Intel pianifica il suo rilancio con Willow Cove, Tiger Lake e GPU Xe

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Negli ultimi anni Intel ha incontrato numerosi scogli sul suo cammino ed uno di questi è stato certamente lo stallo del processo produttivo a 10nm. Se ci mettiamo pure AMD sempre più agguerrita ed Apple intenzionata a far da sé, non si può dire che si navighi in buone acque in quel di Santa Clara. Abbiamo già visto allontanamenti al vertice e il titolo perdere parecchi punti, ma Intel ha le spalle larghe ed anche un progetto per ritornare competitiva già nel medio termine.

Il tempo in cui si procedeva al ritmo del tick-tock è ormai lontano e soprattutto non sembra essere più sostenibile. Il problema è che il grosso dei miglioramenti in termini di prestazioni per watt ormai si affidava alle possibilità offerte dal successivo step nel processo produttivo, che però non può avanzare in eterno e soprattutto non con una cadenza così serrata. Intel sta facendo fatica a mettere a regime i 7nm, che potrebbero slittare ancora un altro anno, dunque si è finalmente decisa a cambiare strategia e concentrare altrove tutte le sue attenzioni.

Già con i 14nm ci sono stati ben 4 anni di lavoro sull’architettura (riconoscibili per l’aggiunta di un simbolo + ad ogni generazione di affinamenti) e dopo il passaggio parziale ai 10nm avvenuto lo scorso anno, nel 2020 le performance per watt cresceranno grazie ad una serie di ottimizzazioni racchiuse sotto il nome di 10nm SuperFin (contrazione di SuperMIM Capacitor e Redefined FinFET). In sostanza è stato rivisto tutto da cima a fondo pur mantenendo i 10nm e questi dovrebbero essere confermati anche nel 2021, quando arriverà la versione Enhanced SuperFin. Il punto è che per ora ci sono solo sigle e promesse, ma quest’ultima è interessante poiché si parla del più grosso salto di prestazioni finora registrato senza un avanzamento del processo produttivo. Si ritorna dunque a concentrare l’attenzione principalmente sull’architettura, questa volta con la consapevolezza che sarà forse l’unico elemento su cui pianificare il futuro più prossimo.

Willow Cove sarà la base da cui partire con i nuovi processori ad alte prestazioni, i quali garantiranno (secondo Intel) la possibilità di aumentare di circa 1GHz le frequenze massime a parità di voltaggio rispetto a Sunny Cove. Vedremo con Tiger Lake sui notebook i primi risultati ottenuti con Willow Cove che supporterà anche DDR4 a 3200MHz e DDR5-LP fino a 5400MHZ, Thunderbolt 4 / USB4 e PCIe Gen4. Saranno inoltre presenti anche chip mobile che potranno spingere fino a 65W, contro gli attuali 28W di picco per la categoria. Parte di questo consumo sarà quasi sicuramente destinato alle nuove soluzioni grafiche integrate Xe LP Graphics, che porteranno a 96 il numero di EU massime contro le attuali 64 della Iris Plus G7, oltre a numerose ottimizzazioni sul fronte tecnologico. Si prevede un raddoppio di prestazioni su questo fronte, con numeri che dovrebbero quindi mettere in crisi anche le soluzioni equivalenti di AMD.

Intel ha confermato anche l’arrivo delle sue soluzioni grafiche discrete, tuttavia la prima scheda DG1 sarà disponibile solo per i produttori con l’obiettivo di creare dei notebook ad alte prestazioni destinati ai creatori di contenuti, mentre la SG1 sarà destinata ai server. L’azienda ha tutta l’intenzione di sbarcare su desktop e di intercettare il vasto e fruttuoso bacino dei gamer, ma questo succederà solo più avanti. Il primo step sarà caratterizzato da una particolare ottimizzazione sul fronte multimediale, con ottimizzazioni e codec hardware per il video, supporto per il ray tracing e memorie GDDR6. Inoltre dovrebbe essere possibile gestire al meglio i consumi switchando tra la GPU integrata e quella discreta dello stesso produttore e, potenzialmente, anche sfruttare in parallelo per migliorare le prestazioni complessive.

L’architettura fondamentale delle GPU Xe è condivisa ma ci saranno tre diverse micro architetture più una trasversale per il gaming. Le soluzioni integrate sono le LP, poi si passa alle HP per il mid-range / enthusiast e infine alla serie HPC per data center ed intelligenza artificiale. In aggiunta troviamo la serie HPG, specifica per il gaming ad alte prestazioni, che dovrebbe mantenere l’efficienza della micro-architettura LP, la scalabilità di quella HP e le alte prestazioni della HPC. Sembra quasi un miraggio ma questi sono gli obiettivi di Intel da qui al 2021 e sicuramente le attenzioni verso questo segmento saranno elevatissime dato che è quello che macina il maggior fatturato.

La maggior parte delle informazioni in questo articolo le ho trovate ben esplicate in un video molto ben fatto che includo di seguito per referenza ed approfondimento.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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