Beccati! Conosciamo meglio i processori Intel di decima generazione dei nuovi MacBook Pro 13″ top

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Negli ultimi giorni stiamo approfondendo i discorsi tecnici relativi ai nuovi MacBook Pro da 13″. C’è un punto che però ha mantenuto un certo livello di dubbi, in assenza d’indicazioni più precise, ossia le CPU. Sappiamo che sui due modelli d’ingresso vengono ancora utilizzati i Core i5 di ottava generazione, gli stessi che erano già presenti sui corrispondenti del 2019, mentre le due configurazioni top passano agli i5 di decima generazione, più un’ulteriore opzione con Core i7. Nel suo post Maurizio ha ben illustrato il perché di questa scelta da parte di Apple, con varie potenziali motivazioni, che v’invito ad approfondire attraverso il link soprastante.

Restava da capire invece la questione dei modelli di punta: che CPU montano? Intel, sempre com’è stato osservato nell’approfondimento sopra discusso, non aiuta affatto inserendo nella decima generazione sia i processori basati sulla nuova microarchitettura a 10 nm Ice Lake sia quelli su base Comet Lake, che è un’ulteriore iterazione di Coffee Lake e delle precedenti a scendere fino a Skylake, mantenendo il processo produttivo a 14 nm. Gli indizi puntavano però tutti su Ice Lake, nel caso di Apple, con la Iris Plus Graphics senza numero come sui nuovi MacBook Air che destava il maggior sospetto a riguardo.

Tutte le voci sinora stanno convergendo su due sigle: i7 1068NG7 e i5 1038NG7. A meno di clamorose sorprese, possiamo darle per certe, soprattutto la seconda vista la buona quantità di benchmark postati su Geekbench con risultati abbastanza uniformi (nelle prove sintetiche è possibile uno scostamento anche attorno al centinaio di punti, dato che nel momento in cui si lanciano i test non si può del tutto escludere la presenza di qualche processo in background lanciato dal sistema operativo o altri software). Un solo risultato al momento per l’i7, pertanto è troppo presto per dire se esso sia veritiero o meno. Tuttavia, dei due possiamo dare per definito proprio il processore top, perché l’abbiamo già conosciuto.

I primi processori Ice Lake furono infatti annunciati addirittura ad inizio dello scorso agosto, quasi tutti nelle configurazioni dai voltaggi bassi e medio-bassi, tranne uno con TDP (Thermal Design Power) da 28 W. La sigla? i7 1068G7. Molto somigliante agli identificativi circolanti in queste ore, vero? Un quad-core, con frequenza base da 2,3 GHz, anche qui guarda caso la stessa della CPU opzionale dei nuovi MacBook Pro 13″ top. Il massimo clock che può raggiungere in Turbo Boost è di 4,1 GHz. Un’altra coincidenza. Troppe, direi: a meno che non siamo davanti ad un qualche depistaggio di sorta, 1068G7 e 1068NG7 sono lo stesso modello o comunque quasi del tutto identici. Aggiungendoci pure che per molto tempo si è lasciato desiderare, rispetto alle altre CPU Ice Lake, il quadro appare completo.

Parliamo ora dell’i5 1038NG7, che non era presente nella lineup di agosto né è stato mai formalmente annunciato. Tuttavia, anche qui ci sono buoni motivi per essere certi del suo utilizzo nei MacBook Pro 13″. Togli dall’i7 2 MB di cache, da 8 a 6, qualche centinaio di MHz dalla frequenza e hai ottenuto l’i5. Vale per i processori Ice Lake con TDP da 9 e 15 W, senz’altro varrà anche in questo caso, non avrebbe senso fare altrimenti. È vero che non sempre Apple ha optato per le soluzioni più prevedibili, ma qui non vediamo proprio alcunché a suggerirci un contesto diverso da quello prospettato.

Sul fronte delle performance, rispetto ai 3907 totalizzati dall’i5 Coffee Lake che era presente nei modelli 2019, prendendo in considerazione il benchmark migliore dalla lista linkata più in alto nel post, con un punteggio multi-core di 4489, abbiamo un discreto salto, anche se non eccezionale. Un delta apparentemente minore (ma, come già detto, va considerato un margine di aleatorietà in questi valori) si trova comparando l’i7 tra le due generazioni, col nuovo che arriva a 4565 punti contro i 4199 del predecessore. In generale, possiamo presumere che sulla carte nell’esperienza d’uso reale non dovremmo trovarci davanti a grandissime differenze. Purtroppo non sono presenti i test Metal per quel che concerne la GPU G7, che avrebbe restituito forse migliorie più consistenti.

Infine, diamo un’occhiata alla dicitura N, già vista anche nei processori degli ultimi MacBook Air. In quel caso andavano ad identificare varianti con specifiche modifiche sulle frequenze rispetto alle altre CPU Intel della stessa famiglia di decima generazione. Qui non siamo davanti alla stessa situazione: abbiamo visto che l’i7 1068NG7 presenta le stesse caratteristiche tecniche del già annunciato 1068G7, mentre l’i5 non ha nemmeno un corrispettivo. Verosimile che dunque la N abbia qui uno scopo più prettamente commerciale, con Apple che si è aggiudicata lo ius primae noctis su questi processori freschi di produzione, un po’ di esclusiva prima che entrino in massa nel circuito OEM. Ad ogni modo, non vediamo l’ora di mettere alla prova al più presto il nuovo MacBook Pro 13″ per scoprire fino a che punto davvero si spingono queste Ice Lake.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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