Arriva su Adobe Premiere il supporto alla codifica hardware di NVIDIA e AMD

Adobe viene molto spessa criticata per la scarsa ottimizzazione dei propri software ed una sostanziale staticità nello sviluppo. Cose che si associano facilmente con la sua posizione di leader di mercato e che la rendono un bersaglio fin troppo facile per le malelingue. Tuttavia di motivi concreti per non apprezzare il loro operato ce ne hanno dati fin troppi. Alcuni software hanno accumulato continuamente funzioni su un “core” vecchio, arrivando alla necessità di ripartire da capo per fare pulizia (vedi Lightroom e la sua versione Classic); altri hanno tardato anni per supportare funzionalità hardware che altrove erano scontate (come QuickSync); ed altri ancora hanno provato ad apportare “migliorie” stravolgendo comandi semplici che erano lì da oltre un ventennio, costringendo gli utenti a lamentarsi per poi fare marcia indietro (ad esempio la trasformazione proporzionale su Photoshop negli ultimi mesi). È questo è un elenco molto breve, giusto per dare un’idea di massima.

Personalmente ritengo queste critiche – e tante altre – più che legittime, ma so anche che arrivati a certi livelli di dimensione e diffusione, non ci si può più muovere agevolmente come fanno le piccole aziende. Quindi li capisco, almeno in parte, ma non mi piace come si stanno muovendo in ambito mobile, creando 100.000 app diverse ognuna con una singola, piccola, funzionalità. Non sarebbe stato meglio lavorare fin dall’inizio ad un core moderno su mobile per poi aggiungere, modularmente, tutte le funzioni in un unico ambiente? A questo punto avremmo già un Photoshop di ottimo livello invece che accontentarci di una versione che è inferiore a soluzioni di terze parti che esistono da anni.

Sul fronte professionale molti software di Adobe sono praticamente uno standard e questo implica anche tutta una serie di “responsabilità” quando si vanno ad apportare cambiamenti. Tuttavia l’anno scorso sono stato quasi costretto ad abbandonare Premiere poiché, pur crescendo sempre per funzioni, non è rimasto al passo con i tempi per il supporto alle funzioni hardware di processori e schede grafiche. Quindi potevi fare di tutto ma le prestazioni erano deludenti in confronto con Final Cut o Resolve. Lentamente, però, le cose si stanno finalmente sbloccando. Tutto è iniziato a fine del 2018, quando è arrivato un miglior supporto a Metal su macOS. Ad un certo punto, non ricordo esattamente quando, era arrivata anche la compatibilità con Intel QuickSync e adesso, con l’ultimo aggiornamento, viene finalmente supportata anche la codifica delle GPU NVIDIA.

In un articolo precedente ho mostrato l’impatto di quest’ultima su Resolve, dove si riducono drasticamente i tempi di esportazione, ed ora la stessa cosa si può fare anche su Premiere. Purtroppo non è utile in ambiente Mac, dato che si usano ormai da anni solo le GPU di AMD, ma le note di rilascio parlano anche del supporto alla codifica hardware di AMD, che nelle schede recenti supporta sia H.264 che HEVC. Insomma, non vedo l’ora di provare e di vederne gli effetti ma, soprattutto, sono contento che Adobe abbia colmato questa grossa lacuna e che stia recuperando il terreno perso negli ultimi anni. E non è finita qui, perché è arrivato (finalmente) anche il supporto al ProRes RAW e c’è già una versione Beta compatibile con la scheda Afterburner dei Mac Pro.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.