La Corte di Giustizia europea dà ragione ad Apple sulla tassazione agevolata irlandese

Sono passati quasi 4 anni dalla nota ingiunzione della Commissione Europea nei confronti di Apple, reputata rea di aver goduto di una tassazione eccessivamente di favore attraverso la sua sede irlandese di Cork. L’azienda guidata da Tim Cook doveva 13 miliardi di € di tasse non pagate, con la riscossione proprio a carico dell’Irlanda. Tanto Apple quanto la nazione del trifoglio hanno immediatamente avviato appelli per ribaltare la sentenza, dal momento che tra le parti era stato stipulato un accordo fiscale, non impedito dai trattati europei, ed entrambe ritenevano che non vi erano arretrati da riscuotere. La macchina della giustizia richiede il suo tempo, soprattutto su vicende così complesse ed onerose, e oggi è arrivata la decisione della Corte di Giustizia europea, a favore delle ricorrenti.

Il giudizio ha così accolto quanto sostenuto da Apple e dall’Irlanda, affermando che gli accordi fiscali stipulati non costituiscono illecito, anche perché la Commissione Europea non è stata in grado di dimostrarne la sussistenza. Da Cupertino non è tardata ovviamente la soddisfazione per la sentenza positiva, mentre in Irlanda la notizia ha ricevuto reazioni miste, tra chi vede di buon occhio lo status quo, che ha reso il piccolo Stato un vero hub europeo per molte multinazionali tecnologiche e non solo, e chi invece vorrebbe capitalizzare maggiormente dalla presenza di questi giganti rafforzando con le riscossioni l’economia irlandese che è una delle più fragili tra quelle occidentali (non a caso viene spesso inserita insieme a Grecia, Italia, Portogallo e Spagna nel gruppo dei “PIIGS”, che racchiude i Paesi con frequenti difficoltà economiche).

La vicenda è comunque ben lungi dall’essersi conclusa. La sentenza può infatti essere appellata e salvo sorprese la Commissione Europea non mancherà di farlo, proseguendo la sua battaglia contro i regimi tributari troppo compiacenti alle grandi corporation. A prescindere da ciò, questo fatto susciterà certamente ulteriori discussioni nel continente, dal momento che restano evidenti le sostanziali differenze in materia fiscale tra i vari membri dell’UE e non basteranno delle ingiunzioni a risolverle. La parola fine sarà posta solo fra molto tempo.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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