Arrivano Apple Watch 6 e SE, novità per tutti gli utenti e tutte le tasche

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Tutto virtuale e tante transizioni da una parte all’altra del Park: anche per l’evento da poco finito Apple ha replicato l’ottima formula della WWDC 2020, in uno dei rari dove non tutti i mali, in questo caso il COVID, non finiscono per nuocere. Rispetto a fine giugno, ci sono stati anzi ulteriori passi avanti. Il keynote è passato con pochi fronzoli, da un prodotto all’altro, senza lunghissime demo e tanti filmati promozionali. Si è volati da un dispositivo all’altro e l’ora è passata in fretta. Bando alle ciance, però, e dopo aver visto poco fa gli iPad ora guardiamo agli Apple Watch.

Non ci sono grosse rivoluzioni nell’aspetto, seguendo la scia delle due serie precedenti. Non mancano tuttavia novità molto importanti, a partire da una: la misurazione dell’ossigeno nel sangue. Attesa e rumoreggiata, Apple Watch Series 6 porta in dote la componentistica necessaria per tale funzionalità. Il saturimetro impiega 4 set di LED, verde/rosso/infrarossi, che insieme ai fotodiodi presenti sulla scocca posteriore del dispositivo e ad un algoritmo dedicato riesce a rilevare i valori di ossigenazione misurando il riflesso della luce sul flusso sanguigno sotto pelle. I rilevamenti possono essere fatti dall’utente in qualsiasi momento e anche periodicamente, sia durante il giorno che di notte nel sonno, con la possibilità di analizzarli sia sul Watch nell’app dedicata sia sull’iPhone tramite la sincronizzazione automatica con Salute.

Nuove funzionalità richiedono nuove prestazioni, fornite dal SiP S6 dual-core, basato sull’A13 Bionic che abbiamo imparato a conoscere sugli iPhone 11; da questi ultimi arriva anche il chip U1 per lo scambio di dati basato sul sistema Ultra Wide Band. Apple promette un miglioramento del 20% nel lancio e nell’esecuzione delle applicazioni, mantenendo invariata l’autonomia di 18 ore del modello precedente. Tale valore può essere esteso in alcuni contesti, soprattutto dedicati all’esercizio fisico, grazie a specifici accorgimenti dedicati ed è presente una modalità di ricarica rapida in grado di restituire piena energia in un’ora e mezza. Anche lo schermo è stato sottoposto a miglioramenti, soprattutto nella luminosità che arriva fino a 2,5 volte quella del Series 5, a polso abbassato. Non è più necessario alzare il braccio per riattivare lo schermo prima di compiere operazioni, sarà sufficiente un tocco sullo schermo o sugli strumenti di input fisici. Oltre al display, con la nuova versione anche l’altimetro è in grado di operare in modo “always on”.

Sul fronte della personalizzazione, le ampie scelte già offerte si espandono ulteriormente con l’introduzione delle varianti Blu e (PRODUCT)RED per la cassa in alluminio, mentre la tonalità grafite si aggiunge alle opzioni per il modello in acciaio inossidabile. Sono stati introdotti pure nuovi cinturini, come le Solo Loop, visibili qui sopra sul modello rosso. Apple Watch Series 6 è in preordine da oggi, nelle configurazioni GPS e Cellular, a partire da 439€, comprendendo le edizioni Hermès e Nike come da tradizione degli ultimi anni; le vendite inizieranno venerdì.

Ma non è l’unico modello annunciato oggi. La strategia SE che ha ben figurato su iPhone si estende pure ad Apple Watch, con una variante che offre tutte le principali funzionalità ad un prezzo più contenuto. Il SiP scala qui a S5, non è presente la modalità always-on per lo schermo e non sono presenti ECG né saturimetro, ma il resto è tutto presente, incluse le modalità dedicate al fitness e gli strumenti di emergenza come le notifiche di battito cardiaco irregolare, le chiamate SOS e il rilevamento di potenziali cadute. Apple Watch SE è disponibile al preordine, con vendite da venerdì, solo in alluminio, partendo da 309€ nella versione GPS. Se si vuole anche la connettività 4G occorrono 50€ in più, nonché un’utenza Vodafone che resta al momento l’unico operatore supportato in Italia. Non manca nemmeno una piccola “one more thing”: resta in gamma Apple Watch Series 3, consolidando sempre più il suo ruolo di entry-level, abbassando ora a 229€ la soglia d’ingresso.

Compatibile dal Series 3 in poi, proprio da domani sarà disponibile watchOS 7, che porterà quadranti aggiuntivi, più complicazioni da aggiungere, nuove funzionalità come il tracciamento del sonno e del lavaggio delle mani. Richiederà però prima l’aggiornamento dell’iPhone ad iOS 14, anch’esso in arrivo domani. Degna di menzione in questo finale di articolo una funzionalità che non vedremo subito in Italia, Family Setup. Consentirà di associare più Apple Watch ad un singolo iPhone, con un’esperienza personalizzata per ognuno e opzioni aggiuntive di gestione per i dispositivi destinati all’uso di bambini e ragazzi. Family Setup sarà utilizzabile sui soli modelli Cellular di Apple Watch, ma quest’apparente limitazione è ciò che secondo Apple costituirà una delle sue peculiarità maggiori, ovvero la possibilità di far utilizzare lo smartwatch di Cupertino anche a chi non ha un iPhone. Al di là del setup iniziale, ogni dispositivo avrà una vita pressoché propria, con numeri telefonici e ID Apple separati. Come già detto poco fa, non sarà disponibile per ora dalle nostre parti, in quanto richiede il supporto dai vari operatori telefonici e almeno in questa prima fase Vodafone non sembra essere pronta ad aggiungere Family Setup alle funzionalità supportate.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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