macOS 10.15.5 porterà un nuovo sistema di gestione della batteria sui MacBook con Thunderbolt 3

Le versioni intermedie di iOS portano molto spesso nuove funzionalità, oltre ai bugfix. Ci riferiamo perlopiù a quelle che recano solo un secondo numero accanto a quello principale, ad esempio 13.4, mentre il terzo numero finale rappresenta aggiornamenti minori che quasi sempre apportano solo correttivi. Su macOS la situazione è quasi all’opposto, gli update portano il più delle volte poche novità visibili nell’uso, prediligendo la risoluzione dei problemi e rinviando gli sforzi funzionali al successivo rilascio maggiore annuale. Tuttavia, proprio questo centellinare fa sì che quando arrivano migliorie nei macOS intermedi siano di alto impatto. Sarà il caso anche della 10.15.5, che sta attraversando il suo ciclo Beta proprio in queste settimane e si prepara ad introdurre un nuovo sistema di gestione energetica per i MacBook.

Come riporta Six Colors, si tratta di un’iniziativa che ricalca idealmente quanto fatto sugli iPhone nelle ultime versioni di iOS, con annesse polemiche per la nota vicenda del batterygate. In questo caso il sistema monitora lo stato di salute della batteria e qualora questa non sia più in condizioni ottimali, provocando anche spegnimenti non essendo in grado di sostenere il picco energetico richiesto, regola le prestazioni al ribasso, lasciando all’utente la facoltà di ripristinare le performance massime (almeno fino al successivo spegnimento improvviso).

Con iOS 13 è stata introdotta anche un’ulteriore funzionalità che ottimizza la fase di ricarica in base alle abitudini dell’utente, limitandola all’80% delle capacità massime quando rileverà un periodo di prolungato collegamento alla corrente, come la notte, e completando il caricamento solo in prossimità dell’orario in cui l’algoritmo prevede che l’utente inizierà ad utilizzare il dispositivo scollegato. Ciò viene fatto al fine di evitare che l’iPhone resti per troppo tempo fisso al 100% di carica, dal momento che a lungo termine ciò ha effetti negativi sulle batterie. Anche in questo caso si tratta di un’opzione che può essere disattivata in qualsiasi momento, ripristinando la ricarica piena.

Nel caso di macOS, verrà ripresa solo quest’ultima parte di ottimizzazione, seppure in maniera diversa. Oltre a controllare lo stato della batteria, il sistema misurerà le temperature che essa raggiunge e analizzerà il modo in cui avvengono i cicli di ricarica, ad esempio se essa avviene a Mac del tutto scarico tenendolo collegato solo per il tempo necessario al caricamento o se viene sfruttata prevalentemente l’alimentazione elettrica anche quando il computer potrebbe farne a meno (per esperienza personale, dato che facendo così quasi mi esplose un MacBook: non tenetelo sempre attaccato, anche in questo periodo). Qualora venisse rivelata una tendenza a scenari simili al secondo, la ricarica verrà limitata al raggiungimento di una soglia prefissata al fine di prolungare la vita utile della batteria nonché evitare potenziali inconvenienti.

Come per la controparte in iOS, l’utente avrà la facoltà di disabilitarla attraverso le Preferenze di Sistema. Non tutti i MacBook supportati da Catalina saranno soggetti al nuovo sistema predefinito di gestione della batteria che debutterà con la 10.15.5. Esso sarà sfruttato solo per i modelli di Thunderbolt 3, mentre quelli con la MagSafe (più i MacBook da 12″, la cui porta USB-C non supporta pure Thunderbolt) manterranno lo status quo energetico attuale.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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