Google lancia il Pixel 4a nell’agguerrita arena della fascia media

La storia del Pixel 4a è probabilmente una delle più travagliate degli ultimi tempi sul fronte smartphone. Il suo lancio sarebbe dovuto avvenire, infatti, decisamente prima: era atteso verso maggio, circa un anno dopo il modello 3a. L’emergenza COVID-19 ci ha messo il suo zampino nello scombussolare i piani, l’ha fatto pure per altri lanci, Apple inclusa; tuttavia, i recenti avvicendamenti nel team di sviluppo non hanno contribuito nel recuperare il terreno perduto. Oggi finalmente in quel di Mountain View hanno rotto gli indugi, presentando ufficialmente la loro nuova proposta di fascia media.

Il Pixel 4a si pone come dimensioni in mezzo ai modelli maggiori 4 e 4 XL, col suo schermo OLED da 5,81″, risoluzione FHD+ e HDR, quasi borderless. Anzi, sul fronte del design è anche più audace di questi, dato che al contenimento dei bordi corrisponde l’utilizzo del “foro” per la fotocamera anteriore, adottato in altri numerosi dispositivi Android. Oltre alla scocca posteriore in policarbonato, dove alloggia anche il sensore d’impronte digitali, è la scheda tecnica ad indicarci che siamo di fronte ad un prodotto destinato a budget più contenuti. Il SoC adottato è Qualcomm Snapdragon 730, con GPU integrata Adreno 618, a cui Google ha aggiunto il chip di sicurezza proprietario Titan M. Potenza inferiore rispetto ai flagship, ma più che adeguata all’uso quotidiano e soprattutto senza rinunce sul fronte delle memorie: 6 GB di RAM LPDDR4X e 128 GB per l’archiviazione.

Dove però attinge a piene mani dagli altri Pixel più in alto è nel comparto fotografico. Si perde il teleobiettivo, ma il resto delle caratteristiche è esattamente identico a 4/4 XL. Il sensore è da da 12,2 Megapixel, con apertura f/1,7, pixel da 1,4 μm, messa a fuoco Dual Pixel a rilevamento di fase e doppia stabilizzazione ottica+elettronica. Sono a disposizione tutte le varie opzioni viste nei prodotti superiori, inclusa l’avanzata modalità notte. La fotocamera frontale è da 8 Megapixel, con pixel da 1 μm, apertura f/2 e messa a fuoco fissa. La registrazione video arriva fino al 4K a 30 fps per il modulo posteriore, con la possibilità di slow-motion fino a 240 fps in 720p, mentre se si registra dal modulo anteriore il massimo è 1080p. Il comparto audio prevede altoparlanti stereo e due microfoni con cancellazione del rumore.

Sul fronte della connettività troviamo LTE fino a 600 Mbps in download, doppio supporto nano-SIM fisica+eSIM, Wi-Fi 802.11ac dual-band, NFC, Bluetooth 5.0 e tutti i principali sistemi di navigazione satellitare. Niente ricarica senza fili, ma la batteria integrata da 3.140 mAh ha comunque a disposizione il supporto alla ricarica rapida via cavo da 18 W ed è degno di nota che l’alimentatore incluso nella confezione sia già alla massima potenza. Il sistema operativo preinstallato è Android 10, in attesa che la versione 11 arrivi al suo completamento, e godrà di tre anni di aggiornamenti.

Chi lo desidera dovrà armarsi di molta pazienza, a meno di non volerlo acquistare negli USA. Potrà essere prenotato sul Google Store italiano solo dal 10 settembre, al prezzo di 389€, nella sola tonalità Just Black. Le vendite ufficiali inizieranno dal 1° ottobre, fatto che purtroppo aggrava ulteriormente il ritardo già accumulato. Google intende comunque rifarsi con le prossime mosse autunnali, che prendono il nome di Pixel 4a 5G e Pixel 5, di fatto già preannunciati. Si conosce già il prezzo del primo, $499, e anche la disponibilità limitata di entrambi. Almeno nella fase iniziale, i modelli 5G arriveranno solo in alcuni Paesi e l’Italia non è inclusa nella prima fascia. Seguiranno senz’altro maggiori dettagli nei prossimi mesi.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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