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Di luci non se ne hanno mai abbastanza: c’è quella piccola a batteria per sottolineare alcuni dettagli, quella grande a corrente da usare come key light, bandiere, ombrelli, diffusori, luci di background colorate e non. Quando si è agli inizi sembra strano dover spendere soldi per le luci, ma ben presto si capisce che sono più importanti della camera che ci riprende. Una scena mal illuminata rende male sempre, mentre una ben illuminata rischia di venir bene anche con le riprese di uno smartphone. Le luci professionali hanno costi importanti e caratteristiche tecniche di prim’ordine ma oggi è possibile acquistare prodotti di qualità più che sufficiente risparmiando tanto. Il kit che vi presento è realizzato da GVM (Great Video Maker) ed è composto da due luci LED 800D-RGB con alimentatori, stativi e borsa da trasporto, il tutto a circa 250€. Pochi anni fa ho pagato quasi lo stesso prezzo per un singolo pannello LED bianco, per cui chi inizia a fare video oggi ha sicuramente la possibilità di risparmiare moltissimo.
L’area luminosa di ogni pannello è un quadrato di circa 20cm di lato in cui sono ospitati 168 LED per l’illuminazione bianca a 84 per quella RGB. La costruzione del blocco centrale è in metallo e lo sono anche la forcella che offre la possibilità di inclinazione e il supporto per agganciarla allo stativo. Sono invece di plastica il blocco posteriore con i controlli e le barn door, che sono rimovibili ma non facilmente. La costruzione è sufficiente ed adeguata al prezzo, ma ovviamente non siamo di fronte ad un prodotto davvero robusto e pensato per un uso intensivo sui set. Gli stativi sono nella media, superiori a quelli che si trovano a 15€ ma neanche eccezionali, tuttavia reggono senza problemi le luci e ondeggiando leggermente se urtati.
L’area di controllo prevede un ampio LED con retroilluminazione azzurra, due potenziometri per intensità e colore e tre tasti. C’è poi il connettore per l’alimentatore oltre a due slot in cui inserire le classiche batterie compatibili Sony NP, quindi si può andare sia corrente che a batteria ma queste ultime non sono incluse (e servono tutte e due per funzionare).
Il controllo è piuttosto semplice e prevede essenzialmente la modalità bianco, con temperature da 3200 a 5600K, e poi quella RGB (che si attiva schiacciando il potenziometro a destra). Ovviamente non si hanno a disposizione moltissimi colori, quindi gli scatti saranno piuttosto netti, quindi all’incirca: blu, azzurro, verde acqua, verde, giallo, rosso, rosa, viola. Una cosa che non mi piace è che sia per il bianco che per il colore il primo step da spento a acceso parte già da una luminosità importante, mentre poi bisogna girare tanto per arrivare al 100% ma l’incremento progressivo si nota appena. Avrei preferito partisse con meno luminosità e che gli step fossero più veloci, ma non è un grosso problema.
C’è anche una modalità con effetti, tra cui lampo, party, televisione, candela, lampadina rotta, macchina della polizia. Non si usano sempre ma in alcuni casi possono essere utili e sono comunque una gradita aggiunta. In dotazione non c’è un telecomando ma ci sono due modalità smart se non si vuole o si ha la possibilità di controllarle direttamente. La prima è quella del Wi-Fi, da utilizzare con l’app GVM. Questa presenta tuttavia alcune difficoltà, la prima è che la versione per iOS attualmente non funziona (ma forse serve un aggiornamento per via del recente upgrade ad iOS 14) l’altra è che ci si deve agganciare con lo smartphone alla singola luce e, dunque, non si possono controllare allo stesso tempo.
C’è tuttavia una soluzione possibile per via di un’altra bella funzione. In pratica basta impostare una luce in modalità master su uno dei 12 canali (da 0 a 11) e poi l’altra su slave, da quel momento e senza alcuna configurazione aggiuntiva, le modifiche apportate sulla prima saranno applicate automaticamente alla seconda dopo pochi istanti. Tuttavia rimane impossibile tramite Wi-Fi controllare le due luci nello stesso momento ma assegnando colori ed intensità differenti. E questa è l’unica cosa che realmente mi ha un po’ infastidito e che ho risolto tenendo almeno una luce piuttosto vicina, così da avere necessità del wireless solo per l’altra.
La luce emessa è tanta ed è anche piuttosto omogenea. Non ho notato variazioni cromatiche rilevanti durante le riprese e soprattutto nessuno sfarfallio. Insomma, si usano senza problemi e riescono a risolvere molteplici situazioni. I pannelli non sono molto grandi, quindi non sono ottimali per essere puntati direttamente su un soggetto, però si possono sempre usare affiancati con un pannello trasparente ad uniformarli o ancora di rimbalzo, giusto per ammorbidire un po’ le ombre.
Conclusione
Considerando il basso prezzo di questo kit di GVM non si può pretendere la luna, tuttavia le qualità promesse ci sono tutte ed è molto comodo avere in un colpo solo due luci con barn-door, alimentatori, stativi e borsa da trasporto. Lo vedo perfetto come kit di partenza per neofiti ma in realtà la qualità della luce è piuttosto buono anche per impieghi più avanzati. Migliorando le proprie competenze ed ampliando le applicazioni si potrà aver bisogno di luci con diffusori che rendano meglio per i volti o altri tipi più specifici, ma queste rimarranno comunque utili nel proprio arsenale per riempimento, contorni, colorazioni. Insomma, le ho trovate piuttosto valide e non posso che consigliarle.
PRO
Kit completo per iniziare
Luci sia bianche che RGB
Struttura principale in metallo
Areazione passiva, senza rumore
Buona qualità della luce, stabile e con ridotte impurità
Barn door per indirizzare meglio la luce
Supporti a forcella inclinabili
Stativi di qualità sufficiente
Possibilità di funzionamento a batteria (non incluse)
Effetti di luce
Utilissimo controllo master/slave
Presenza dell’app per l’uso via Wi-Fi
Borsa da trasporto
Prezzo contenuto
CONTRO
Il controllo Wi-Fi richiede l’abbinamento alla singola luce
La qualità costruttiva è adeguata al prezzo ma non eccelsa
DA CONSIDERARE
In modalità RGB riproduce un numero limitato di colori
I potenziometri richiedono molti giri per andare dal minimo al massimo
Il primo scalino dall’accensione può essere già troppo luminoso
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