le clip sono ben più impegnative, sia per la codifica HEVC che per i 10bit ed il campionamento colore 4:2:2. Ma ancora una volta, per quanto detto poco fa, le due schede danno risultati sovrapponibili. Le piccole variazioni che vedete, con la GTX 1080 persino in anticipo esportando in H264, io le ho imputate essenzialmente alle fluttuazioni termiche della CPU (ma devo dire che ho rifatto i test diverse volte e la RTX 2080 ha finito quasi sempre un po’ dopo con H264). Anche sulla timeline non ho notato alcuna differenza nella fluidità.

Premiere Timeline C ProRes

Clip 4K (DCI) @24fps ProRes 4:2:2 500Mbit/s
Montaggio 10min (1 LUT + Color Correction) senza effetti/titolazione
GPU GTX 1080 RTX 2080
Timeline Fluida Fluida
Esportazione H264 HEVC H264 HEVC
Tempo 9:02 10:50 9:24 10:50
Uso GPU ~ 10% ~ 10% ~ 10% ~ 10%

Saliamo di livello con delle clip leggermente più grandi (formato 4K DCI e non UHD) registrate in ProRes con l’elevato bitrate di 500Mbit/s, sempre 4:2:2. La lavorazione sulla timeline è praticamente la stessa e i risultati mostrano una parità nell’esportazione HEVC ma un piccolo vantaggio della GTX 1080 sull’H264. In questo test l’uso della GPU è sceso ulteriormente, andando molto più vicino al 10/15% con tutti i formati e per entrambe le GPU.

Premiere Timeline D: RAW

Clip 4K (DCI) @24fps BRAW 4:2:2 300Mbit/s
Montaggio 10min (1 LUT + Color Correction) con effetti/titolazione
GPU GTX 1080 RTX 2080
Timeline Fluida Fluida
Esportazione H264 HEVC H264 HEVC
Tempo 9:16 11:56 9:22 11:50
Uso GPU < 30% < 30% < 30% < 30%

Infine ho voluto fare una prova anche con i BRAW (leggeri) della BlackMagic Pocket Cinema Camera 4K, messi in timeline con un montaggio un po’ più complicato, aggiungendo transizioni e titolazione oltre a LUT e color correction. Ancora una volta la RTX 2080 non ha dato niente di più rispetto la GTX 1080, migliorando di 6 secondi il tempo di esportazione in HEVC ma perdendone altrettanti nell’esportazione H264.

Ultime osservazioni:

  • È un vero peccato che Premiere Pro non usi NVENC
  • La RTX 2080 con Premiere migliora pochissimo sulla fluidità della timeline e quasi nulla sull’esportazione

DaVinci Resolve 16: la coerenza vince

Il software di montaggio di Blackmagic è diventato il mio preferito. Non mi piace la gestione delle librerie e con le nuove GPU del MacBook Pro 16″ c’è ancora qualche bug, ma su iMac Pro e sugli altri Mac e PC che ho va una cannonata. Oltre all’incredibile cura nella sezione colore, la cosa che mi piace di più di Resolve è la sua coerenza, sia per la solidità dell’interfaccia che la gestione dell’hardware. Con lui ottieni i risultati che ti aspetti e rende chiaro all’utente cosa usa e come, offrendo possibilità di scelta aperta per GPU e codifiche. Inoltre gira su macOS, Windows e Linux, quindi qualsiasi piattaforma si scelga si cade sempre in piedi.

Ve ne parlo perché il software è molto meno diffuso di Premiere, soprattutto nella fascia mainstream dove i più neanche lo conoscono. Al contrario, però, merita molte attenzioni e quindi gli dedico con piacere questo piccolo spot gratuito. Gratuito come lo stesso software, che incredibilmente non si paga nella versione Base e costa poco anche nella Studio. Quest’ultima ha ovviamente molti vantaggi, tra cui la gestione dei file a 10 bit, la creazione di timeline con risoluzioni superiori all’UHD, molti strumenti evoluti in più come la riduzione rumore, il color grading su HDR, 3D Tracking, ecc.. però la versione free è ottima per iniziare e per molti utenti può essere anche quella definitiva date le molteplici potenzialità di cui dispone.

Rendering timeline

Per valutare l’efficienza del rendering in tempo reale sulla timeline ho eseguito il test Standard Candle, che applica una corposa quantità di effetti su una clip per mettere in difficoltà il sistema. In particolare è la modalità a 66 blur che ho valutato, l’unica su cui entrambe le schede non portano a casa il massimo score di 24fps. Con la GTX 1080 si viaggia sugli 11fps, mentre con la RTX 2080 si ha un valore stabile di 14fps. In sostanza quando si lavoreranno timeline ricche di effetti video o 3D, la nuova scheda potrà offrire una fluidità massima superiore del 27%. Sottolineo la parola “massima” perché questa differenza verrà fuori solo superando la soglia di complessità che porta la GTX 1080 a saturazione.

Codifiche: cambia tutto con NVENC

Iniziamo subito con le buone notizie: Resolve consente di scegliere in fase di esportazione il motore di rendering: Native (CPU) o NVIDIA (GPU). In entrambi i casi la scheda grafica viene comunque sfruttata di base per la timeline e gli effetti, quindi la modalità Native equipara grosso modo il comportamento standard di Premiere Pro mentre attivando NVENC si va oltre. In positivo ovviamente. Vi mostrerò solo questi risultati, sicuramente più interessanti per valutare le massime performance ottenibili.

