Assaggi 09.20: Hohem iSteady X, Minix Neo P2 100W, DooDroo per iPad

L’ho già detto altre volte ma la storia si ripete: non riesco a trovare il tempo per recensire tutto. Anni fa ho inaugurato la rubrica degli assaggi, con test snelli ed articoli veloci, ma avevo l’impressione di penalizzare i dispositivi. Certo è sempre meglio degli unboxing di gruppo, perché in quel caso ci si limita a mostrare cose di cui non si sa nulla di reale, a parte le schede tecniche, però mi piace l’idea di unirne più di uno per offrire maggiore sostanza. Così ci riprovo, mantenendo lo stesso nome ma cambiando format, aggiungendo il video e recensendo alcuni prodotti insieme. Spero che così si riesca ad avere una certa periodicità, infatti nel titolo aggiungo anche il mese e l’anno, quindi benvenuti negli Assaggi 09.20.

Hohem iSteady X

Serve davvero un gimbal per lo smartphone? In realtà quelli più validi e recenti offrono già un’ottima resa grazie al mix di stabilizzazione ottica e digitale, tuttavia ci sono dei limiti di movimento che non bisogna superare e spesso anche dei fastidiosi artefatti (ne ho parlato nella vecchia recensione di iPhone 11). Inoltre il gimbal rende più salda l’impugnatura ad una mano e spesso offre anche delle funzionalità aggiuntive. Il re della categoria è realizzato da DJI ma ho provato questo iSteady X che costa il giusto e funziona abbastanza bene.

È tutto di plastica, ma non sembra troppo cheap, e presenta un sistema di chiusura piuttosto smart perché si comprime parecchio quando lo si trasporta, riuscendo persino a metterlo in tasca. In dotazione c’è anche un piccolo treppiedi che può essere utile sia per riprese statiche che per aumentare l’altezza dell’impugnatura.

Lo smartphone si aggancia facilmente nel supporto a molla, il quale ha delle insenature ben ragionate in modo da evitare la pressione involontaria dei tasti laterali. Pur essendo molto piccolo il motore riesce a sorreggere l’iPhone 11 Pro Max e la forma del braccio non impalla la fotocamera ultrawide. Appena si accende il gimbal stabilizza lo smartphone ed inizia a lampeggiare una luce per segnalare la presenza del Bluetooth, a cui dovremo abbinarci tramite le impostazioni o direttamente attraverso l’app Hohem Pro (iOS/Android). A quel punto si potranno usare anche i controlli sul corpo, i quali includono un pad di spostamento, una levetta di zoom laterale, un tasto di registrazione ed uno di opzioni. La ricarica avviene tramite una porta USB-C laterale (che però è a vista senza protezioni).

Dalle impostazioni dell’app si può scegliere se lavorare in modalità pan&tilt, solo pan, blocco completo oppure all-follow. Il motore funziona bene però la forma del gimbal non consente di appiattirsi raso terra, lo si deve fare ruotandolo testa in giù (ovvero con l’impugnatura in alto). Altri piccoli limiti riscontrati sono che la levetta di zoom è regolabile su tre velocità ma non è progressiva, quindi c’è un punto in cui semplicemente attacca e stacca. Se sentite che il motore fatica di solito vuol dire che non avete posizionato bene lo smartphone, che va messo il più possibile centrale per bilanciare il peso anche da spento.

Una cosa molto carina è che il pulsante a destra, ovvero quello che consente di accendere e spegnere il gimbal tenendolo premuto, ha anche due funzioni aggiuntive: la doppia pressione alterna le modalità di follow e la pressione singola passa dalla modalità orizzontale a quella verticale, ruotando lo smartphone verso destra di 90°. E questo è molto utile per girare video da mettere nelle stories di Instagram, sia con la camera posteriore che con quella frontale.

DooDroo per iPad

Di solito mettiamo le pellicole sugli schermi per proteggerli dai graffi. DooDroo è un prodotto con una diversa finalità poiché è espressamente ideato per l’utilizzo della Apple Pencil su iPad. Sembra una pellicola opaca ma in realtà la sua texture serve a creare un po’ di attrito per la punta della matita, simulando l’effetto naturale del disegno su carta. In effetti cambia radicalmente l’esperienza d’uso e non ci si accorge di quanto sia fastidioso scrivere su una superficie liscia come il vetro finché non si prova DooDroo.

A me piace anche la resa nella visione di film, leggermente patinati, ma ritengo sia una questione soggettiva. L’unica cosa un po’ così è che la pellicola sembra sempre leggermente sporca quando il display spento è colpito dalla luce, per il resto mi è piaciuta molto e continuerò sicuramente ad usarla. È disponibile per tutti gli iPad che supportano Apple Pencil e si può comprare sul sito dell’azienda italiana per 34,50€, che includono anche una copertura in gomma per la Apple Pencil che ricorda una tradizionale matita.

Minix Neo P2

Viaggiando con apparecchiatura elettronica abbiamo spesso necessità di molti alimentatori. Per semplificarci la vita ci vengono in aiuto quelli multiporta e Minix ne ha realizzato uno davvero interessante. Si chiama Neo P2 ed ha una massima potenza d’uscita di 100W con 2 porte USB-A e 2 porte USB-C. Il corpo è di plastica nera robusta ma è piccolissimo, cosa utile per il trasporto che però tende ad aumentare il calore percepito durante l’uso. Messo sotto stress l’alimentatore può raggiungere anche i 55° ma i componenti vengono mantenuti al sicuro grazie ai dissipatori passivi ed al case in policarbonato ignifugo.

Il connettore nativo è in standard US ma in dotazione ci sono anche i plug per le prese italiane e inglesi, nonché due sacche per portare il tutto. Sono due perché in una ci entra solo l’alimentatore, scelta che evidentemente dà priorità agli utenti statunitensi dato che con i plug attaccati serve usare anche la seconda: peccato.

Le prese USB-A sono compatibili con Quick Charge 3.0 e supportano fino ad un massimo di 18W erogabili in diverse combinazioni (5V/3A, 9V/2A, 12V/1.5A). Le USB hanno Power Delivery profilo 3 fino a 100W (5~15V/3A, 20V/5A) ma in realtà collegando il MacBook Pro 16″ sembra riesca a prendere massimo 87W, non so se per un limite dell’alimentatore oppure se vi siano leggere differenze nello standard che lo limitano.

Comunque da quando lo possiedo porto solo questo in borsa, perché carico smartphone, tablet, portatile, cuffie, fotocamere e batterie di vario tipo. Insomma, qualsiasi cosa che si alimenti via USB viene supportata alla grande da questo caricatore.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.