Bomba alla WWDC 2020: Apple pronta ad annunciare i Mac con ARM

Leggi questo articolo grazie alle donazioni di Alessandro Tognoni, Vincenzo Conigliaro, Fabio Sereno, Fabio Vercilli, Sergio Lo Bianco, Giuseppe Marino, Francesco Mussoni.
♥ Partecipa anche tu alle donazioni: sostieni SaggiaMente, sostieni le tue passioni!

A meno di due settimane della WWDC 2020, Mark Gurman ha sganciato la bomba: Apple ha in programma di annunciare a breve il cambio di processori nei Mac. Si parla quindi di abbandonare le CPU Intel in favore di nuove soluzioni custom basate su ARM e progettate in casa, similmente a quanto avviene già su iPhone e iPad. I motivi sono semplici e sono sicuramente correlati alla mancanza di miglioramenti sostanziali in quel di Santa Clara, da cui si propongono ancora oggi diversi processori con tecnologia produttiva a 14nm mentre sia Apple che AMD hanno superato i 10nm e messo a regime i 7nm. Ma ci sono altri vantaggi derivanti dalla produzione in casa, sia sul fronte economico che strategico – potendo pianificare in autonomia innovazioni e produzione – così come su quello tecnologico – dotando i chip delle funzionalità di cui si ha bisogno.

Si tratterebbe di un ulteriore passo verso l’integrazione, aggiungendo un livello in più di personalizzazione sul fronte hardware anche sui Mac. Ci sono pure rischi e maggiori responsabilità, ma la costante produzione degli Ax non fa temere in tal senso.

Secondo le solite fonti affidabili di Gurman, l’annuncio dovrebbe arrivare proprio alla WWDC del 22 giugno, ma potrebbe slittare visto che l’hardware e il software non sono ancora del tutto pronti. In effetti il primo computer Apple con ARM non è previsto prima del 2021, con tutti i “se” derivanti dalla pandemia ancora in corso. Non sarà una transizione rapida e potrebbero essere esclusi nei primi anni i modelli di punta, come gli iMac Pro e i Mac Pro, ma il progetto sembra essere quello di convertire l’intera linea.

15 anni dopo i PowerPC, Apple ha annunciato il passaggio ad Intel

15 anni dopo quel momento, è atteso l’annuncio della nuova transizione

Presumibilmente si partirà dal basso e potrebbe essere un buon modo per riportare in vita il nome classico “MacBook”. Tuttavia pare che i chip realizzati da Apple siano ottimi anche sul fronte grafico, superando di gran lunga le prestazioni di quelli integrati da Intel. Quindi si potrebbe assistere, presto o tardi, anche all’esclusione completa di AMD.

Apple non è solita apportare delle modifiche così radicali sull’architetture dei Mac e neanche a cambiare partner con frequenza, tuttavia è già successo quando si è passati da Motorola ai PowerPC nel ’90 e, più di recente, con lo switch ad Intel annunciato 15 anni dopo, nel 2005. Quindi, se si confermasse l’ufficialità del nuovo cambio nel 2020, sarebbero nuovamente 15 anni.

Coincidenza a parte, questa transizione sembrava ormai inevitabile ma non sarà del tutto indolore. Avremo presumibilmente un vantaggio di prestazioni e sicuramente anche sui consumi, ma ci vorrà del tempo per adeguare il software. I Mac ARM saranno sempre equipaggiati con macOS e non con iOS o iPadOS, dunque Apple avrà già adattato il suo sistema operativo, ma servirà del tempo affinché si adeguino anche gli sviluppatori. Ecco perché la WWDC è il palcoscenico migliore per questo annuncio. E poi rimangono anche dubbi circa la compatibilità di Windows, che potrebbe non arrivare se non con una build della futura versione 10 x fatta specificatamente per i Mac. Tante domande su cui ho provato a dire la mia già alcune settimane fa in questo vlog sul nostro canale YouTube.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.