Resolve Timeline E: HEVC 10bit

Clip UHD @24fps HEVC 4:2:2 150Mbit/s
Montaggio 10min (1 LUT + Color Correction) con effetti/titolazione
GPU GTX 1080 RTX 2080
Timeline Fluida Fluida
Esportazione H264 HEVC H264 HEVC
Tempo 8:14 3:52 7:56 3:35
Uso GPU ~ 40% ~ 80% ~ 30% ~ 80%

Sfruttando l’encoder della GPU, Resolve porta l’utilizzazione di quest’ultima molto più in alto, con valori che viaggiano tra il 30 ed il 40% nel caso dell’esportazione H264 che salgono addirittura all’80% per l’HEVC. Questa differenza impatta notevolmente sui risultati, con tempi quasi dimezzati per la codifica più recente. Da notare che le clip erano già in HEVC e che rispetto alla timeline B di Premiere qui si finisce molto prima, con tutto che ci sono pure effetti e titolazioni. Infine, Resolve evidenzia un vantaggio coerente per la RTX 2080, nell’ordine del 4% con H264 e dell’8% con HEVC.

Resolve Timeline F: ProRes

Clip 4K (DCI) @24fps ProRes 4:2:2 500Mbit/s
Montaggio 10min (1 LUT + Color Correction) senza effetti/titolazione
GPU GTX 1080 RTX 2080
Timeline Fluida Fluida
Esportazione H264 HEVC H264 HEVC
Tempo 3:00 3:34 2:36 3:22
Uso GPU ~ 60% ~ 60% ~ 100% ~ 100%

Con delle clip belle pesanti in ProRes, Resolve è andato davvero molto veloce. Il risultato migliore in assoluto è stato quello dell’esportazione in H264 con la RTX 2080, che ha richiesto solo 2:36 per 10 minuti di montaggio. Con la GPU più recente ho visto spesso l’utilizzazione al 100%, cosa che ovviamente ci porta ad ottenere questi ottimi risultati. Stranamente con la GTX 1080 si viaggia intorno al 60%, ma i tempi di esportazione sono stati comunque ottimi. In questo caso, partendo da clip poco compresse (ProRes), il vantaggio della RTX 2080 è risultato più evidente usando la semplice codifica H264 (15%) mentre con HEVC è decisamente inferiore (6%).

Resolve Timeline G: RAW

Clip 4K (DCI) @24fps BRAW 4:2:2 300Mbit/s
Montaggio 10min (1 LUT + Color Correction) senza effetti/titolazione
GPU GTX 1080 RTX 2080
Timeline Fluida Fluida
Esportazione H264 HEVC H264 HEVC
Tempo 3:10 3:38 2:38 3:20
Uso GPU ~ 70% ~ 60% ~ 100% ~ 100%

Vediamo infine com’è andata con i RAW della BMPCC 4K, anche se qui Blackmagic gioca in casa (ma su Premiere si sfrutta comunque il plugin nativo che dovrebbe avere le stesse performance). In realtà i risultati ottenuti con i BRAW sono sovrapponibili a quelli del ProRes (la variazione media è di soli 3,5 secondi). A parte delle discrepanze nell’uso della GPU (che credo dipendano dal miglior supporto HW a NVENC nelle nuove generazioni), con Resolve i dati sono sempre piuttosto lineari e comprensibili, ma il vantaggio della RTX 2080 arriva ad un massimo del 20% solo con H264, mentre con HEVC si vede un più modesto miglioramento del 9%.

Ultime osservazioni:

  • Partendo da file poco compressi (ProRes) la codifica H264 è più veloce perché meno impegnativa di quella HEVC
  • Partendo da file HEVC la codifica H264 risulta più lunga di quella HEVC (meno ovvio, ma coerente)
  • L’utilizzo di NVENC velocizza di molto le operazioni
  • Resolve sfrutta l’hardware molto meglio di Premiere
  • I miglioramenti con la RTX 2080 sono, nella maggior parte dei casi, contenuti

Conclusioni

A prescindere dall’eventuale confronto diretto tra Premiere e Resolve, la RTX 2080 nel video editing non riesce ad offrire neanche lontanamente i miglioramenti prestazionali che si possono sperare basandosi sui benchmark. La forbice massima rispetto alla GTX 1080 si registra con la codifica H264 partendo da file ProRes (+20%), ma il miglioramento medio che è venuto fuori da queste prove è più vicino al 5/10%. Valori che possono sicuramente rappresentare un elemento positivo in fase decisionale, ma che vanno elaborati anche nel rispetto di altre considerazioni.

Questo articolo è propedeutico ad una serie di altri in lavorazione che terranno conto anche delle nuove GPU di AMD incluse nei computer Apple (ma che si possono ovviamente usare pure su Windows).

Prima di ogni cosa la RTX 2080 viaggia su un prezzo minimo di mercato di circa 850€, mentre una GTX 1080 nell’Amazon Warehouse si porta a casa per 300€. Certo una è nuova e l’altra è “usata”, ma solo perché il nuovo per la 1080 non è molto facile da trovare oggi e neanche conviene più di tanto. A parte la questione prezzo, la RTX 2080 Super ha memoria più veloce (GDDR6 vs GDDR5) ma lo stesso quantitativo di 8GB.

Complessivamente direi che lavorando su Premiere si fa decisamente bene a risparmiare con i vecchi modelli, mentre con Resolve un piccolo vantaggio si registra e, a seconda dei casi, può anche essere considerato rilevante in fase d’acquisto. In più fa piacere vedere prestazioni leggermente migliori su Photoshop e Lightroom Classic. Queste considerazioni hanno come riferimento specifico il settore foto/video, mentre se la stessa postazione dovesse essere sfruttata anche per altre funzionalità che giovano della RTX (animazione, vfx, gaming) allora la spesa aggiuntiva potrebbe essere ripagata diversamente.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.