Il MacBook Pro 13″ 2020 top di gamma sfida i Pro 15″

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Sono usciti i nuovi MacBook Pro 13″ ed abbiamo analizzato nel dettaglio cosa è cambiato. Ogni volta che Apple presenta un aggiornamento gli utenti iniziano a fare confronti ed a chiedersi quale sia il modello più adatto per loro. Se non si hanno grosse esigenze il dubbio principale è se preferire Air o Pro, ecco perché ho provato a spiegare le differenze nel dettaglio in un precedente video. In sintesi la mia opinione è che per uso office semplice e la produttività personale vada bene un Air, ma se iniziate a metterci dentro CAD, 3D, audio, video e anche foto a livello un po’ più avanzato, si deve preferire comunque il Pro. Pompare l’Air oltre il base con i5 quad-core – ad esempio con 16GB o i7 – non porta a nulla di concreto se non un inutile dispendio di denaro. Questo perché oltre ad un certo punto non può andare per via dei limiti termici più volte descritti. Quindi se avete bisogno di maggiori prestazioni dovete preferire il Pro, anche se questo presenta una CPU di ottava generazione.

Escluse le esigenze più basiche si presenta un altro dubbio, quello su cui vorrei concentrarmi oggi. Ovvero quello di chi ha bisogno di elevate prestazioni ma senza svenarsi. In questo ambito ci metto in particolare gli utenti che lavorano nel settore foto/video, perché è quello che mi interessa di più, ma in realtà l’impatto relativo a quando vedremo si estende a tutti gli ambiti, compresa la programmazione, il design, l’audio e via discorrendo. Iniziamo col dire che nei giorni scorsi si è chiarito quali siano i processori dei nuovi MacBook Pro 13″ con 4 porte Thunderbolt 3, i quali dovrebbero avere le seguenti caratteristiche:

Nel precedente video, pubblicato prima che queste informazioni fossero note, avevo detto che saremmo potuti arrivare ad un miglioramento di prestazioni di circa il 20% ma che il salto sarebbe stato superiore sul fronte grafico. E in effetti la Iris Plus G7, presente su entrambi i processori dei modelli con 4 porte Thunderbolt 3, arriva sostanzialmente a raddoppiare le performance rispetto la Iris Plus Graphics di quelli base con 2 porte. Altre due considerazioni interessanti sono che:

  1. la stessa iGPU nel MacBook Air va più o meno ad 1/3 di velocità per via del ridotto clock e dei limiti termici
  2. la stessa iGPU nel MacBook Pro va meglio sull’i7, presumibilmente per un leggero vantaggio sulla massima frequenza operativa raggiungibile (1,05 vs 1,1GHz)

Sarà interessante capire nella prossima recensione cosa effettivamente si potrà riuscire a fare con questi nuovi MacBook Pro 13″, ma, se mi permettete, vorrei prima di tutto ricapitolare l’attuale situazione. Guardando ai portatili Apple in lineup si potrebbe sintetizzare una cosa del genere:

  • MacBook Air: per chi utilizza il computer solo per le attività semplici del quotidiano
  • MacBook Pro 13″ 2 porte: per chi non vuole spendere tanto ma vuole quel qualcosa in più che l’Air non può offrire e che abbraccia qualsiasi settore della produttività personale e professionale
  • MacBook Pro 13″ 4 porte: per chi ha necessità di un comparto grafico leggermente superiore, può spendere di più ma ha bisogno di estrema portabilità
  • MacBook Pro 16″: per chi necessita di elevate prestazioni o di una buona scheda grafica

Tra le maglie di questi step si nascondono dei vuoti. Ad esempio si potrebbe volere una buona GPU dedicata in una dimensione portabile. Questa opzione potrebbe essere colmata nel 2021 da un ipotetico MacBook Pro 14″, tuttavia non sarebbe facile mettere in un case così piccolo una scheda video moderna ad alte prestazioni, sia per la necessità di areazione che per la richiesta energetica sulla batteria. E c’è un altro aspetto interessante da considerare: fino all’anno scorso nei Pro 13″ avevamo delle iGPU con bassissime prestazioni, che erano persino dimezzate rispetto a quelle della GPU standard inserita nel MacBook Pro 15″ base del 2016: la Radeon Pro 450. Basandomi su questo avevo detto che un vecchio Pro 15″ sarebbe stato comunque da preferire ma, in realtà, mi sbagliavo. In questi anni Intel si è prodigata per migliorare sul fronte grafico e la Iris Plus G7 del nuovo Pro 13″ arriva finalmente ed equiparare la vecchia 450. Inoltre anche la CPU i5 di decima generazione supera l’i7 di sesta generazione che era presente in quei computer.

Non è che ci sia da gridare al miracolo, in fin dei conti sono pur sempre passati 4 anni, tuttavia non davo così scontato che Intel arrivasse a questo risultato considerando i suoi lenti progressi. Poi, certo, un comparto grafico integrato non si potrà mai confrontare con uno dedicato dello stesso periodo, infatti se si prende l’attuale MacBook Pro 16″ base la sua Radeon Pro 5300M è tre volte più veloce della Iris Plus.

Ad ogni modo questi nuovi modelli da 13″ con 4 porte Thunderbolt 3 sembrano poter riportare un po’ di dignità anche nei piccoletti di casa, oltre a distanziarsi nettamente rispetto ai 2 porte sul fronte grafico. Era quello che si diceva già nel precedente articolo, in effetti, ma ora quel vantaggio ha un volto e sappiamo cosa aspettarci, ovvero un raddoppio delle prestazioni per la GPU oltre che un incremento di velocità tra il 15 e il 20% per i processori.

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Vi consiglio anche di dare un occhio ai ricondizionati Apple ufficiali.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.